una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



giovedì 28 febbraio 2013

Concorso Aibes, a RIMINI trionfa "IL SUCCHIOTTO"

Concorso Interregionale Aibes
Rimini - 2013
1° classificato categoria Long:
" IL SUCCHIOTTO" 
di TONINO dell' Incontro


'O sole mio, una SERENATA per NAPOLI



Giovanni Capurro
come tutte le mattine si trovava nella redazione del "Roma" , un mucchio di bozze da correggere, un articolo sullo spettacolo della Prima al San CARLO da ultimare, ma quella mattina, dopo tanti giorni di pioggia,su tutta la citta' splendeva un sole stupendo, Giovanni allora decise di alzarsi dalla sua scrivania, si affaccio' dal balcone, davanti a lui adagiata come una Sirena, Napoli,in tutta la sua bellezza si specchiava nel mare...." Che bella cosa e' na jurnata e sole...n'aria serena dopo la tempesta.. pe ll'aria fresca pare gia' na festa...." e Giovanni sentiva questo canto scorrergli lento, rapirlo, e piu' guardava quella Sirena piu' quelle strofe catturavano i suoi pensieri, cosi' corse dentro, cerco' una penna, e inizio' a scrivere versi d` amore per la sua Dea " quando e' notte e 'o sole se ne scenne, me vene quase 'na malincunia; sotto 'a fenesta tua restarria...." E fu cosi' che una mattina di fine 1800 Giovanni Capurro dedico' " 'O sole mio..." alla sua citta', perche' vedete quella mattina Giovanni affacciandosi dal balcone e ammirando Napoli, aveva capito che mai avrebbe trovato "..n'atu sole cchiu' bello..." perche' "o sole mio sta 'nfronte a te!" (ZzZ)

mercoledì 27 febbraio 2013

FANTACALCIO BAR PARADISE: IL PUNTO SUL GIRONE N

FANTACALCIO BAR PARADISE 26^GIORNATA




Si Ricomincia da Tre (PUNTI) .... La Sostiene ritorna alla vittoria ( 1 a 0 casalingo contro la BLU B.) e in un sol colpo aggancia la PEREPPER e la JUVENTUS30 C.I. Su in vetta è un continuo testa a testa tra la TAB. DEL GIUDICE e LA BOMBA TEAM che viaggiano a braccetto inseguite ad appena una lunghezza dalla NTUS RUBE. Non fortunatissimo lo SQUADRONE che paga oltre misura alcuni errori difensivi, e nonostante l' ennesima prestazione Maiuscola di SUPER SAU non va oltre il 2-2 esterno contro la JUVENTUS 30 C.I.


CLASSIFICA GENERALE TOP 27


FANTANEWS

                                      RICORDIAMO A TUTTI I PARTECIPANTI
CHE LA FORMAZIONE
RELATIVA ALLA 27^ GIORNATA DI CAMPIONATO
 DOVRA' ESSERE CONSEGNATA
VENERDì 1MARZO ENTRO LE ORE 19.30


Fantacalcio  BAR ParadiseSULLA PAGINA FB Fantacalcio BAR Paradise TROVI LA CLASSIFICA GENERALE COMPLETA, e tutte le CLASSIFICHE E I RISULTATI GIRONE PER GIRONE...

ZANZASTATE: MARADONA è MEGL'E E MESSI


"Messi? Bravissimo, ma io credo di essere il Migliore.."
Punto e a capo.... Ma quali Cristiano Ronaldo, Messi e compagnia...O mast E' semp iss!!!





" I giovani di Napoli devono fare sport e allontanarsi dalla droga. Io ho vissuto momenti bruttissimi, mi hanno tirato fuori Giannina e Dalma. La vita non è un solo giorno, la vita è lunga".
(DIEGO ARMANDO MARADONA)

martedì 26 febbraio 2013

ZANZASTATE

Ehi Tu!!! Si proprio tu..... Se sei tra le 19 persone che a Sorrento hanno votato per la LEGA NORD - MARONI.....ti volevo dire una cosa sola: "Tu si nu SCEMO e TAGG' trattat. Va bene!"
(zZZ)                                            



lunedì 25 febbraio 2013

ELEZIONI 2013 I DATI DEFINITIVI della PENISOLA SORRENTINA

                             
POLITICHE, SORRENTO. DEFINITIVE SENATO

PDL 35,5%
PD 21,3%
GRILLO 18%
MONTI 14,3%
FRATELLI D'ITALIA 2,9%
RIVOLUZIONE CIVILE 2,1%
SEL 1,5%

POLITICHE, SORRENTO. DEFINITIVE CAMERA


PDL 34,1%
PD 19,6%
GRILLO 19,1%
MONTI 12,9%
FRATELLI D'ITALIA 3,6%
RIVOLUZIONE CIVILE 2,4%
UDC 1,8%
SEL 1,7%

POLITICHE. DEFINITIVO SANT’AGNELLO

SENATO

PDL 33,38
PD 21,87
GRILLO 18,7
MONTI 15,1
RIVOLUZIONE CIVILE 2,36
SEL 2,07
FRATELLI D'ITALIA 1,74

CAMERA

PDL 30,84
GRILLO 19,7
PD 19,2
MONTI 12,3
UDC 6,6
RIVOLUZIONE CIVILE 2,5
FRATELLI D'ITALIA 2,36
SEL 1,8

POLITICHE. DEFINITIVO META

SENATO

PD 26,1
PDL 24,7
GRILLO 20,7
MONTI 16,3
FRATELLI D'ITALIA 2,57
RIVOLUZIONE CIVILE 2,4
SEL 2,1

CAMERA

PDL 23,95
PD 23,17
GRILLO 22,47
MONTI 13,09
UDC 3,98
RIVOLUZIONE CIVILE 2,7
FRATELLI D'ITALIA 2,68
SEL 2,09


POLITICHE. DEFINITIVO MASSA LUBRENSE


SENATO

PDL 37,8
PD 18,3
GRILLO 17,6
MONTI 15,6
RIVOLUZIONE CIVILE 1,9
FRATELLI D'ITALIA 1,7
SEL 1,1

CAMERA

PDL 37,4
GRILLO 19,1
PD 17,2
MONTI 13,6
UDC 2,33
RIVOLUZIONE CIVILE 2,16
FRATELLI D'ITALIA 1,7
SEL 1,3

+++POLITICHE. DEFINITIVO VICO EQUENSE+++

SENATO

PDL 36,3
PD 23,1
GRILLO 16,1
MONTI 10,7
FRATELLI D'ITALIA 2,9
SEL 2,2
RIVOLUZIONE CIVILE 2,1

CAMERA

PDL 35,5
PD 20,7
GRILLO 17,2
MONTI 10,1
FRATELLI D’ITALIA 3,5
SEL 2,4
RIVOLUZIONE CIVILE 2,1
UDC 1,7

+++POLITICHE. DEFINITIVO PIANO DI SORRENTO+++
SENATO

PDL 32,8
PD 20,9
GRILLO 19,5
MONTI 15,7
FRATELLI D’ITALIA 2,3
RIVOLUZIONE CIVILE 1,84
SEL 1,6

CAMERA

PDL 31,3
GRILLO 21,3
PD 18,9
MONTI 13,4
UDC 3,2
FRATELLI D’ITALIA 2,2
RIVOLUZIONE CIVILE 2,04
SEL 2

(fonte SALVATORE DARE)

GOD BLESS THE RUGBY

Nessuna Polemica, Tifo allegro e continuo (Aldila' del Risultato) , Rispetto per i rivali....E a fine partita Whisky per tutti...God bless the Rugby (Scozia »Irlanda 12-8 SiXnations)

MARADONA RITORNA A NAPOLI

Masaniello è cresciuto,
Masaniello è turnato......

HASTA SIEMPRE MARADO'


             Evviva o' Re...'O RRE NUOSTO!

domenica 24 febbraio 2013

ELEZIONI 2013 - ZANZA EXIT POLL

          

ZanzaExitPpooll (Numero pax. intervistate 60 - Provenienza Penisola Sorrentina)
M5S 33,3% -
PDL 28,3% - 
PD 21,6% - 
Monti 6,6% - 
Ingroia 3,3% - 
Indecisi 5% - Non Votanti 1,9%

#LIBROdaLETTO: LA FATTORIA DEGLI ANIMALI

LO SCAFFALE

TITOLO: La fattoria degli animali
AUTORE: George Orwell


Incipit 
Il signor Jones, della Fattoria Padronale, serrò a chiave il pollaio per la notte, ma, ubriaco com'era, scordò di chiudere le finestrelle. Nel cerchio di luce della sua lanterna che danzava da una parte all'altra attraversò barcollando il cortile, diede un calcio alla porta retrostante la casa, da un bariletto nel retrocucina spillò un ultimo bicchiere di birra, poi si avviò su, verso il letto, dove la signora Jones già stava russando.
Non appena la luce nella stanza da letto si spense, tutta la fattoria fu un brusio, un'agitazione, uno sbatter d'ali. Durante il giorno era corsa voce che il Vecchio Maggiore, il verro Biancocostato premiato a tutte le esposizioni, aveva fatto la notte precedente un sogno strano che desiderava riferire a tutti gli animali. Era stato convenuto che si sarebbero riuniti nel grande granaio, non appena il signor Jones se ne fosse andato sicuramente a dormire. Il Vecchio Maggiore (così era chiamato, benché fosse stato esposto con il nome di Orgoglio di Willingdon) godeva di così alta considerazione nella fattoria che ognuno era pronto a perdere un'ora di sonno per sentire quello che egli aveva da dire.




Gli animali della fattoria Manor decidono di ribellarsi al padrone e di instaurare una loro democrazia. I maiali Napoleon e Snowball capeggiano la rivoluzione che però ben presto degenera. Infatti Napoleon, dopo aver bandito Snowball, introduce una nuova costituzione: "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri". La dittatura e la repressione fanno riappacificare gli animali con gli uomini che ormai non appaiono più agli exrivoluzionari molto diversi da loro.


                          Comandamenti 

I comandamenti (tra parentesi le frasi aggiunte successivamente dai maiali per giustificare le loro azioni).


Qualunque cosa cammini su due zampe è un nemico.
Qualunque cosa cammini su quattro zampe o abbia le ali è un amico.
Nessun animale deve indossare vestiti.
Nessun animale deve dormire in un letto. (con le lenzuola)
Nessun animale deve bere alcol. (in eccesso)
Nessun animale deve uccidere un altro animale. (senza motivo)
Tutti gli animali sono uguali. (ma alcuni sono più uguali degli altri)

ELEZIONI (SIGNIFICATO)

Elezione: l'inturgidirsi dell'organo politico riproduttivo grazie al quale si rende periodicamente possibile la fecondazione delle due Camere e di vari tipi di assemblea. Per evitare che l'elezione venga a configurarsi come "atto osceno in luogo pubblico" la legge impone che si svolga in cabine appartate e rigorosamente vietate ai minorenni.
Carlo Fruttero e Franco Lucentini (Fonte sconosciuta)

sabato 23 febbraio 2013

#ZzZ

ZANZASTATE

Fin da piccolo non seguo mai i consigli dei grilli parlanti, fin da piccolo "sono talmente fuori moda e talmente comunista che ballo il Twist..", fin da piccolo quando voglio protestare "resto nudo, faccio un gesto e Manifesto.."

(zsZX)

Suor Maradona a Castellammare di Stabia presso l'Acqua della Madonna

o mamma mamma mamma lo sai perche' mi batte el corazon... ho visto (Suor)MARADONA....

Sabba & Gli Incensurabili - L'emarginato




Tratto dall'album "Nessuno si senta offeso"
BulbArtWorks/Audioglobe 


Non c'è statistica che possa tenere nel testare quanto la gente faccia o meno ciò che desidera fare. Non si può stabilire in che proporzione sia giusto cercare l'equilibrio tra le due cose. "L'emarginato" siamo probabilmente tutti noi, alla ricerca forsennata dell'integrazione sociale, noi che troviamo soddisfazione nel riconoscimento generale dell'omologazione. L'emarginato è pazzo, ma siamo noi i veri pazzi a non chiederci mai abbastanza "chi siamo", affannandoci soltanto nella rincorsa di cosa dovremmo essere per sentirci accettati, "normali", senza capire che la risposta migliore può venire solo da noi stessi.


www.incensurabili.it
www.facebook.com/sabbaincensurabili
glincensurabili@gmail.com
info@bulbartworks.com

Mi hanno detto di parlare un po' piu piano
Che non si capisce niente
Mi hanno detto di vestirmi un poco meglio
perchè sembro un deficiente
Mi son detto: "Allora parlerò più piano
e vestirò un po' più elegante!"
Sono andato in un negozio e ho comprato un capo molto appariscente:
questa qua è la volta buona che riesco ad integrarmi in società.
Mi hanno detto: "C'hai trent'anni, senza laurea che lavoro vuò truvà? "
"Fatt'a barba, ridi sempre, testa alta e parla sempre in italià"
Ho studiato e conseguito la mia laurea all'università,
mi son fatto anche la barba e ora parlo sempre e solo in italià
son rimasto senza soldi, perlomeno mi integrassi in società.
Quante volte lo diceva mammà:
"La vita è tua, nun t'a fa arrubbà
Tieni stretta la tua libertà
A che serve la celebrità, se costa più della tua identità?"
Ora prego fare spazio
Sta arrivando un altro pazzo
Ora prego fare spazio
Sta arrivando un altro pazzo, pazzo..
Quante volte lo diceva mammà
"La vita è tua, nun t'a fa arrubbà
Tieni stretta la tua libertà,
A che serve la celebrità, se costa più della tua identità?"
Quante volte lo diceva mammà
"La vita è tua, nun t'a fa arrubbà
Tieni stretta la tua libertà,
A che serve la celebrità, se costa più della tua identità?"

VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO

Italiani, elettori, inquilini, coinquilini, casigliani!
Quando sarete chiamati alle urne per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: 
Antonio La Trippa!
Italiano! Vota Antonio La Trippa!
Italiano ! Vota Antonio La Trippa!

venerdì 22 febbraio 2013

ZANZASTATE

ma che freddo fa....


Addio al grande Jeppson Il mitico «banco 'e Napoli»

Lo svedese, pagato una fortuna da Lauro negli anni ’50,
è morto a Roma a 88 anni per complicazioni cardiache
NAPOLI – Se ne va un pezzo di storia del Napoli che fu. Chi non ha mai sentito parlare di Hans Jeppson, bomber svedese della squadra partenopea negli anni ’50? L’ex calciatore si è spento a Roma all'età di 88 anni.


Nessun trasferimento di un calciatore fu più clamoroso di quello che avvenne dall’Atalanta al Napoli dello svedese Hasse Jeppson, centravanti dall’inguaribile fiuto del gol, che nell’estate del 1952 fu pagato dal Presidente partenopeo Achille Lauro la bellezza di 105 milioni delle vecchie lire. Una cifra enorme per un paese come il nostro, che lentamente e tra indicibili difficoltà si stava risollevando dai disagi post-bellici. Mai in precedenza la borsa del mercato dei calciatori italiano si era sbilanciata così tanto nelle cifre. Ovviamente quel trasferimento milionario fece epoca a Napoli e non solo. L’attaccante della nazionale svedese, ad ogni modo, era nato a Kungsbacka il 10 maggio del 1925 e, dopo essersi misurato nel campionato di casa con le maglie dell’Orgryte di Goteborg e del Djurgardens di Stoccolma, sbarcò in Inghilterra nel ’51 per vestire la casacca prestigiosa dei londinesi del Charlton Athletic.

La sua permanenza a Londra durò però il breve arco di 11 partite sebbene condite di 9 reti, in quanto accettò le lusinghe dei dirigenti dell’Atalanta, che lo tenevano oramai d’occhio da quando alla Coppa Rimet del 1950 aveva fatto un’ottima figura, umiliando anche i difensori della Nazionale Italiana. In un caldo pomeriggio di giugno a San Paolo del Brasile il buon Hasse ci spedì a casa con una doppietta personale. Anche a Bergamo Jeppson non tradì il suo enorme feeling con il gol, realizzandone 22 in 27 apparizioni in Serie A. L’exploit con i nerazzurri orobici convinse Lauro a fare un investimento importante, arrivando a spendere oltre i 100 milioni di lire per arrivare al cartellino del calciatore. Con l’attaccante svedese il Napoli si candidava addirittura per la lotta allo Scudetto. Il 14 settembre del ’52 al Vomero Jeppson esordì con la maglia del Napoli e per ironia della sorte in una gara interna contro la sua ex-squadra l’Atalanta. Tuttavia, lo svedese firmò il suo primo gol azzurro soltanto alla quarta giornata al Meazza il 5 ottobre del ’52. Jeppson portò in vantaggio il Napoli, che poi fu travolto per 5-1 dall’Inter. In azzurro raccolse complessivamente 112 presenze con 52 gol all’attivo dal ’52 al ’56, quando poi si accasò al Torino, ma il Napoli non riuscì a compiere il definitivo salto di qualità. Gli azzurri non andarono oltre il quarto posto del ’53.
Nonostante tutto la permanenza di Jeppson a Napoli assurse contorni in parte mitologici. Il calciatore era capace di realizzare gol impossibili e viceversa di sbagliarne altri molto più facili, tanto che i tifosi napoletani per anni usarono l’abitudine di imprecare verso qualcosa di clamorosamente sbagliato, non soltanto in ambito calcistico, con l’espressione di “Uanema ‘e Jeppsonne”. Ancora di più, quando il generoso attaccante svedese veniva atterrato con le brutte da qualche rude difensore degli Anni Cinquanta, qualcuno tra il pubblico a ragione esclamava: “E’ caduto ‘o Banco ‘e Napule”.In effetti Hasse Jeppson, calciatore che aveva iniziato la carriera nella sua Svezia con lo status quasi dilettantistico al di là di qualche premio partita, mai avrebbe pensato prima di approdare in Italia di potersi arricchire in maniera così evidente giocando al calcio. Jeppson a Napoli fu ricoperto di milioni e di una incredibile popolarità. Oltretutto a Napoli trovò anche moglie, la signora Emma Di Martino, conosciuta al Tennis Club Napoli.

di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo n. 46)
http://laltrocalcio.blogspot.it

giovedì 21 febbraio 2013

"L'importante è ca staje buono" by "Tarall & Wine

http://napoli.repubblica.it

"L'importante è ca staje buono".
E' il rassicurante titolo del primo singolo dei "Tarall & Wine", gruppo formato da Dario Sansone dei Foja e Gnut (Claudio Domestico). Per il lancio del brano, i due hanno chiesto ai giovani napoletani emigrati all'estero di farsi riprendere con il cartello "Sto bbuon" e inviare la "videocartolina" per realizzare un videoclip.                                  Simone e Chiara da Roma!Emiliano da Milano!

Il risultato sarà proiettato il 27 febbraio alle 20.30 "@1maggio" in piazza Bellini. "L'intento è stato quello di far emergere una nuova Napoli - racconta il duo - Una città lontana dai classici cliché di nostalgia e tristezza sull'emigrazione". Il video del singolo intende "gratificare e rassicurare chi ha dovuto scegliere una strada difficile allontanandosi dagli affetti". L'omonimo album uscirà il primo marzo in digitale e poi in tiratura limitata.

ZANZASTATE

Fino a qualche tempo fa credevo le piacesse leggere solo i quotidiani sportivi, ora invece ho scoperto che anche i quotidiani piu' impegnati sono di suo gradimento... Colta e raffinata come si fa a non voler bene al gatto intellettuale della SignoraGeppina Geppina ?

                                      

mercoledì 20 febbraio 2013

#LIBROdaLETTO : SAGGIO sulla lucidità

LO SCAFFALE DELLA ZANZARA

Saggio sulla lucidità
(titolo originale, in lingua portoghese: Ensaio sobre a Lucidez) è un romanzo dello scrittore e premio Nobel per la letteratura portoghese José Saramago, edito nel 2004

Un avvincente «giallo politico» in cui ritornano gli indimenticabili protagonisti di Cecità. Un apologo sui lati oscuri del potere e una spietata analisi del mondo contemporaneo.


Cosa succede a un paese se alle elezioni i cittadini decidono in massa di votare scheda bianca? Quali ingranaggi vengono sollecitati fino alla rottura, quali contromisure andranno messe in atto? Se lo chiede José Saramago con questo straordinario romanzo, avvincente come un giallo e penetrante come un'analisi (fanta)politica. L'ipotesi più accreditata è che ci sia un legame fra questa "rivolta bianca" e l'epidemia di cecità che, solo quattro anni prima, si era diffusa come la peste. Gli indimenticabili protagonisti di "Cecità" fanno quindi ritorno, per condurci in un viaggio alla scoperta delle radici oscure del potere. Un viaggio che ci fa gettare uno sguardo nuovo e spietato sui meccanismi del mondo nel quale esercitiamo (o crediamo di esercitare) ogni giorno la nostra libertà.
(IBS)

FANTACALCIO BAR PARADISE: IL PUNTO SUL GIRONE N

FANTACALCIO BAR PARADISE 25^GIORNATA


La vittoria s' infrange sul Palo colpito da Marekiaro Hamsik, e la Sostiene impatta in uno 0 -0 casalingo contro la quarta forza del campionato la MAFER. Pareggio a reti bianche anche per la CAPOLISTA la TAB DEL GIUDICE ( 0-0 vs MUPPET TEAM) . Super Sau intanto è sempre più l'idolo della Curva dello SQUADRONE CAMMAROTA, il fantasioso puntero sardo, regala infatti gol e giocate di classe risultando decisivo nel pareggio casalingo (2-2) contro FIGARO . Altra prova gagliarda dei I POLLASTRI, che strappano un ottimo punto sull' ostico campo della A NOI. Perepper in festa, uno 0-2 esterno, che porta morale e consente di guardare con meno apprensione la Classifica.

FANTANEWS
RICORDIAMO A TUTTI I PARTECIPANTI
CHE LA FORMAZIONE RELATIVA
ALLA 26_^ GIORNATA DI CAMPIONATO
 DOVRA' ESSERE CONSEGNATA SABATO 23.02
ENTRO LE ORE 19.30


CLASSIFICA GENERALE TOP 33




Fantacalcio  BAR Paradise
SULLA PAGINA FB  Fantacalcio BAR Paradise TROVI LA CLASSIFICA GENERALE COMPLETA, e tutte le CLASSIFICHE E I RISULTATI GIRONE PER GIRONE...

martedì 19 febbraio 2013

19 FEBBRAIO...RICORDANDO MASSIMO

“ Che eredità ha lasciato Troisi? Non è quantificabile. È un'eredità di impatto. Uno come Massimo ha impattato questo mondo causando un'onda d'urto che ha creato e crea tutt'ora ispirazione per noi che facciamo questo mestiere."
(Lello Arena su Massimo Troisi

19 Febbraio...oggi Massimo avrebbe compiuto 60 anni....


'O ssaje comme fa 'o core




'O ssaje comme fa 'o core

Uno dei brani più intensi scritti da Troisi: è la malinconica storia di un amore nato e irrimediabilmente finito.Eccola nella versione 'parlata' e interpretata dalla voce di Massimo.

Tu stive 'nzieme a n'ato
je te guardaje
primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie
pe' s'annammura'
già s'era fatt' annanze 'o core.
A me, a me
'o ssaje comme fa 'o core
a me, a me
quann' s'è annamurato.

Tu stive 'nzieme a me
je te guardavo e me ricevo
comm' sarrà successo ca è fernuto
ma je nun m'arrenn'
ce voglio pruva'.
Poi se facette annanze 'o core
e me ricette:
"Tu vuoje pruvà?
E pruova, je me ne vaco!"
'O ssaje comme fa 'o core
quann s'è sbagliato.

NAPOLI, LE BANCHE DELL' ACQUA

                                 

“Chi vo’ vevere, che è fredda!”
era il richiamo che fino a non molti anni fa, si poteva udire nelle strade del centro storico. A pronunciarlo erano i noti acquaiuoli, figure oggi abbastanza rare, che gridavano a squarciagola per richiamare clienti nelle afose giornate napoletane. Le “banche dell’acqua” in città erano sparse un po’ dappertutto, circondate da bottiglie, limoni e arance. Le più importanti godevano di un’ampia offerta, dall’acqua ferrata proveniente dal Serino a quella ricercata di Telese dal sapore di uova marce. Diversi erano gli acquedotti che fornivano di acqua Napoli: quello della “Bolla” era il più antico, risalente all’epoca greca; del XVII secolo era il Carmignano e in città erano note le fonti di Santa Maria La Nova e del Leone a Posillipo. La più famosa delle acque napoletane era senz’altro la “zuffregna”, la sulfurea che sgorgava a Santa Lucia. Veniva servita fredda come la neve e conservate in piccole anfore di creta, dette “‘e mummarelle”. Un “piatto forte” anche per l’ultima, vera, acquaiola napoletana che si ricordi: la cosiddetta Zì Nennella, oggi 91 anni, che aveva il suo memorabile banco di marmo in piazzetta Teodoro Monticelli, davanti al Palazzo Penne del 1402. ”Andavo a prendere ogni giorno l’acqua all’acquedotto a via Costantinopoli: l’acqua del Serino, in zona, ce l’avevo solo io – racconta l’acquaiola, che ha smesso l’attività solo nel 2003 per una brutta caduta. – L’acqua e limone, con zucchero o bicarbonato, la vendevo a 10 lire. I miei clienti erano soprattutto stranieri: tedeschi e belgi. Ma una volta è venuto qua anche il Presidente Zavoli”. Nel quartiere la “zia” è un’istituzione; rispettata da tutti e venerata dai più giovani. Il suo vero nome, S. Vincenza, per anni è rimasto ignoto. Prima di lei sua madre aveva avuto quattro figli, tutti morti. Così, “per scaramanzia”, la sua quinta figlia doveva essere semplicemente chiamata “‘a Nennella”, ovvero “la bambina”. La chiamavano in questo modo persino a scuola, “l’Elena di Savoia dove ho imparato a parlare italiano”, precisa, e così la nominava anche la “comara” con la quale è cresciuta. La “banca”, Vincenza l’aveva ereditata dalla nonna. V’incominciò a lavorare prestissimo, all’inizio dell’adolescenza; oltre all’acqua e alle limonate vendeva anche “‘o petrusino”, il prezzemolo, e le “rattatelle”, le granite ricavate da un blocco di ghiaccio. Non si è mai sposata, sebbene fosse considerata una bella ragazza e i pretendenti non mancassero. Molti clienti, racconta, aspettavano che al banco si calasse a prendere l’acqua per poterle sbirciare il seno e una volta un fotografo la immortalò di nascosto mentre si stava mettendo il rossetto. Nel suo stesso palazzo aveva abitato per un certo periodo Matilde Serao, fondatrice de “Il Mattino”, sofferente d’amore a causa del marito “svelto”, come Nennella lo definisce, Eduardo Scarfoglio.

http://www.lucianopignataro.it/

lunedì 18 febbraio 2013

CORI CONTRO IMBRIANI, altro gesto assurdo dei tifosi dell'Hellas

Prima Morosini, ora Imbriani ... Veronese hai perso un`altra occasione per stare zitto... Ma quale Ultras siete solo delle MERDE di uomini...

Vergogna!
altro gesto assurdo dei tifosi dell'Hellas

 da http://www.forzanovara.net

Un'altro gesto inqualificabile da parte di alcuni tifosi della curva dell'Hellas Verona.
Al momento della lettura della toccante lettera in ricordo di Carmelo Imbriani, beceri e assurdi insulti verso il campione campano recentemente scomparso, sono partiti dal settore dedicato ai tifosi veneti. Un'episodio così assurdo, arrogante ed estremamente stupido, da condannare a gran voce. L'anno scorso avevano infangato il nome di Morosini, quest'oggi lo hanno fatto con Imbriani. Una vera e propria VERGOGNA!

UNA SERA AL CINEMA DELLE ROSE: IL PRINCIPE ABUSIVO

                                                        Locandina Il principe abusivo

                IL PRINCIPE ABUSIVO                      
di Alessandro Siani

Antonio (Alessandro Siani), uno squattrinato cronico che lavora come cavia volontaria per i test di case farmaceutiche, si ritrova al cospetto di Letizia (Sarah Felberbaum), una principessa viziata in cerca di popolarità, di cui inevitabilmente si innamora. In un mondo in cui i pregiudizi dei ricchi nei confronti dei poveri sono radicati e difficili da estirpare, per il giovane povero l'unica possibilità per stare a corte è quella di seguire i consigli del ciambellano di corte Anastasio (Christian De Sica). I ruoli tra mentore e allievo sono però destinati a rovesciarsi quando Anastasio, innamorandosi della fruttivendola Jessica (Serena Autieri), avrà bisogno di suggerimenti per mischiarsi al popolo. Parte così un doppio apprendistato, con esiti imprevedibili.

(http://www.mymovies.it)

Voce 'e notte, LA STORIA DI AMORE di EDUARDO e ANNA



Forse in molti conoscono questa famosa canzone napoletana, ma sicuramente non tutti conoscono il perchè è stata scritta dal poeta e compositore e giornalista Eduardo Nicolardi .

       
Lasciati gli studi in giurisprudenza decise di intraprendere la carriera del giornalismo. Nel 1903 aveva soli venticinque anni, ma era già direttore di un quotidiano e scriveva poesie su diversi settimanali. Anna Rossi invece non aveva ancora diciotto anni. Bella, esile e con due grandi occhi neri; una ragazza e di buona famiglia . I due giovani cominciarono ad amoreggiare. Per modo di dire. Si guardavano da lontano. Comunicavano con gli sguardi, con qualche sorriso. Al massimo riuscivano a scambiarsi qualche biglietto di nascosto. Poi un bel giorno Edoardo si decise a fare il grande passo e si presentò a casa del padre di Anna per chiedere la mano della figlia. Il commendator Gennaro Rossi vendeva cavalli da corsa ed era uno degli uomini più ricchi del rione. Come tutti gli uomini ricchi, però, era anche una persona molto concreta: capito il motivo di quella inaspettata visita andò subito al sodo chiedendo a giovane Edoardo quali fossero le sue sostanze economiche. Perché a lui poco importava dei sentimenti della figlia: l’unica cosa che gli premeva era quella di salvaguardare il proprio asse ereditario. Così, quando apprese che Edoardo non aveva né proprietà né rendite, con altrettanta sollecitudine, non ci pensò due volte a metterlo alla porta. Cacciato da quella casa, si ritrovò in strada con un nodo alla gola. Anna fu promessa in sposa ad un ricco commerciante, Pompeo Corbera,cliente di suo padre, aveva trentacinque anni più di lei e molte proprietà da portare in dote. Anna si oppose con tutte le sue forze a questa decisione. Urlò a squarciagola il suo amore per 
Edoardo. Pianse per giorni. Si rifiutò di mangiare fino ad ammalarsi. Alla fine però dovette cedere alla volontà del genitorema inutilmente, dopo due mesi sposava il ricco Pompeo Corbera. Gli sposi andarono ad abitare in Via Santa Teresa.
Il giovane Edoardo di notte, quando finiva di lavorare al giornale, andava sotto quei balconi ed una notte gli sembrò di vedere la sua amata dietro ai vetri che lo salutava, ritornò a casa sconvolto, e di getto scrisse una delle più belle poesie d’amore di tutti i tempi:
Voce 'e Notte.Solo dopo molta insistenza il maestro Ernesto De Curtis riuscì, ad avere il testo di questa poesia, che rivestì di una musica struggente.
Ma la storia non finì così, il Sig. Corbera morì improvvisamente, così Anna, diciannovenne, rimase vedova e riuscì a coronare il suo sogno d’amore, sposò Edoardo, la coppia generò ben 8 figli.Quando poi Anna morì, nel 1949, Edoardo tentò il suicidio. Da allora non stette più bene, fino a quando cinque anni più tardi morì anche lui. Il loro fu amore vero.

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« Si 'sta voce te scéta 'inta nuttata,
mentre t'astrigne 'o sposo tujo vicino...
Statte scetata, si vuó sta scetata,
ma fa' vedé ca duorme a suonno chino...
Nun ghí vicino ê llastre pe' fa 'a spia,
pecché nun puó sbaglià, 'sta voce è 'a mia...
E' 'a stessa voce 'e quanno tutt'e dduje,
scurnuse, nce parlàvamo cu 'o "vvuje".
Si 'sta voce te canta dinto core
chello ca nun te cerco e nun te dico;
tutto turmiento 'e nu luntano ammore,
tutto l'ammore 'e nu turmiento antico...
E si te vène 'na smania 'e vulé bene,
na smania 'e vase córrere pe vvéne,
nu fuoco ca t'abbrucia comma cche,
vásate a chillo...che te 'mporta 'e me?


Si 'sta voce, ca chiagne 'inta nuttata,
te sceta 'o sposo, nun avé paura...
Vide ch'è senza nomme 'a serenata,
dille ca dorme e che se rassicura...
Dille accussí: "Chi canta 'int'a 'sta via
o sarrà pazzo o more 'e gelusia!
Starrà chiagnenno quacche 'nfamità...
Canta isso sulo...Ma che canta a fà?!... »

domenica 17 febbraio 2013

17 Febbraio...TANTI AUGURI MJ...


« Penso sia semplicemente Dio travestito da Michael Jordan. »
(Larry Bird) 



#ZzZ: Noi eravamo Quelli che

Noi eravamo Quelli che , quando L' Italia arrivava in Finale sapevamo già che perdevamo ai rigori, quando facevamo il record a SNAKE eravamo degli eroi NAZIONALI, che il Casco non lo mettevamo perchè sfuggire ai posti di blocco era il nostro passatempo, quelli che il Martedì e il Venerdì giocavamo da GIGGINO e il Giovedì dalla SIGNORA, quelli che lo ZIP doveva essere modificato, quelli che era facile fare la formazione del FANTACALCIO (giocavano tutti DOMENICA alle 3) , quelli che quando iniziava "TUTTO IL CALCIO minuto per minuto" stavamo incollati davanti alle radioline, quelli che passavano le ore ad aspettare che per Radio trasmettessero la nostra canzone preferita, quelli che sul Pulmann si dividevano le cuffiette del Walkman, quelli che masterizzavano LE CASSETTE, quelli che il Sabato sera era "SBARDELLA", quelli che dopo SBARDELLA facevano le flessioni sul CORSO ITALIA, quelli che per manifestare il proprio dissenso scendevano in Piazza, quelli che facevano i CORTEI, quelli che se il SABATO si usciva in 10 eravamo pochi, quelli che avevano un SUPER SANTOS per ogni occasione, quelli che "C'abbiamo un presidente che di mestiere fai il Ladro..",quelli che quando eravamo innamorati scrivevamo lettere d'Amore, quelli che quando andavano in Discoteca non pagavamo mai perchè eravamo amici del DJ, quelli che la Domenica si andava in CURVA a cantare, NOI siamo quelli che alle quattro guardavano HOLLY e BENGJI, NOI SIAMO QUELLI CHE se un amico aveva un problema quel problema diventava NOSTRO, noi siamo quelli CHE non ragionavano con L'IO ma con il NOI....Noi SIAMO QUELLI CHE ancor oggi quando c' incontriamo per strada abbiamo un aneddoto da ricordare e una STORIA da RACCONTARE, perchè insieme siamo diventati quelli che siamo OGGI senza mai dimenticare QUELLI che eravamo...

(ZzzZ)

sabato 16 febbraio 2013

LE STRADE DI NAPOLI

LE VIE E I QUARTIERI DI NAPOLI PERCHE' SI CHIAMANO COSI'
               

ABATE ANTONIO (largo, via ,vico lungo, vico i, vico ii, vicol. s.ant.). Un vero e proprio dedalo di vicoli, occupati per la maggior parte da mercatini ortofrutticoli dove per secoli si è svolta la chiassosa e colorita vita popolare.questa zona chiamata semplicemente ‘o bùvero (il borgo) prende il nome dalla trecentesca chiesa di S. Antonio Abbate con annesso ospedale nel 1370 fondata da Giovanna i d’Angiò. L’ospedale divenne celebre perché curava quello che a allora si chiamava fuoco sacro o meglio (fuoco di S. Antonio). I monaci riuscivano a dare sollievo a questo fastidioso e doloroso herpes con una pomata a base di grasso di maiale che fu ritenuta subito animale caro al santo,ecco perché S.Antonio è rappresentato con un suino a fianco.

ACQUARI (via degli) anticamente tutta la zona intorno a piazza della borsa era ricca di corsi d’acqua, ospitò anche strutture termali, delle quali resta traccia nell’attuale palazzo della borsa

AGNANO (quadrivio e via vecchia) questo nome deriva da un praedium annianum appartenente alla famiglia Annia.

AGNOLELLA (via, vicinale
) in quelle zone si coltivava il baco da seta,agnulillo era appunto il nome con cui veniva indicato il baco.

AGOSTINO ALLA ZECCA (via e vico primo)
il toponimo deriva dalla Chiesa di S.Agostino alla zecca.

ALABARDIERI (via e vico II) il nome derivava dall’esservi la caserma degli alabardieri i quali formavano un corpo speciale che soleva scortare i monarchi borbonici.

ALDEBARAN (viale) è il nome di una stella.

ALTAIR (via) si riferisce alla stella della costellazione dell’aquila.

AMORE NICOLA (piazza) avvocato e uomo politico casertano (roccamonfina1830-napoli 1894) la piazza chiamata anche i quattro palazzi doveva chiamarsi Agostino Depetris,ma si preferì chiamarla Nicola amore al quale fu dedicata anche una statua che poi fu spostata in piazza vittoria per lasciare quel rettifilo, voluto dall’amore,al percorso della visita di Hitler a napoli.

ANDROMEDA (via) costellazione che rappresenta una donna che ha le braccia distese e i polsi incatenati.

ANNUNZIATA (via) dalla omonima chiesa con annesso ospizio

ANTICAGLIA (via) prende il nome da due archi di epoca romana
ARENACCIA (via) il nome derivava dal fatto che la strada, fangoso torrente in tempo di pioggia, diventava deposito di arene in tempo di siccità.

ARENELLA (piazzetta, salita e via) prende questo nome dalle arene che vi lasciano i torrente delle acque piovane che calano dal monte dei Camaldoli. Sono le stesse ragioni delle voci Arena e Arenaccia salvo le differenze dal diminutivo al peggiorativo.

ARGINE (via e traversa) il toponimo si riferisce alla posizione della strada, che corre parallelamente ad un canale che porta al mare le acque del monte somma.

ARMIERI (via nuova degli) in questa via si trovavano le botteghe degli armieri fino a tutto il rinascimento.

ARTE DELLA LANA (via) l’artigianato tessile ha svolto un ruolo importantissimo a Napoli tanto che gli arabi nell’alto medioevo Chiamavano la città “napoli del lino”.

ASTRONI (cupa e via degli …) tra le varie opinioni emesse sull’origine del toponimo queste ci sembrano le più plausibili: A strunis che sarebbe metatesi di sturnis, per l’abbondanza del luogo di tali uccelli; oppure a strubis pianta locale mentovata da Plinio. Altri pensano a Strioni stregoni o persino al ciclope Sterpe.

AZZIMATORI (vico) il nome viene da i cimatori di lana.

BAGNOLI (piazza, via e via nuova) deriva dal nome della Terma Balneolum ivi esistente e che era così chiamata dalla piccolezza e dalla angustia della sua sorgente.

BANCHI NUOVI (via, largo e vico) prende il nome dai banchi o (logge) dei mercanti che avevano un punto vendita.

BARRETTARI (vico) il temine giusto è parrettari che si riferisce alle parrette (pallettoni) che venivano usate per le balestre
BARRIERA A PIZZO FALCONE (vico) il nome deriva da una cancellata o da uno steccato che tagliava l’accesso alla nuova caserma di pizzo falcone dopo la rivoluzione di Masaniello.

BEVERELLO (calata e molo) il toponimo indica le colline che da Pizzofalcone vanno a mare e che furono dette bibirellum per la notevole quantità di acqua.

BONITO GIUSEPPE (via) nacque a Castellamare di Stabia il I novembre 1707 morì a Napoli ove iniziò la sua via come discepolo di Solimena il 19 maggio 1789. Pittore di corte nel 1751.

BOTTE (vico) il nome dal fatto che pare si usava una botte posta nel luogo per alcuni bisognini.

BRAVO (via del) non è certo, ma pare che il nome derivi da gente di malaffare.

BRECCE A S. ERASMO (via) dalla pavimentazione della strada in napoletano vrecce caiola (discesa) tale nome per i ruderi romani che sono a forma di gabbia (caiola in napoletano)

CALABRITTO (via) dal nome di uno dei tre palazzi di piazza dei martiri.dimora dei duchi di calabritto

CALASCIONE (via) origine incerta nome di una famiglia o nome di uno strumento musicale a corde

CAMALDOLI (cupa e via nuova) deriva dai monaci camaldolesi che nel 1585 vi fondarono un piccolo romitorio.

CAMPAGNARI (vico) “campanari” nelle vicinanze esistevano fonderie di campane

CAMPANE A DONNALBINA (vico) non per le campane,come sopra, ma per la particolarità paesaggistica del campanile della chiesa di donnalbina.

CAMPANE A S. ELIGIO (via) si trovavano botteghe dei fonditori di campane

CAMPI FLEGREI (via e viali) significa campi bruciati dal greco flego brucio.

CAMPIGLIONE (via) vecchia denominazione ufficiosa locale che si riferiva al carattere campestre della zona.

CANALE E CANALONE vicoli e vicoletti di Napoli hanno tali nomi sia per la loro forma stretta e ripida sia perché in altri tempi scoli di acque.

CAPODICHINO (calata, cupa, piazza e via vecchia) l’antica strada che dalla città conduceva a capua e Benevento giunta alla collina prendeva il nome di clivo; arrivata al crinale si chiamava caput de clivo.

CAPODIMONTE denominazione medioevale caput de monte.

CAPPUCCINELLE (vico) erano giovani donne pentite, raccolte in un convento nel quale si applicava la norma cappuccina.

CARITA’ (largo della) il nome deriva dalla chiesa di santa Maria della carità o la Giorgia fondata verso la metà del sec. XVI.

CAVONE (via, vico) in napoletano significa che si apre alle acque che scendono dalla collina

CHIAIA (gradoni, riviera e via) traduzione dal nome playa

CHIANCHE ALLA LOGGIA (vivo e violetto) derivava dalla presenza di macelli.

CHIANCHE ALLA CARITA' (vico) il toponimo ricorda il più famoso dei vicoli con chianche “MACELLERIE”.

CHIATAMONE (via) dal greco Platamon che indica una roccia marina scavata da grotte e tale fu l’aspetto per secoli dell’attuale strada.

CHIAVETTIERI AL PENDINO (gradini e vicoletto) luogo dove c'erano i fabbricanti di chiavi.

CISTERNA DELL’OLIO (via e vicoli I, II, III) nel luogo erano le antiche cisterne per la conservazione dell’olio.

COLLI AMINEI (viale) dalla vite aminea e dal vino amino assai celebrato nell’antichità classica.

CONCERIA (piazzetta, traversa e vico) luogo dove si maturavano e si accomodavano i cuoi per l’uso umano.

COROGLIO (discesa e via) la morfologia del luogo,sembra avere la forma del “curuoglio” che in lingua aulica è quel torciglione di panni arrotolati che le donne appoggiavano sul capo per portare grossi recipienti.

CROCE DI PIPERNO (via vicinale e traversa) la croce fu innalzata nel 1613. Piperno, perché c’era una cava di questo materiale.

CUMANA (piazzetta e via) il toponimo si riferisce alla vicina stazione della ferrovia cumana che da Napoli porta in quei Luoghi che costituivano l’antica Cuma.

CUPA per i napoletani è una strada stretta e incassata.

CUPA DELLE TOZZOLE (strada e vicinale) “cupa” in napoletano vuol dire stradina di campagna “tozzole” significa pezzi di pane raffermo; evidentemente c’era uno scarico domestico dove le bestie andavano a raspare per liberarne appunto le tozzole.

DEMETRIO (vico) si riferisce ad uno scomparso monastero angioino

FERZE AL LAVINAIO (via) la denominazione di “ferze” si riferisce a strisce di tela ruvida che serviva per separare il materasso dalle tavole di legno. Forse in questa zona si mettevano ad asciugare le ferze dopo averle lavate

FIGURARI (vico) presenza di artigiani che costruivano oggetti sacri.

FIGURELLA A MONTECALVARIO (vico) “figurella” in napoletano ha ilSignificato di una immagine sacra nel vico c’è l’immagine di S.Antonio di Padova.

FORCELLA (gradini, piazzetta e via) tale nome vuol riferirsi alla forma della strada che al suo termine assume l’aspetto di una forcella.

FORIA (via, vico I e vico II) sul nome Foria ci sono varie interpretazioni. La prima vuole che si deriva da florita, nome di una villa attinente alle case dei Caracciolo. Altri propendono per Foria da fuori, foraneo, for-via tenendo conto che un tempo la strada era realmente fuori dalla città. Una terza opinione è che dipenda da forino cioè dal palazzo dei principi Forino.

FORMALE (via) con la voce “formale” o “furmale” i napoletani indicavano gli acquedotti e in particolare,quelli che portavano in città l’acqua della bolla o volla detta del carmignano, dal nome del costruttore della condotta.

FURLONE A CAPODIMONTE (località) così detta dal frullone, un attrezzo con il quale si sceverava la farina dalla crusca.

GAVINE (vico) il toponimo trova spiegazione da i numerosi gabbiani”detti in vernacolo gavine” che affollavano la spiaggia.

GIUBBONARI (via) si riferisce agli artigiani che fabbricavano i giubboni.

LAMMATARI (traversa e vico) I lammatari sono in napoletano gli amitari cioè i fabbricanti di amido.

LANZIERI (via) perché vi erano anticamente coloro che facevano lance per i soldati.

LAVINAIO (via e vico rotto) in questo luogo prima dell’ampliazione del 1484 correvano i torrenti delle acque piovane (in napoletano lave).

LORETO (via e vico) questa strada che il popolino chiama tuttora ‘o bùvero ( il borgo ) deriva dalla chiesa e ospedale dedicati a S. Maria di Loreto. La chiesa fu fondata, verso la metà del ‘500, dal sacerdote Giovanni De Tapia che vi aggiunse un conservatorio per fanciulli di ambo i sessi.

LUCIELLA (vico) piccola chiesa dedicata a S.Lucia detta appunto “s.luciella”.

LUDOVICO DA CASORIA (via padre) il vero nome del padre era arcangelo palmentiere (casoria na 1814- napoli 1885) fondò la congregazione del terzo ordine dei francescani ”frati della carità” e denominata anche “frati bigi” per il colore dell’abito dei religiosi.

MAIO DI PORTO (via) deriva da una festa che si svolgeva anticamente il I maggio.

MARANO (via comunale) il nome significa “palude”, si giustifica con lo stato acquitrinoso del luogo.

MARECHIARO (discesa) non deriva dalle acque chiare bensì dalla loro placidezza: mare planum.

MARZANO (via del) detta ache delle "corregge" (finimenti) perchè si tenevano tornei medioevali (giostre). Trae origine da "maricanum" nome di vari praesidium o proprieta' agricole.

MASANIELLO (piazza) il toponimo ricorda Tommaso Aniello (Napoli 1622-1647). Fu protagonista della storia di Napoli nello spazio di un mattino.

MEDINA (via) dal duca Medina de las torres.

MELOFIOCCOLO (sopportico) da un albero un tempo assai comune a Napoli.

MERGELLINA (via, vicoletto, tracersa) si suppone derivi da “mercoglino “ continuo sommergere di pesci.

MERIDIONALE (corso) prende il nome da meridione.

MEZZOCANNONE (via) fu battezzata con questo nome per volontà popolare a causa della fontana fatta costruire da Alfonso II d’Aragona. Si noti che cannone va inteso come cannello di fontana.

MISENO (via) ricorda il famoso trombettiere di Enea.

MOIARELLO (salita) da "moio e muoio" è la dizione dialettale di Moggio, misura agraria (3 moggi corrispondono ad un ettaro.

MONACIELLO (largo) dovrebbe derivare da "Monaciello", lo spirito che corre nella fantasia popolana.

MORTELLE (vico) presenza di piante di mirto disseminate sulla collina.

NOLANA (piazza, via) perché la strada conduceva a nola.

OBBIENTOLO (via vicinale) sarebbe un’alterazione di “abbiento” una forma dialettale che significa trovarsi in pace.

PAGGERIA (rampe) perché vi si trovava una scuola dei paggi di corte detta real paggeria.

PAGLIARONE (contrada) deriva da paglia.

PALLONETTO A SANTA LUCIA (vico) in questo vicolo d’estate si giocava a pallone e alla pilotta.

PALLOTTINARI (piazzetta e vico) erano qui un tempo congregate le botteghe dei fabbricanti di pallini da caccia.

PALMENTIELLO (strada, vicinale, via vicinale) il toponimo si giustifica con la presenza nel luogo di attrezzi per la spremitura dell’uva.

PANETTIERI (vico) questo vico ha ispiratola canzone Carmela di Salvatore Palomba e musicata da Sergio Bruni. La denominazione panettieri è strettamente legata al significato del temine.

PAPARELLE (vico larghetto) deriva dal nome popolare dato dai napoletani alle fangiulle che erano ospitate in un ritiro voluto da aurelio paparo e dalle figlie; da questa famiglia il nome paparelle.

PAPARELLE AL PENDINO (vico) vico immortalato in una popolare canzone napoletana (‘o vico ‘e paparelle nun per dire song’ ‘o rre cummare e cummarelle…….). Il toponimo come sopra.

PARADISIELLO (vico) frate Ignazio Savino fece porre croci per ragioni di fede, per questo motivo il nome Paradisiello.

PARCO MARGHERITA (via della) la strada fu aperta quando Margherita di Savoia era regina d’Italia.

PIGNA (via) in questa strada c’era un pino secolare.

PIGNASECCA ( largo, via e vico) questa zona era un tempo fuori le mura e faceva parte degli orti detti Biancomangiare nel quale vi era un antico albero di pigna (pino) che poi si seccò.

PIZZOFALCONE (via nuova) collina a strapiombo sul mare tanto che poteva essere raggiunta solo dal volo di un falcone.

PLEBISCITO (PIAZZA) il nome fu dato in ricordo della manifestazione di volontà popolare quando il regno di Napoli entrò a far parte dell’Italia unita.

POGGIOREALE dicasi della dimora di Alfonso d’Aragona duca di Calabria.

PONTE DI TAPPIA detto così per un ponte che fu fatto fabbricare dal reggente Carlo Tapia a comodità di passare dalla sua casa grande a quella piccola.

PONTI ROSSI (via) dagli archi superstiti in mattoni rossi, del grandioso acquedotto fatto costruire o da Augusto o più probabilmente da Claudio Nerone, che coprendo un percorso di oltre 92 chilometri convogliava le acque di Serino a Napoli e a Baia, dove serviva al rifornimento della flotta di Miseno.

PORT’ALBA (via) fatta costruire dal viceré Antonio Alvarez de Toledo duca d’Alba.

POSILLIPO (via e rampe) il significato esatto di Posillipo è tregua al dolore. Dal nome della villa di vedio pollione pausylipon.

PURGATORIO AD ARPINO (cotrada) (quart. Poggioreale) il toponimo si riferisce a S.Agrippino, dal volgo detto Arpino.

PURGATORIO A POGGIOREALE (contrada) è da una chiesa del XIX secolo che deriva questo nome.

QUATTROMANI (vico) è il nome di una famiglia.

RAIMO S. (vico) è l’abbreviazione popolare di Erasmo,

SACRAMENTO A FORIA (vico) il toponimo deriva da una piccola edicola con l’immagine del ss. sacramento, che si trovava all’angolo del vicolo.

SANITA’ ( discesa, piazza, ponte, strada e vico) dalla chiesa Santa Maria della carità edificata su disegni di frate Nuvolo tra il 1602 e il 1613.

SANNIO (via) si riferisce al territorio occupato dai sanniti.

SANT' ANTONIO ABATE (vedi Abbate Antonio )

SBREGLIE (vico) le sbreglie sono le foglie esterne della pannocchia di granturco che venivano usati per rimpire i materassi (sacconi). Nel vico forse c’era un deposito di sbreglie.

SCASSACOCCHI (vico) perché si trovavano le botteghe dei sfasciacarrozze dove vendevano ruote, stanghe, mozzi balestre a buon prezzo.

SCOPARI (vico degli) c’erano botteghe che si vendevano scope di sagginne ventagli da fuoco e altro.

SCOPETTIERI (vico) citato anche in una poesia di s. di giacomo, ricorda le botteghe di armaioli.
SOLIMENA (via) Pittore nato in una borgata di Serino nell’Irpinia nel 1657, morì a Barra (Na) nel 1747.

SOSPIRI (vico) il toponimo si spiega con il passaggio obbligato per quella via dai condannati al sopplizio in piazza mercato.

SPERANZELLA (via, fondaco) nome che ricorda la chiesa di s. maria della speranza detta speranzella. Qui c’era la friggitoria di donna Amalia che fece incantare S. di Giacomo: donna amalia ‘a speranzella quanno frie paste crisciute, mena ll’oro int’ a tiella, donna amalia ‘a speranzella.

STADERA A POGGIOREALE (via) posto di pesa pubblica

TARSIA (piazzetta, salita, via) era in questo luogo la magnifica dimora degli Spinelli, principi di Tarsia.

TAVERNOLA (cupa) piccola taverna.

TOFA (vico, vicoletto) è una conchiglia bucata, che soffiandoci esce un suono, serviva ai marinai come richiamo ed avvertimento

TOLEDO (via Roma) fu aperta nel 1536 dal benemerito Viceré Don Pedro de Toledo del quale per 334 anni portò ufficialmente il nome.

TRE CANNOLI (vico) il termine cannoli sta per bocche d’acqua di fontane pubbliche.

TRE RE A TOLEDO (vico) prese il nome da un albergo che forse esisteva già nel cinquecento.

VASTO (rione) da guasto perché Corrado Svevo smantellò i giardini ivi esistenti luogo di caccia per il re e per napoletani.

VERGINI (via) è un plurale maschile. Dagli Eunostidi che adoravano Eunosto, dio della temperanza, deriva il nome di vergini.

VOMERO. In questa zona abitavano tutti quelli che avevano vomeri e buoi ed andavano a lavorare dove venivano chiamati. Nei giorni di festa si divertivano sfidandosi a chi faceva il solco più diritto.

FONTE:http://pulcinella291.forumfree.it

16-17 FEBBRAIO, PANINI TOUR A NAPOLI

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it

Panini il tour «Calciatori 2012-2013»
torna a Napoli il 16 e il 17 febbraio

Tornano le mitiche figurine "calciatori". Appuntamento alla rotonda Diaz con giochi, quiz, scambi e premi


NAPOLI - Torna a Napoli il “Panini Tour”, la grande iniziativa promozionale dedicata a tutti gli appassionati delle “mitiche” figurine dei Calciatori. Nel prossimo weekend, infatti, un grande “villaggio” della Panini sarà posizionato dalle ore 10:00 alle ore 20:00 alla Rotonda Diaz. Giovani animatori accoglieranno il pubblico, intrattenendo bambini e ragazzi con giochi e concorsi a premio. Sarà anche possibile scambiare figurine tra collezionisti e con gli addetti della Panini, addirittura prenotandole in anticipo via internet.

LO SPAZIO RICREATIVO
- Nel “villaggio”, innanzitutto, sarà allestito un campetto gonfiabile per ospitare momenti di gioco con il pallone e anche per le spettacolari esibizioni di un freestyler. Vi saranno poi 3 corner, in cui gli animatori distribuiranno album in omaggio e proporranno simpatici quiz a premio: in palio fantastici premi tra cui gli “Almanacchi Illustrati del Calcio 2013” e le esclusive spille Panini. All’interno del “villaggio”, sarà possibile scambiare con Panini fino a 10 figurine anche di questa collezione in cambio di altrettanti doppioni, prenotando la propria mancolista sul sito www.paninianimalworld.com.

I PREMI - Il tour è stato organizzato dalla Panini per il lancio di “Calciatori 2012-2013”, la 52a edizione della famosa collezione di figurine sul Campionato di Calcio italiano. La nuova “Calciatori 2012-2013” sarà anche accompagnata dalla grande operazione a premi “Calciatorincampo”, a cui sarà possibile partecipare semplicemente raccogliendo e inviando alla Panini le bustine vuote della raccolta. Tra tutti i collezionisti che invieranno 15 bustine vuote, verranno estratte 5 coppie di abbonamenti alla squadra preferita di Serie A per il prossimo Campionato 2013-14 e 1.000 palloni ufficiali Nike della Serie A. Tutti gli enti e le organizzazioni a scopo sociale o benefico che invece invieranno 12mila bustine vuote riceveranno un kit per allestire un campo da calcio (comprendente 2 porte regolamentari, 4 bandierine corner, 10 palloni regolamentari e molto altro). Tra questi enti, verranno anche estratti 3 campi da calcio a 5 in erba artificiale 100% riciclabile prodotti da Limonta Sport (dimensioni 40x20 m), compresa la loro posa in opera.

venerdì 15 febbraio 2013

Russia, meteorite nel cielo della regione degli Urali

Russia, il passaggio dei meteoriti

Lampi, scie luminose ed esplosioni acute si sono verificati nel cielo della regione degli Urali a 1500 chilometri da Mosca. Secondo quanto riferiscono fonti russe ufficiali, si tratterebbe di frammenti di meteoriti. Centinaia le chiamate in seguito a possibili ferite e danni ai palazzi. Non ci sono ancora conferme ufficiali sulle cifre esatte e i pareri sono discordanti sul fatto che possa essere uno o più meteoriti

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