una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



mercoledì 30 dicembre 2015

MASSALUBRENSE,17 MARZO1944: SIR HAROLD ALEXANDER E LA "IRISH GUARD" FESTEGGIANO SAN PATRIZIO



A Massalubrense, nell' ex collegio dei Gesuiti ed convalescenziaro militare, in via dell' Arco, era acquarteriato, dai primi mesi del '44, la "IRISH GUARD", il reggimento della guardia irlandese di sua Maestà Britannica. Il 17 marzo ricorreva la festa di San Patrizio patrono d' Irlanda ed i cattolicissimi irlandesi vollero solennizzarla, con grande pompa, secondo le tradizioni del loro lontano paese. Fu celebrata una messa solenne, officiata, da Mons. Giuseppe Iaccarino e, nella cattedrale di Massa, risuonarono le sacre note del "Te Deum Laudamus" del Perosi. Fra le voci del coro si distinsero quelle degli artiglieri che ancora erano ospitati nei casali di Massa e, nel corso della cerimonia, il Generale SIR HAROLD ALEXANDER ( Comandante di tutte le forze alleate presenti in Italiaconsegnò ai partecipanti lo "SHAMROCK", il mitico trifoglio emblema nazionale d' Irlanda. Alla cerimonia religiosa fece seguito una parata militare, che si svolse nello spazio antistante la ex cattedrale, alla presenza di autorità civili e militari, fra cui il Governatore di Sorrento Musmanno e il Commissario Prefettizio al Municipio di Massa, e il Comandante Busacca.
Sfilarono, con le altre formazioni, le "IRISH GUARDS" precedute dalla banda scozzese, nei caratteristici gonnellini variopinti con tamburi e cornamuse, le leggendarie "BIG PIPE".

FONTE:  
NINO COPPOLA,San Cataldo e il suo culto.

OGNI MALEDETTO NATALE.... SAMBUCA & N3W TEAM!!!








 

NON SVEGLIATE BENINO



Lo so, molti di voi preferiscono 'Zi Vicienzo e 'Zi Pascale, o Ciccibacco con le sue botti di vino. Ma Benino contrariamente a quello che molti pensano, è uno dei personaggi più importanti del presepe.
Vedete c'e' un errore Benino non è il pastore che dorme; Benino è il pastore che sogna, e quando sogna rende possibile la magia del Presepe.

Buon Natale, giocate a Tombola e mi raccomando, tra un allucco e l' altro, buttate un occhio al Presepe, Benino nun s' Adda sceta'. Nel caso cantateci la cantata dei pastori, che si riaddormen
ta.

(zZz)

venerdì 18 dicembre 2015

LE BONAFFICIATE E L'ORIGINE DEL GIOCO DEL LOTTO A NAPOLI.

LE BONAFFICIATE E L'ORIGINE DEL GIOCO DEL LOTTO A NAPOLI.


L'ufficialità vuole che a Napoli il gioco del lotto fosse introdotto nel 1682 all' epoca dei viceré, eppure la mania delle scommesse risale a circa due secoli prima che l' Impresa del Lotto trovasse sede alla PIGNASECCA, in un palazzotto di proprietà del PIO MONTE DELLA MISERICORDIA in Vico BONAFFICIATA , oggi detta "Vecchia" per ricordare un avvenimento avvenuto nell' agosto del 1520. Nell' anno in cui nella piazza di Wittenberg Martin Lutero bruciò la bolla papale che lo scomunicava, a Napoli, Giovan Battista Cavallo ottenne la concessione per indire un sorteggio al fine di maritare la nipote Beatrice. Furono scelte NOVANTA ragazze in età da marito; per la cinquina erano in palio corredi di nozze, un passe-partout per le donzelle che volevano sposarsi. Le ragazze che si aggiudicarono le doti, furono chiamate le favorite, anzi, le beneficate:
LE BONAFFICIATE.
Nel 1596 Mons. Canobio, della Chiesa di S.Maria in Via a Napoli , dispose su carta, che per vincere 50 scudi e vesti di panno bianco, le nubili della parrocchia, dovevano partecipare ad un concorso indetto nel giorno della SS.VERGINE.
I nomi delle prescelte erano trascritti su fogliettini e rinchiusi in un vaso di vetro ricoperto che, per evitare manomissioni, era immediatamente sigillato.
Dopo la messa, un "putto" pescava i bussolotti con i nomi vincenti.
La mattina successiva, le deputate al maritaggio dovevano presentarsi nella cappella in "veste bianca e cinta negra", prendere la comunione, pregare per l'anima del benefattore, andare in preocessione e poi , per farsi confermare la : PATENTE DEL MARITAGGIO - rinnovabile ogni due anni - dovevano abitare un biennio nella parrocchia, e poi ancora così finchè non fossero maritate. Quindi le somme delle vincite non andavano direttamente alle ragazze beneficiate, ma erano trattenute in "prestito" dalla Chiesa, in attesa che qualcuno le maritasse. Cosa che tra l' altro, non sempre avveniva.

FONTE: FORSE NON TUTTI SANNO CHE A NAPOLI
NEWTON EDITORI



Banco del Salvatore, 1686. Giornale Copiapolizze mtr. 3523 est. 24-10-1686 - foglio 137 - conto 2185. Polizza di ducati 25 per il pagamento del maritaggio alla sig.ra Olimpia Martinella

Trascrizione Recto:
Banco Santissimo Salvatore pagate a Olimpia Martinella Ducati venticinque correnti e dite se li pagano per elemosina che li resta da me stabilita, come una delle cinque estratte a sedici settembre del corrente anno del Seminario delle 85 figliole nella sala della Regia Camera, che ho fatto ponere in lista per l'estrattione che si fanno ogn'anno, in questa Città, e sono in sussidio della dote di detta Olimpia Martinella . Però detto pagamento lo farete all'hora quando vi costerà per atto publico che detta Olimpia resti collocata in Legitimo matrimonio, di che ne starete a fede del magnifico Notaro Giuseppe Cerbino, o suo successore. Napoli 26 settembre 1686.


25 correnti Sono ducati venticinque correnti
Notata fede a 3 ottobre 1686 Goffredo Spinola
Ducati venticinque Aletta