tag:blogger.com,1999:blog-76558460215246402562024-02-08T13:44:50.867-08:00SCACCIA LA ZANZARALA ZANZARA DI SORRENTOLAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.comBlogger3961125tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-67643494287078395432017-09-28T02:53:00.001-07:002017-09-28T02:53:58.981-07:00SECONDA GUERRA MONDIALE: UN BUON VINO VALE IL RISCHIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP93SrrTWuagdX5__ythl4bqjpyVPSa-rDzFISpqeww2yGiVIfjh-EdCqjOi9jMdy9sCNNIzJks6j8nNNbGiVDU5qiPTyxtjhf89yvjkjA_RnRyiJ3ffSIacxKwCb2-qMg1b6htjjeyZUn/s1600/Fornacelle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="583" data-original-width="850" height="438" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP93SrrTWuagdX5__ythl4bqjpyVPSa-rDzFISpqeww2yGiVIfjh-EdCqjOi9jMdy9sCNNIzJks6j8nNNbGiVDU5qiPTyxtjhf89yvjkjA_RnRyiJ3ffSIacxKwCb2-qMg1b6htjjeyZUn/s640/Fornacelle.jpg" width="640" /></a></div>
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Vico Equense 15 settembre 1943 , gli abitanti del Casale di Fornacelle, per procurarsi del vino diedero l’incarico a un gruppo di ragazzi del posto di scendere con due mezze botti, sempre attraverso il Rivo d’Arco e raggiungere, per via Cavottole il centro di Vico. Una volta riempite le botti, nella cantina di <b>“Zecchetella”</b> dovevano fare ritorno a piedi percorrendo in salita, la stessa strada da Seiano per Via Mirto lungo l’ex Villa Cilento. Proprio quel giorno i soldati tedeschi, dalla loro postazione difensiva nei pressi della villetta del Paradiso, scorsero queste persone, tra cui il giovane Antonio Staiano che, attraversavano furtivamente il sentiero , aprirono il fuoco con una mitragliatrice pesante . Fortunatamente, mancarono il bersaglio e il tutto si risolse con tanta paura, ma una lunga e minacciosa fila di fori di proiettili rimase per molti anni visibile lungo l’alto muraglione di tufo che costeggia, ancora oggi la salita della “ Quattro Vie”.</span><div>
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<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<span style="color: red; font-size: x-large;"><b>FONTE: VICOEQUENSEINSTORIA.IT</b></span></div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-53442189294860259142017-09-28T02:12:00.000-07:002017-09-28T02:12:32.883-07:00LE 4 GIORNATE DI NAPOLI, LA STORIA DI GENNARINO CAPUOZZO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9xKqnePxnhLelQo0JLbQZaZgu9KnMexa4wxouRhlTxhokWwfWQCDm6mLfA83s8rZixpACcPJ0B70g2mvrKumQAhrnqjlvbZhG_J0yxnqKvpSITr_CkJ-78YTplYjm4FiKWefsUfYTUdJj/s1600/Gennarino-Capuozzo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="585" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9xKqnePxnhLelQo0JLbQZaZgu9KnMexa4wxouRhlTxhokWwfWQCDm6mLfA83s8rZixpACcPJ0B70g2mvrKumQAhrnqjlvbZhG_J0yxnqKvpSITr_CkJ-78YTplYjm4FiKWefsUfYTUdJj/s640/Gennarino-Capuozzo.jpg" width="416" /></a></div>
<span style="font-size: x-large;"><br /><br />“ADESSO VI FACCIAMO VEDERE NOI CHI SONO I NAPOLETANI”<br /><br />Il 27 Settembre 1943 iniziavano le 4 giornate di Napoli. Un episodio eroico, unico nella storia italiana, che è stato tramandato con il nome di “quattro giornate di Napoli”: infatti per quattro giorni, dal 27 al 30 settembre 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, i Napoletani insorsero contro i tedeschi e riuscirono da soli a liberare la loro città dall’occupazione nazista.<br /><br />Da soli, senza esercito. Da soli, combattendo per le strade non soltanto con armi, trovate con espedienti, ma anche con mobili, materassi, vasche da bagno che venivano gettati dai balconi e dalle finestre per sbarrare la strada alle truppe tedesche. Da soli, uomini, donne, bambini, studenti, negozianti, tassisti.<br /><br />Le quattro giornate valsero alla città di Napoli il conferimento della medaglia d’oro al valore militare.<br />Una medaglia assegnata a tutti i protagonisti e alle loro storie.<br /><br />E tra le storie c’è quella di un piccolo eroe divenuto il simbolo dell’insurrezione: Gennaro Capuozzo. Gennarino non aveva neppure 12 anni quando si unì a quell’esercito improvvisato e le sue azioni eroiche in quei quattro giorni colpirono il cuore dei napoletani convincendoli a reagire e a ribellarsi all’oppressione dei soldati nazisti, anche quelli che avevano preferito restare chiusi nelle case. Gennarino Capuozzo era uno scugnizzo come tanti ragazzini di Napoli che la fame e la guerra avevano reso sfrontato e ribelle, così come lo sono ancora oggi tanti ragazzini di Napoli che sin da bambini devono confrontarsi con la realtà della città. Gennarino era un bel ragazzino, con i capelli nero pece e gli occhi vivaci. Era nato nel 1932 in una casa umida e buia dei vicoli del centro storico e imparò presto a vivere più per strada che nei pochi metri quadrati che divideva con i genitori e i 3 fratelli. Sua madre si chiamava Concetta e dopo di lui aveva infatti messo al mondo altri 3 figli. Quando suo padre, nel 1941, partì per combattere in una guerra che mai fu dei napoletani, si trovò improvvisamente a fare il capofamiglia.<br /><br />Gennarino era poco più di un bambino, ma allora tra i vicoli di Napoli si cresceva in fretta: ogni mattina usciva di casa di buon’ora e andava a lavorare in una bottega come apprendista commesso: “Mammà, nun te preoccupà. Ormai so’ grande, so’ ij che ve facc campà”, diceva in lingua napoletana con l’aria da uomo vissuto a sua madre. Guadagnava pochi centesimi, ma bisognava accontentarsi: quelli erano giorni terribili per Napoli. La città da giorni subiva i bombardamenti delle truppe angloamericane. Le vittime furono moltissime: si parla di oltre 20.000 morti sotto i bombardamenti degli angloameriacani!<br /><br />Quando, l’8 settembre, fu improvvisamente firmato l’armistizio da parte del maresciallo Pietro Badoglio, le forze armate italiane si trovarono allo sbando, a causa di mancanza di ordini precisi dei comandanti militari. L’armistizio gettò nella confusione più totale anche Napoli: i tedeschi, che prima erano alleati, divennero nemici della popolazione e il 12 settembre i nazisti occuparono la città e dichiararono lo stato d’assedio. Per vendicarsi dell’armistizio, che consideravano un tradimento italiano, i tedeschi misero in atto tremende ritorsioni, come lo sgombero forzato di tutte le abitazioni sulla costa fino a 300 m dal mare e l’ordine di deportazione nei campi di lavoro tedeschi di tutti i maschi fra i 18 e 33 anni.<br /><br />A quel punto, i napoletani capirono che era arrivato il momento di reagire. In particolare, furono le donne per prime a opporsi e a impedire che i loro uomini fossero deportati in Germania. Gli scontri e gli agguati alle truppe tedesche ebbero come risultato una ritorsione durissima. Il colonnello Hans Scholl ordinò il coprifuoco e dichiarò lo stato d’assedio con l’ordine di uccidere tutti coloro che si fossero resi responsabili di azioni ostili alle truppe tedesche: “per ogni tedesco morto saranno uccisi cento napoletani”, proclamò.<br /><br /><br />Le strade furono bloccate e gli uomini che per disgrazia si trovavano nelle vie della città furono caricati con la forza sui camion e chiusi nello stadio in attesa di essere deportati. Le case e i negozi furono saccheggiati e gli uomini e le donne che si opponevano furono fucilati sul posto. Con il passare dei giorni, a Napoli la popolazione cominciò ad assumere atteggiamenti ostili. Si intesificarono gli episodi di intolleranza e le manifestazioni studentesche. Il 27 settembre, però, le donne e gli uomini di Napoli capirono che dovevano reagire. Quel giorno, accadde un episodio che accese definitivamente gli animi dei napoletani: alcuni marinai, tra cui uno molto stimato dalla popolazione, vennero uccisi a bruciapelo, davanti a numerosi cittadini, mentre bevevano a una fontanella. La notizia di quel brutale assassinio fece il giro della città. La gente iniziò ad assieparsi armata per le strade, a bruciare le camionette nemiche, a creare barricate per impedire il passaggio delle truppe tedesche. Gli abitanti del Vomero riuscirono a impadronirsi di armi e munizioni depositate in un arsenale. In un momento di confusione, i carcerati scapparono dalle prigioni e si unirono ai rivoltosi e ai pochi soldati italiani rimasti allo sbando. Cominciarono così le Quattro giornate di Napoli!<br /><br />Era il 28 settembre quando Gennarino Capuozzo, come ogni mattina, uscì di casa per andare a lavoro. Fuori del vicolo sentì gli spari di una pistola, si girò e vide i corpi di una giovane donna, un uomo e un bambino davanti all’ingresso di un panificio e, poco più in là, una camionetta con alcuni soldati tedeschi che si allontanava. Proprio allora vide un gruppo di ragazzi più grandi di lui: erano scappati dal carcere minorile e avevano deciso di combattere i tedeschi. Senza pensarci su, Gennarino tornò a casa, prese una borrraccia d’acqua e una pagnotta, diede un bacio a sua madre e le disse: “Mammà , nun mi aspettà, tornerò quann Napl sarà libera”. Sua madre non fece nemmeno in tempo a fargli le solite raccomandazioni che Gennarino era già sparito nei vicoli bui. Dietro di lui si formò un gruppo di rivoltosi, quasi tutti ragazzini. Si unirono agli adulti. Andarono subito ad aiutare gli insorti del “Frullone“: “Currete, currete guagliò”, diceva Gennarino mentre con gli altri compagni trasportava per i rivoltosi le armi, rubate ai tedeschi caduti, facendo la spola tra le barricate e i depositi di munizioni delle caserme di via Foria e di via San Giovanni a Carbonara.<br /><br />La notizia che un gruppo di ragazzini stava mettendo a dura prova le truppe naziste si diffuse ben presto nella città. I giornalisti cominciarono a parlare di Gennarino e ci fu qualche fotografo che riuscì a ritrarlo mentre faceva la sua guerra. I napoletani che imbracciavano il fucile divennero in poche ore sempre più numerosi. Nel quartiere Materdei, una pattuglia tedesca fu tenuta per ore sotto assedio.<br /><br />Al terzo giorno di feroci scontri giunse la voce che a Mugnano erano state fucilate 10 persone, fra cui tre donne e tre bambini. Gennarino Capuozzo con i suoi compagni decise di vendicare quei martiri e con il suo gruppo si appostò dietro alcuni blocchi di cemento sulla strada tra Frullone e Marianella e attese che il camion con i tedeschi fosse vicino. Appena l’automezzo con i tedeschi fu a portata di tiro, sventagliarono le armi di cui si erano impossessati per le strade: spararono con le mitragliatrici e lanciarono bombe a mano. Il camion tedesco provò a togliersi dalla strada, ma Gennarino riuscì ad avvicinarsi e a gettare una bomba a mano contro il mezzo militare. “Ora scendete”, intimò Gennarino puntando la sua mitraglietta. Dal camion scesero con le braccia alzate tre soldati; il comandante che poco prima aveva ordinato la strage, l’autista e il mitragliere. I tedeschi furono portati come prigionieri all’accampamento degli insorti e Gennarino fu trattato da eroe.<br /><br />Quell’impresa galvanizzò a tal punto Gennarino decise di non fermarsi. andò in via Santa Teresa dove decine di napoletani avevano alzate le barricate, con i mobili che la popolazione aveva buttato giù da finestre e balconi, per respingere i tedeschi. Prese il mitragliere di un soldato morto, si riempì le tasche con le bombe a mano e corse impavido verso un carro armato tedesco . “Adesso vi facciamo vedere noi chi sono i napoletani“, urlò. “Vedrete chi è Gennarino Capuozzo”. Ma mentre stava togliendo dalla bomba la sicura, una granata del nemico lo centrò in pieno.<br /><br />I napoletani che stavano combattendo a qualche metro di distanza lo videro sparire tra la polvere dell’esplosione, non lo sentirono nemmeno gridare, corsero da lui sperando di poterlo aiutare, ma era tardi. Il suo corpo giaceva immobile, il volto sfigurato da quello scoppio, la bomba ancora stretta in pugno. Fu l’ultimo atto di eroismo di quei quattro giorni che cambiarono il volto della Napoli in guerra. Era il 29 settembre. Quella sera stessa, i tedeschi trattarono la resa con gli insorti: ottennero di uscire indenni da Napoli in cambio del rilascio degli ostaggi ancora prigionieri al campo sportivo. Il giorno dopo, il 30 settembre, le truppe tedesche lasciarono la città. I napoletani avevano vinto e il corpo di Gennarino Capuozzo fu venerato come si venerano i martiri di guerra.<br /><br />A Concetta Capuozzo, la mamma di Gennarino, fu assegnata una medaglia d’oro al valor militare alle memoria di quel piccolo, grande eroe: “Prodigioso ragazzo che fu mirabile esempio di precoce ardimento e sublime eroismo”, come era scritto nella motivazione del riconoscimento. E un’altra fu attribuita a tutta la città di Napoli perché “col suo glorioso esempio additava a tutti gli italiani la via verso la libertà, la giustizia, la salvezza della Patria”.<br /><br />Finiti i bombardamenti, le granate, i morti e il terrore, persino il Vesuvio, dopo una tremenda eruzione coincisa proprio con le quattro giornate, smise di fumare. “S’è levato ‘o cappiell”, dissero i napoletani, interpretandolo come segno di saluto alla rinascita che stava per cominciare.<br /><br />fonte: vesuviolive.it</span>LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-56717331477068999432017-09-18T08:33:00.000-07:002017-09-18T08:33:37.739-07:00ALL' HOTEL JACCARINO di Sant'Agata sui due Golfi il primo ritiro pre - campionato del calcio italiano.<img src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-0/p526x296/20106392_1462042213839496_3596278779557237957_n.jpg?oh=b760148996ff590e063c703797a4ce16&oe=5A49A865" /><span style="font-size: x-large;"><br /><br />ALL' HOTEL JACCARINO di Sant'Agata sui due Golfi il primo ritiro pre - campionato del calcio italiano.<br /><br />Garbutt è stato definito da molti il primo vero MISTER del calcio italiano. Di certo fu un grande innovatore, tra le sue idee, che per l'epoca erano rivoluzionarie , anche l'introduzione del ritiro pre- campionato, che il coach inglese all'epoca sulla panchina del Napoli volle svolgere a Sant'Agata sui due Golfi. Qui scelse come albergo: L'Hotel JACCARINO e come palestra la vicina Pineta delle Tore. La sera per riposarsi dalle fatiche degli allenamenti Garbutt si rilassava fumando una pipa sulla terrazza dell'Hotel davanti al Golfo di Sorrento, mentre i calciatori Sallustro,Innocenti e Cavanna (definiti il Trio Les Cani) cantavano canzoni napoletane.<br />Di tanto in tanto MISTER Garbutt era costretto a scendere a Sorrento per andare a recuperare il talentuoso centromediano Colombari, il bel 'Rico' infatti spesso scappava dal ritiro per ballare nei night club in Piazza Tasso.<br /><br /><br />All' HOTEL JACCARINO tornò nell'estate del 1948 anche il Napoli di Paolo Borel.<br /><br />Fonti : Corriere dello Sport, Repubblica.it</span>LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-83886958478098466522017-09-18T08:31:00.000-07:002017-09-18T08:31:25.257-07:00Marco Osio , il "Sindaco " CHE CONQUISTO' IL BRASILE<span style="font-size: x-large;">Marco Osio , il "Sindaco " per tutti i tifosi del Parma, è stato il primo calciatore italiano a giocare e addirittura a vincere uno scudetto in Brasile. Correva l'anno calcistico 2000/2001 e il Sindaco contribuì con 20 presenze e 1 rete , alla vittoria del campionato del Palmeiras nelle cui file miltavano anche: Rivaldo, Cafu' e Zago.</span><div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_N6PhgzIaNbPoZWS2DFs5Q5J4NAsh7n-Zmfm_xEKFK6yiN10aM7n7O1Y27l2oOODl9GMSvFp0Xr7B5M0jFYoIYgh-Wvue7_kFF-5myue8Hcaij807a2gbhXHOiv1fEmt12JL40L1wcP4w/s1600/OSIO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="490" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_N6PhgzIaNbPoZWS2DFs5Q5J4NAsh7n-Zmfm_xEKFK6yiN10aM7n7O1Y27l2oOODl9GMSvFp0Xr7B5M0jFYoIYgh-Wvue7_kFF-5myue8Hcaij807a2gbhXHOiv1fEmt12JL40L1wcP4w/s640/OSIO.jpg" width="490" /></a></div>
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LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-55425757734287582672017-09-18T08:23:00.002-07:002017-09-18T08:23:43.606-07:00PENSIERI SPARSI<span style="font-size: x-large;"><br /><br />Prese un cazzotto, un altro , un altro e un altro ancora.<br />Il sopracciglio spaccato, l'occhio gonfio e il labbro ormai viola.<br />Era brutto da vedere, lui il vecchio idolo del ring, stretto in un angolo dal suo avversario , impotente sotto quella scaricata di colpi.<br />Ma Cazzo, continuava a combattere -e come se continuava a combattere - nonostante tutto non si arrendeva.<br />Eh no, questa fottuta soddisfazione non gliela avrebbe data a quel moccioso che lo stava sfidando, e al pubblico che si esaltava vedendolo in difficoltà. <br />Perché poi lo sapeva, che all'improvviso l'incontro sarebbe girato dalla sua parte.<br />E allora , solo allora, ricordandosi dei cazzotti subiti, si sarebbe divertito a prendere a pugni quella brutta faccia.<br />Lo avrebbe mandato al tappeto, ne era sicuro.<br />Quest'incontro non poteva permettersi di perderlo, proprio no.<br /><br /><br />(ZzZ - Dal mio libro: Cazzotti, calcio e molto altro. )</span><div style="font-family: inherit;">
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<div class="_sa_ _gsd _5vsi _192z" style="color: #90949c; font-family: inherit; margin-top: 12px; padding-bottom: 4px; position: relative;">
<div class="_37uu" style="font-family: inherit;">
<div style="font-family: inherit;">
<div class="_57w" style="font-family: inherit;">
<div class="_3399 _a7s _610i _125r clearfix _zw3" style="border-top: 1px solid rgb(229, 229, 229); clear: both; font-family: inherit; margin: 0px 12px -4px; padding-bottom: 2px; padding-top: 2px; zoom: 1;">
<div class="_524d" style="font-family: inherit;">
<div class="_42nr" style="display: flex; flex-direction: row; font-family: inherit;">
<span class="_1mto" style="display: flex; font-family: inherit; height: 32px;"><div class="_khz _4sz1" style="display: flex; font-family: inherit; position: relative; width: 99.2969px;">
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LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-35429194701064711252017-09-18T08:19:00.001-07:002017-09-18T08:19:28.703-07:00Pepp-Oh - Chesta nott' (Official video)<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/TQSDnbLI9eU" width="480"></iframe><br /><br />
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<span style="background-color: white; color: #111111; font-family: Roboto, Arial, sans-serif; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">E' mezzanott, n'atu juorn va in port', je rest' assort<br />
int'e ccapat' ca te coccol'n stile resort<br />
cerc'e sta fort, int'a stu munn'e fatt'a pezzott<br />
facc'a cazzott, pur si è semp cchiù ddur sta lott'<br />
d'e ll'ott a matin ca ggià staje e na maner'<br />
nun truov' accendin e te faje piglià do' scler<br />
ddoje o tre monetin' int'o cazon d'ajer<br />
ca mò è na mappin' e s'essa pur lavà, serij!<br />
"JE CH'JURNAT' CH'E' SCHIARAT'" dicett'o Mammasantissim'<br />
"ADDA' PASSA' A NUTTAT'", 'nzurdav ll'Illustrissim'<br />
contraddizion' tipic' e chi viv'a chesti ppart'<br />
pecchè sul'accussì se po ji annanz a chesti ppart'<br />
ccà, arò nun parten' cchiù e bastiment'<br />
ma se ne vann pe'ddisperazion 'e ppart'e for' e mmegli mment'<br />
pe' trament je rest' calm int'a torment<br />
cu'e pier pe'tterr e 'a cap' e n'aria, vivenn e framment'<br />
tant' a vit'è n'attim, nu mument'<br />
ch'e vvot' te fa ngrippà, e'vvot te fa fess'e cuntent<br />
e va accussì, ogni cos'è relativ' in ogniddove<br />
te par' ca tutt'e fferm quann invec' "eppur si muove"<br />
" e gira, il mondo gira e certo tu n'o può fermà<br />
al massim' te può affannà si vuò tentà e n'affunnà"<br />
ma calmaaaa, time-out fratelli, vi scongiuro<br />
mo ce vo nu break, torno subito, ve lo giuro<br />
<br />
RIT. (x2)<br />
Chesta nott, a cerevell' vò viaggià<br />
tutt'e rrott, e vvò cagnà cercann d'esplorà<br />
e capì, pecchè nun po' fernì accussì<br />
nient' cagnarrà si t'astip' pe nun murì..<br />
<br />
E rieccoci in onda live and direct from out of here<br />
int'a stu fluss d'inchiostr'e passion to'ggiur I'll be sincere<br />
ma'Dear, sta jurnat' nun vò fernì e me crir'<br />
si te dic' ca comunque nun voglj jì ancor'a durmì<br />
...e n'ata Winston piglj per' e pur staser<br />
stu barbon' pogn'ovèr e foss'o mument' e passà po'barbier<br />
ma sincer? me sfastereo, e quest'è quanto<br />
stong' int'a sta pall, 'o foglj m'ha sfidat' col suo guanto<br />
e allor, n'ata vot me mett'a scriver', n'ata nott me mett' a scriver'<br />
n'ata vot' me mett'a rirere, chesta fott' è pe' sopravviver'<br />
pe nun pensà 'e malann<br />
ma mò no, oggi nun teng ggenij e nunn'è 'o cas d'attaccà sta lagn'<br />
Song'e ttrè e stong ancor cu stu ccafè<br />
l'agg' fatt bell astritt' astritt' comm piac'a mmè<br />
e a chest'or è ancor cchiù special'<br />
stesso posto, stessa cos' d'ajer ma oggi nient'è tal'e qqual'<br />
afor'a stu barcon' ogni fatt' piglj spiritualità<br />
ma na bussat' a st'incrocio romp'o silenzij ca<br />
l'ha fatt'a padron e subbit' è pront' a turnà<br />
cchiù ffort'e primm, tant ca si bisbiglj par d'alluccà<br />
er paricchij ca, nun me vivev' stu mument'<br />
"è tutta mia la città" mò par scritt' appositament<br />
pe'mmè, a Lun' se cocc e sò fernut'e bbott<br />
ringraziann'a Ddij è passat' pur chesta nott<br />
<br />
RIT (x2)<br />
Chesta nott, a cerevell' vò viaggià<br />
tutt'e rrott, e vvò cagnà cercann d'esplorà<br />
e capì, pecchè nun po' fernì accussì<br />
nient' cagnarrà si t'astip' pe nun murì..<br />
<br />
OUTRO<br />
"Chesta nott, sò partut' e n’voglj stà<br />
mai cchiù asott, pur pecchè nun me può fermà<br />
sto sul'je, e 'a music pe'cumpagnij<br />
tra nu suonn e n'at, quiet, sul', ngrazij'e Ddij"</span>LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-58399754789728455732017-09-18T08:09:00.003-07:002017-09-18T08:09:45.768-07:00PENSIERI SPARSI<br />
<div class="_3x-2" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div data-ft="{"tn":"H"}" style="font-family: inherit;">
<div class="mtm" style="font-family: inherit; margin-top: 10px;">
<div class="_5cq3" data-ft="{"tn":"E"}" style="font-family: inherit; position: relative;">
<a ajaxify="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1509830625727321&set=a.461407500569644.101906.100001011949106&type=3&size=1440%2C810&source=13&player_origin=profile" class="_4-eo _2t9n" data-ploi="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t31.0-8/21367017_1509830625727321_7309639953914282746_o.jpg?oh=c9a8ec45cb8dd4f217a17acbde151850&oe=5A43EA91" data-render-location="timeline" href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1509830625727321&set=a.461407500569644.101906.100001011949106&type=3" rel="theater" style="box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.05) 0px 1px 1px; color: #365899; cursor: pointer; display: block; font-family: inherit; position: relative; text-decoration: none; width: 487px;"></a></div>
</div>
</div>
</div>
<br />
<span style="font-size: x-large;"><br /><br />Sei bella come un rigore segnato contro la Juve</span><div>
<span style="font-size: x-large;"> ( al 90°)</span><div class="_5pbx userContent" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_1zv" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 1.38; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="display: inline; font-family: inherit; margin: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div class="_5pbx userContent" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_1zv" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 1.38; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div style="display: inline; font-family: inherit; margin: 0px;">
<img alt="L'immagine può contenere: oceano, cielo, montagna, spazio all'aperto, natura e acqua" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/21371397_1509830625727321_7309639953914282746_n.jpg?oh=80b2b2d2e55ed48aae9c07b72e52373e&oe=5A3EC205" /></div>
</div>
</div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-42115898917068442442017-09-18T08:00:00.000-07:002017-09-18T08:00:42.012-07:00Carlos Caszely E LA CRAVATTA ROSSA<img alt="L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/21558721_1513332082043842_5834705066169480979_n.jpg?oh=a5fb954ab85ad27703df30a2f400a73b&oe=5A4683CC" /><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><br /><br />Nel 1985 Carlos Caszely attaccante della ROJA, insieme ad altri sportivi cileni venne invitato ad un incontro con Pinochet. <br />Carlos si presentò al dittatore indossando provocatoriamente una vistosissima cravatta rossa. Pinochet vedendolo sobbalzo' e gli disse irritato:<br />" Lei, con quella cravatta rossa! Non se ne separa mai eh? ".<br /><br />Caszely guardandolo negli occhi rispose:<br />" Mai presidente, la tengo sempre vicina al mio cuore. "<br /><br /><br />E il dittatore, facendo il gesto di una forbice esclamò :<br />" Gliela taglierei qui e adesso quella maledetta cravatta rossa. "<br /><br />(Carlos Caszely "il re del metro quadro" che con una cravatta rossa sfidò il regime di Pinochet)<br /><br /><a href="https://www.facebook.com/hashtag/allendesiempre?source=feed_text&story_id=1513332102043840">#AllendeSiempre</a></span>LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-64829302129075710512017-09-18T07:58:00.000-07:002017-09-18T07:58:02.730-07:00PENSIERI SPARSI<div>
<img alt="L'immagine può contenere: oceano, spazio all'aperto, acqua e natura" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/21731004_1515692221807828_3875317033694080845_n.jpg?oh=0ee277fedc69783480246ed25c2453fc&oe=5A60BC4D" /></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: x-large;">Le barche mi sono sempre piaciute, ma più che le barche mi hanno sempre attirato i nomi che portano, perché raccontano storie,aneddoti, tradizioni di famiglia e di mare.</span><div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: x-large;">(ZZz)</span></div>
<div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-69903039342082407352017-09-18T07:52:00.000-07:002017-09-18T07:52:03.400-07:00PERCORSI ALTERNATIVI: IL CASTELLO DI LETTERE.... <span style="font-size: x-large;">Gli amalfitani per difendere il loro territorio costruirono sul confine napoletano il castello militare di Lettere. Poi a turno vi soggiornarono Normanni, Svevi , Angioini ed Aragonesi. Un castello dove si respira storia ed è facile perdersi nell'incanto.</span><div>
<img alt="L'immagine può contenere: 2 persone" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/21739983_1517913934918990_118806477688226920_n.jpg?oh=2291f41151967d0238203d13427ca8f0&oe=5A148E10" /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<img alt="L'immagine può contenere: spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/21731268_1517913991585651_838713384510139195_n.jpg?oh=b98544df0cc6f6d59771613ef3f138a3&oe=5A50C01C" /></div>
<div>
<img alt="L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridono, notte, cielo e spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/19113976_1517914121585638_1924321630663828607_n.jpg?oh=6d0acc7d6749da13d79bdca2fff4d028&oe=5A58CE2D" /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<img alt="L'immagine può contenere: una o più persone, folla, cielo, notte e spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/21751852_1517914018252315_3616728853825161712_n.jpg?oh=5841707d56c1b1cc3fcbe576da51a91e&oe=5A50D922" /></div>
<div>
<br /><div>
<img alt="L'immagine può contenere: 2 persone" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/21739983_1517913934918990_118806477688226920_n.jpg?oh=2291f41151967d0238203d13427ca8f0&oe=5A148E10" /></div>
<div>
<img alt="L'immagine può contenere: 6 persone, persone che sorridono, spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/21751733_1517913891585661_4370727884796839731_n.jpg?oh=7682eae4b40865297d5cd0a87d007254&oe=5A5807D6" /></div>
</div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-61258939311951034342017-03-17T12:07:00.002-07:002017-03-17T12:07:20.441-07:00Ippolito Cavalcanti, e la RICETTA DELLE ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilulkS-KBiZEBCUu5pZsWc-aVfK5OkdVtkgjuDhfrnTsCHCyj_QNRcpB_ufQNBT1BEivewSW3XduhjSXjyzZrGgunea8y7uqh9jVuhnZa6JIVUFroE9AJV8ywAcn_m_dDUj1ZfXIr3MOVx/s1600/CAVAL.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilulkS-KBiZEBCUu5pZsWc-aVfK5OkdVtkgjuDhfrnTsCHCyj_QNRcpB_ufQNBT1BEivewSW3XduhjSXjyzZrGgunea8y7uqh9jVuhnZa6JIVUFroE9AJV8ywAcn_m_dDUj1ZfXIr3MOVx/s400/CAVAL.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-size: x-large;">Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, cuoco e letterato nacque il 2 settembre 1787 e morì a Napoli, con molta probabilità nel 1859. La sua famiglia, di antica nobiltà fiorentina e calabrese discendeva direttamente dal famosissimo Guido Cavalcanti, amico di Dante e poeta dei dolce stíl novo.</span><br />
<span style="font-size: x-large;">Grandissimo appassionato di cucina, Ippolito dedicò tutta la sua vita a ricercare e a trascrivere tutte le ricette del Regno delle due Sicilie, che raccolse nel libro:<br /><span style="background-color: yellow;">“Cucina teorico pratica”</span>, un opera scritta con stile semplice e immediato che venne pubblicata per la prima volta a Napoli nel 1837. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3nuY5VLcV_sVJGJnjXDr-PlcyVpUtUoG4v2qItybp9AdO6XcgPr6zWRU7zs2scSl5uBBrX1nGNlS4cyia4sd1RNuY1bhyphenhyphen0W1yDGPBEQYXjjzcavRYNyPXIwidaPbr85FvnAY39rGp6-g0/s1600/cucina-teoricopratica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3nuY5VLcV_sVJGJnjXDr-PlcyVpUtUoG4v2qItybp9AdO6XcgPr6zWRU7zs2scSl5uBBrX1nGNlS4cyia4sd1RNuY1bhyphenhyphen0W1yDGPBEQYXjjzcavRYNyPXIwidaPbr85FvnAY39rGp6-g0/s640/cucina-teoricopratica.jpg" width="433" /></a></div>
<span style="font-size: x-large;"><br />Il Duca suddivise il manuale in due parti, compiendo un itinerario attraverso i diversi ceti sociali, fatto assai inusuale al tempo. <br />La prima sezione venne redatta in lingua italiana, per nobili e ricchi borghesi. <br />La seconda fu scritta in dialetto napoletano, per il popolo e la borghesia che usava il dialetto quale linguaggio quotidiano. <br />Ippolito, oltre alle varie ricette, aggiunse in dialetto napoletano anche dei piatti per le ricorrenze importanti dell’anno: Natale, Capodanno, Pasqua ecc. <br /></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsdwRdAbRqvA8rqqDpx7NsRbUr3ke3qIHbOJGi4RbaiDHqP3Q4USHDU4q-eZ4Jn-djdUtdf3VYelxpM8aVqDTSpBN5KMyk6PSaqj5cMHRTJy2_Hji7LpOf6aW_YD3LDuTfnKxTYfneixQM/s1600/download+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsdwRdAbRqvA8rqqDpx7NsRbUr3ke3qIHbOJGi4RbaiDHqP3Q4USHDU4q-eZ4Jn-djdUtdf3VYelxpM8aVqDTSpBN5KMyk6PSaqj5cMHRTJy2_Hji7LpOf6aW_YD3LDuTfnKxTYfneixQM/s640/download+%25281%2529.jpg" width="479" /></a></div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-size: x-large;">Ippolito Cavalcanti fu il primo a mettere per iscritto la ricetta originale delle Zeppole di San Giuseppe:</span><br />
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, Geneva, sans-serif; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
<b style="margin: 0px; padding: 0px;"><span style="font-size: x-large;">Zeppole<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />di Ippolito Cavalcanti Duca di Buonvicino</span></b></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, Geneva, sans-serif; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><b style="margin: 0px; padding: 0px;"></b><i style="margin: 0px; padding: 0px;">”<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />Miette ncoppa a lo ffuoco na cazzarola co meza caraffa d’acqua fresca, e nu bicchiere de vino janco, e quando vide ch’accomenz’a fa lle campanelle, e sta p’ascì a bollere nce mine a poco a poco miezo ruotolo, o duje tierze de sciore fino, votanno sempre co lo laniaturo; e quanno la pasta se scosta da tuorno a la cazzarola, allora è fatta e la lieve mettennola ‘ncoppa a lo tavolillo, co na sodonta d’uoglio; quanno è mezza fredda, che la puo’ manià, la mine co lle mmane per farla schianà<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />si per caso nce fosse quacche pallottola de sciore: ne farraje tanta tortanelli come sono li zeppole, e le friarraje, o co l’uoglio, o co la nzogna, che veneno meglio, attiento che ta tiella s’avesse da abbruscià; po co no spruoccolo appuntuto le pugnarraje pe farle suiglià, e farle<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />venì vacante da dinto; l’accuonce dinto a lo piatto co zuccaro, e mele.</i><i style="margin: 0px; padding: 0px;">Pe farle venì<br style="margin: 0px; padding: 0px;" />chiù tennere farraje la pasta na jurnata primma.”</i></span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, Geneva, sans-serif; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
<i style="margin: 0px; padding: 0px;"><span style="font-size: x-large;"><br /></span></i></div>
<span style="font-size: x-large;">Tra le tante ricette presenti nella “Cucina teorico pratica” ricordiamo anche:</span><br />
<ul>
<li><span style="font-size: x-large;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Parmigiana_di_melanzane" title="Parmigiana di melanzane">Parmigiana di melanzane</a>;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;">Panzerotto o pizza fritta;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Spaghetti_alle_vongole" title="Spaghetti alle vongole">Vermicelli con le vongole</a>;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;">Vermicelli con il pomodoro;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Baccal%C3%A0" title="Baccalà">Baccalà</a> fritto;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pasta_e_fagioli" title="Pasta e fagioli">Pasta e fagioli</a>;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;">Pasta e piselli;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Minestra_maritata" title="Minestra maritata">Minestra maritata</a>.</span></li>
</ul>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;">ed in più tanti metodi e tecniche come ad esempio:</span></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-size: x-large;">come cuocere i frutti di mare;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;">come riempire un pollo;</span></li>
<li><span style="font-size: x-large;">come pulire i funghi.</span></li>
</ul>
<br />
<span style="font-size: x-large;">FONTI:</span><br />
<span style="font-size: x-large;">WIKIPEDIA.IT</span><br />
<span style="font-size: x-large;">TACCUINI STORICI</span><br />
<span style="font-size: x-large;">http://www.ristorazioneconruggi.com</span><br />
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, Geneva, sans-serif; font-size: 12px; margin-bottom: 10px; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-81523106071524492912017-03-17T11:09:00.000-07:002017-03-17T11:09:43.688-07:00ZANZAPENSIERI<img height="383" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-0/s526x296/17155728_1340136742696711_356661777962751230_n.jpg?oh=7702a126c52370661af2636b67b9b89b&oe=5959708F" width="640" /><span style="font-size: x-large;"><br /><br />Guardo le nuvole:<br />"Chissà da dove arrivano. "<br />Guardo le onde:<br />"Chissà dove andranno. "<br /><br /><br />Nuvole e onde, simboli di libertà, ma che per viaggiare hanno bisogno di restare attaccati al cielo e al mare.</span><div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: x-large;">(Z<zz font=""></zz></span></div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-32954043906681454672017-03-17T11:07:00.000-07:002017-03-17T11:07:33.976-07:00 AMALFI ( VENUTI DA MELFI).<span style="font-size: x-large;"><br /><span style="background-color: yellow;"><br />AMALFI ( VENUTI DA MELFI).</span><br /><br />Una famiglia romana si lascia convincere dall' imperatore Costantino I a trasferirsi a Costantinopoli. Partiti con la prima nave disponibile giungono in Puglia, ma nel mare di Brindisi vengono sorpresi da una tempesta e sono costretti a tornare indietro fino in Sicilia. Trovano ospitalità da alcuni amici a Ragusa. Dopo qualche tempo la famigliola romana risale la penisola e arriva in Basilicata, qui si ferma e fonda la città di Melfi. In Basilicata l'aria è buona e si sta bene, ma una parte della famiglia decide di raggiungere le coste campane e si stabilisce in un luogo incantevole incastrato tra i monti e il mare, che chiameranno <b>AMALFI (venuti da Melfi).</b></span><div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: x-large;">(zZz)</span></div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-25756243376295236302017-03-17T10:58:00.000-07:002017-03-17T10:58:07.150-07:00ZANZAPROPOSTE: Parlamento di quartiere<span style="font-size: x-large;"><br /><br /><b>Parlamento di quartiere</b>, ecco una cosa che mi piacerebbe venisse introdotta a Sorrento. Cioè un luogo dove i rappresentanti del rione (eletti democraticamente ) si possano riunire per occuparsi dei problemi della loro zona (buche, raccolta differenziata, manutenzione ordinaria, viabilità, fermata bus etc). Sono certo che oltre ad essere un utile strumento di "pressione " verso l'amministrazione "centrale ", il parlamento di quartiere possa anche far aumentare la partecipazione politica dei cittadini.<br /><span style="color: red;"><b><br />Iniziamo a cambiare il nostro rione e poi cambieremo anche la città.</b></span></span><div>
<span style="font-size: x-large;"><span style="color: red;"><b><br /></b></span></span></div>
<div>
<span style="font-size: x-large;"><span style="color: red;"><b>(zZz)</b></span></span></div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-33405786934101212002017-02-21T11:54:00.000-08:002017-02-21T11:54:58.663-08:00Percorsi Alternativi : Napoli, 'O Camposanto d' 'e Funtanelle.<img alt="L'immagine può contenere: pianta" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16831147_1317148811662171_3699783797693598273_n.jpg?oh=3d75ad2e8febc32f70892f5478b36d87&oe=593A54BE" /><span style="font-size: x-large;"><br /><br />A Donna Concetta, al Capitano, alle anime pezzentelle che scegli di adottare puoi chiedere i numeri al lotto, di trovare marito o moglie, e qualsiasi tipo di grazia. In cambio chiedono affetto, qualche preghiera, un regalino di tanto in tanto ma soprattutto invocano di asciugargli la fronte con un fazzoletto, tanta è la sofferenza e tanto è il sudore delle anime che camminano nel purgatorio.</span><img alt="L'immagine può contenere: tabella" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16831170_1317148858328833_4032807388279393725_n.jpg?oh=9cddc97716a7a26baf6177280047c2f0&oe=593919E7" /><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br />NB*Comunque l'adozione di una capuzzella non avviene in due minuti. La tradizione del Cimitero delle Fontanelle vuole che con la capuzzella prescelta, prima bisogna scambiare due chiacchiere (cosi' per conoscersi) poi appena presa confidenza, lucidarne il cranio e infine chiederle un piacere. Se la capuzzella vi appare in sogno e si mette a disposizione, allora bisogna ritornare al Camposanto, portarle un rosario in regalo e adagiarla su di un panno bianco, che le allevia dal calore delle fiamme del Purgatorio<br /><b>( O'Refrisco )</b>. Alcune volte le capuzzelle hanno fatto dei grandi piaceri altre meno. Ecco perché alcune di loro stanno belle e piene di regali in cassette (dette scaravottole) e altre invece sono state abbandonate.</span></span><div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace; font-size: x-large;"><br /></span><div>
<b style="font-size: xx-large;">Napoli, 'O Camposanto d' 'e Funtanelle.</b></div>
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<b style="font-size: xx-large;"><br /></b></div>
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<b style="font-size: xx-large;">Percorsi Alternativi ai Lunedì davanti alla PlayStation.</b></div>
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<b style="font-size: xx-large;"><br /></b></div>
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<b style="font-size: xx-large;"><br /></b></div>
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<img alt="Nessun testo alternativo automatico disponibile." src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16807747_1317148808328838_1157611860010104440_n.jpg?oh=0b45d20d1088031fcb8423b07a144bf8&oe=59310FD8" /></div>
<div>
<img alt="L'immagine può contenere: tabella, spazio all'aperto e spazio al chiuso" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16831893_1317360188307700_6821296173582319042_n.jpg?oh=40ee5b01465901df61a1ee4884185953&oe=5927771B" /></div>
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<img alt="L'immagine può contenere: tabella" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16649059_1317154828328236_726237046823810793_n.jpg?oh=d0a2998f34caa743f61fb9e64cb04f98&oe=593AD94B" /><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div>
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<img alt="L'immagine può contenere: tabella e spazio al chiuso" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16864092_1317148804995505_5435433647972003795_n.jpg?oh=050698c5db38a3b3f9dc32109c683a38&oe=59326FF8" /></div>
</div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-10804844012848436272017-02-10T11:09:00.001-08:002017-02-10T11:09:21.214-08:00Percorsi alternativi : La Piscina Mirabilis <br /><img alt="L'immagine può contenere: spazio all'aperto" aria-busy="false" class="spotlight" height="425" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16640807_1306711379372581_703244958043998663_n.jpg?oh=eeb34ef05219a51fdb536392181a1415&oe=5907E06F" width="640" /><br /><span style="font-size: x-large;"></span><br />
<span style="font-size: x-large;">L</span><span style="font-size: x-large;">a Piscina Mirabilis (nascosta nei vicoli di Bacoli) è uno dei luoghi più assurdi e magici in cui mi sono ritrovato a camminare e soprattutto a pensare. Da quello che ho letto in giro è la più grande cisterna romana d’acqua potabile ad oggi nota e riforniva (d’acqua) la flotta dell’Impero Romano ormeggiato al porto di Miseno, ma onestamente non mi convince che sia stata solo una cisterna. Per il resto non so dirvi bene gli orari di visita e se si paga il biglietto per accedervi, io ho visto una scolaresca tedesca all' ingresso e mi sono intrufolato. Però all' uscita ho detto "DANKE" al guardiano. <br /><br /><br /> Percorsi alternativi che mettono calma e fanno riflettere, tanto.</span><a href="https://www.facebook.com/hashtag/pierpapp?source=feed_text&story_id=1306711706039215"><span style="font-size: x-large;">#PierpApp</span></a><br />
<br />
<br />
<span style="font-size: x-large;">(ZzZ)</span><br /><span style="font-size: x-large;"> NB La foto non è mia, era venuta troppo sfocata questa è più bella. <img src="https://www.facebook.com/images/emoji.php/v7/f57/1/16/1f609.png" /></span>LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-30534800549525879752017-02-10T10:31:00.001-08:002017-02-10T10:31:54.340-08:00LA FESTOLESEVIC LA SQUADRA DEGLI ULTRASIC<br />
<img alt="Nessun testo alternativo automatico disponibile." aria-busy="false" class="spotlight" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16266141_1301247789918940_7258850903764313929_n.jpg?oh=89cd267b2ea7b86c621243aaa1e773d1&oe=5939BDC5" /><br />
<br />
<br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_589e05b27f7246058188194">
<br /><br /><span style="font-size: x-large;">LA FESTOLESEVIC È ALLA RICERCA DI TUTTI I CALCIATORI CON IL SUFFISO IC. L'OBBIETTIVO È L'ICIZZAZIONE COMPLETA DELLA ROSA. <br /><br /> <span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif;">SOSTIENICI E RICORDA:<br /> <span style="background-color: yellow;">"IL SUFFISSO È UNA COSA SERIA... <br /> ASANOVIC LA NOSTRA BANDIERA "...</span></span></span><div class="text_exposed_show">
<span style="background-color: yellow; font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"> </span><a class="_58cn" data-ft="{"tn":"*N","type":104}" href="https://www.facebook.com/hashtag/ultrasic?source=feed_text&story_id=1410866058933314"><span class="_5afx"><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: yellow;"><span aria-label="hashtag" class="_58cl _5afz">#</span><span class="_58cm">ULTRASIC</span></span></span></span></span></a></div>
</div>
<br />
<br />
<img alt="L'immagine può contenere: sMS" aria-busy="false" class="spotlight" height="269" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16406589_1301251773251875_1528803017739720634_n.jpg?oh=2aff5d82ce033197350d992999fd10fc&oe=594216E2" width="640" />LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-64807979164704653322017-02-10T10:24:00.002-08:002017-02-10T10:24:33.057-08:00FARE 134,5 PUNTI AL FANTACALCIO E' REATO...<img alt="Nessun testo alternativo automatico disponibile." aria-busy="false" class="spotlight" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16508322_1305004666209919_7076725564577869460_n.jpg?oh=5c7c0a3cd9e06bf5f1247bc7676ae200&oe=5909B7D0" /><br />
<br />
<br />
<br /><br /><br /><br /><span style="color: red; font-size: x-large;"><strong> FARE 134,5 PUNTI AL FANTACALCIO E' REATO...</strong></span><br />
<br />
<span style="font-size: x-large;">134, 5 punti in una giornata sola...(16 gol + rigore parato + 2 assist + 5 di modificatore)... per piacere ARRESTATELO!! </span><a href="https://www.facebook.com/hashtag/fantacalcio"><span style="font-size: x-large;">#Fantacalcio</span></a>LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-16000014587765024842017-02-06T04:30:00.000-08:002017-02-06T04:30:06.725-08:00Percorsi alternativi: Pozzuoli, La Solfatara. <span style="font-size: x-large;"><br /><br /><b><span style="color: red;">Pozzuoli, La Solfatara. </span></b><br />E grazie che il Dio Vulcano si fermò qui, stava vicino al mare e davanti alla casa aveva le fumarole per fare le carcioffole arrostite. A qualsiasi ora.<br /><br />Percorsi alternativi alle domeniche all' Ikea.</span><div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div>
<img alt="L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, montagna, spazio all'aperto, natura e cibo" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16473567_1302167069827012_271787767797093498_n.jpg?oh=320e2e1ec6462240e7f3403fec7e9245&oe=593E61BA" /></div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-64770187455985441262017-02-06T04:27:00.000-08:002017-02-06T04:27:22.389-08:00Percorsi alternativi : Rione Terra, Pozzuoli.<span style="font-size: x-large;"><br /><br />Percorsi alternativi per lo Stadio. <br />Rione Terra, Pozzuoli.</span><img alt="L'immagine può contenere: 4 persone, cielo, occhiali_da_sole, barba e spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16406610_1294043163972736_5359072791619816516_n.jpg?oh=f84da5b2a4a81583f7d24871e99139e1&oe=5905B512" /><span style="font-size: x-large;"><br /></span><img alt="L'immagine può contenere: oceano, cielo, albero, spazio all'aperto, natura e acqua" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16298714_1294043170639402_4631607862989808700_n.jpg?oh=7be13f9286e17f313e528c14051f34bb&oe=590F9BB8" /><div>
<br /><div>
<img alt="L'immagine può contenere: oceano, cielo, spazio all'aperto, acqua e natura" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16265293_1294043167306069_971888891864095660_n.jpg?oh=94ade14b81cfd618889dbd7b2a5dbb7f&oe=59499225" /></div>
<div>
<br /></div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: x-large;"><a href="https://www.facebook.com/hashtag/ultrasontheroad?source=feed_text&story_id=1294043197306066">#UltrasOnTheRoad</a><br /><a href="https://www.facebook.com/hashtag/pierpaoloapp?source=feed_text&story_id=1294043197306066">#PierpaoloApp</a><br /><a href="https://www.facebook.com/hashtag/napolipalermo?source=feed_text&story_id=1294043197306066">#NapoliPalermo</a></span></div>
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LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-44759359284279304082017-02-06T04:23:00.001-08:002017-02-06T04:23:14.729-08:00PERCORSI ALTERNATIVI:Castel Sant'Elmo a Napoli <span style="font-size: x-large;"><br /></span><img alt="L'immagine può contenere: una o più persone, occhiali_da_sole, barba, cielo e spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16406616_1296510010392718_6781528113267092922_n.jpg?oh=344a897558200e5ab9a051b914204304&oe=58FF7991" /><span style="font-size: x-large;"><br /><span style="color: red; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span><div>
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="color: red;">Castel Sant'Elmo a Napoli, </span>luogo di Rivoluzioni e Restaurazioni, ma soprattutto terrazza che affaccia sulla Bellezza.<br /><br />Percorsi alternativi alle vacanze ai Caraibi.<br /><br /><a href="https://www.facebook.com/hashtag/pierpapp?source=feed_text&story_id=1296510157059370">#PierpApp</a></span></span><div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<img alt="L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16426173_1296510090392710_3745666390969388025_n.jpg?oh=36b1b7eead8aff88dd9df6fe954c11d1&oe=594401CB" /><span style="font-size: x-large;"><br /></span><div>
<img alt="L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16298390_1296510027059383_2042105114984512795_n.jpg?oh=ed53b3658be6db1ec8ace1c317744361&oe=58FEA2EB" /><span style="font-size: x-large;"><br /></span><div>
<br /></div>
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<img alt="L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/16427253_1296510093726043_6857489116034458998_n.jpg?oh=f3108daad88f12f46081eccd1e81a3d3&oe=5907644D" /></div>
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LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-63452962020749661872017-01-23T04:06:00.003-08:002017-01-23T04:06:52.119-08:00“La leggenda dell’amore” :il cavaliere iracondo Vesuvio e la pia fanciulla Capri.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo7WXqvv39uLfBbcygX1aO9pnqj00wCcEjGtHZ7apr0oShqEVbc7NLoP5xlH6TQsKnXuVAVL4zN9thQx8FvEih_PJ3nYnRnksArW4aU1h9N0aD2wca6nFeUOTnPwGabZnxh5eX6u7MC6Po/s1600/4mar25.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo7WXqvv39uLfBbcygX1aO9pnqj00wCcEjGtHZ7apr0oShqEVbc7NLoP5xlH6TQsKnXuVAVL4zN9thQx8FvEih_PJ3nYnRnksArW4aU1h9N0aD2wca6nFeUOTnPwGabZnxh5eX6u7MC6Po/s640/4mar25.jpg" width="640" /></a></div>
<div>
<span style="font-size: x-large;"><br /><br /><b><span style="color: red;">“La leggenda dell’amore” :il cavaliere iracondo Vesuvio e la pia fanciulla Capri.</span></b><br /><br /> “Vi si parla di un nobile signore, appartenente ad uno dei primi seggi della città, e che s’innamorò perdutamente di una fanciulla di casa nemica; era il cavaliere di carattere violento, di temperamento focoso, pronto al risentimento ed all’ira. Pure, per ottenere la donna che amava, sarebbe diventato umile come un poverello cui manca il pane.<br /><br /> Ma l’amore dei due giovani, anziché diminuire e leni...re le collere di parte, valse a rinfocolarle – e per preghiere ed intercessioni che venissero fatte, la nobile famiglia Capri non volle accettare il matrimonio. Anzi per trovar rimedio all’amore dei due, fu deciso imbarcare la fanciulla sopra una feluca e mandarla in estranea contrada.<br /><br /><br /> Ma essa che si sentiva strappar l’anima, allontanandosi dal suo bene, come fu fuori del porto, inginocchiatasi e pronunciata una breve preghiera, si slanciò nell’onde, donde uscì isola azzurra e verdeggiante.<br /><br /> Ma non si chetava l’amore nel cuore del nobile Vesuvio, quale era il nome del cavaliere e la collera gli bolliva in corpo: quando seppe della nuova crudele, cominciò a gittar caldi sospiri e lagrime di fuoco, segno della interna passione che lo agitava; e tanto si gonfiò che divenne un monte nelle cui viscere arde un fuoco eterno d’amore. Così egli è dirimpetto alla sua bella Capri e non può raggiungerla e freme d’amore e lampeggia e s’incorona di fumo e il fuoco trabocca in lava corruscante…”<br /> …Altre volte capita invece che Vesuvio, guardando la sua isola, si calmi e sembri sussurrare oltre il mare: “Quant’è bella però la mia regina di pietra. Quant’è bella la mia Capri.” »</span></div>
<div>
<span style="color: red;"><br /></span></div>
<div>
<span style="color: red; font-size: x-large;">FONTE: Matilde Serao -Libro d’immaginazione e di sogno</span></div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-54606301756113122662017-01-19T09:28:00.000-08:002017-01-19T09:31:58.087-08:00TORQUATO TASSO E IL BRIGANTE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZNpvGA5lVtMS7pjnliPbrgHob1q-_drTyYVy9_Yt0ttZ1olauVEJdnYKkFj2S39E7SahYWGu3MNeEAbloGMDHNmC8HyYlpz0ap8Rw5lMOBs22pBLRXwdDSr7v5UUtOmzl4FHRlXiXuOs4/s1600/Marco_Sciarra_and_Tasso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="520" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZNpvGA5lVtMS7pjnliPbrgHob1q-_drTyYVy9_Yt0ttZ1olauVEJdnYKkFj2S39E7SahYWGu3MNeEAbloGMDHNmC8HyYlpz0ap8Rw5lMOBs22pBLRXwdDSr7v5UUtOmzl4FHRlXiXuOs4/s640/Marco_Sciarra_and_Tasso.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large;">Marcus Sciarra, flagellum Dei, et commissarius missus a Deo contra usurarios et detinentes pecunias otiosas» («Marco Sciarra, flagello di Dio, e inviato da Dio contro gli </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Usura"><span style="font-size: x-large;">usurai</span></a><span style="font-size: x-large;"> e quelli che posseggono denaro improduttivo»): così si definiva il bandito che ebbe fama popolare poiché, come riportavano gli "Avvisi", una specie di </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Quotidiano"><span style="font-size: x-large;">giornali</span></a><span style="font-size: x-large;"> del tempo, Sciarra rubava ai ricchi per ridistribuire ai poveri. Ed era di certo più amato dei soldati e dei gabbellieri del Papa.<br /> Durante uno dei tanti assalti ai danni di una carovana, i briganti di Sciarra ordinarono agli occupanti di gettarsi faccia a terra, in modo da depredarli dei loro averi. Soltanto una persona, un signore ben vestito e dall’aria distinta, rifiutò di eseguire l’ “ordine”. <em>“Faccia a terra!”,</em> gli fu intimato ancora una volta dai masnadieri. <em>“Io sono Torquato Tasso”,</em> rispose a quel punto il viaggiatore, senza scomporsi. <em>“Il Poeta!”,</em> fu la reazione confusa e imbarazzata di un brigante, che corse a baciare la mano al Tasso, in segno di riverenza e sottomissione. Così Sciarra ossequiò Tasso , restituì gli averi sottratti e lasciò ripartire la carovana.</span><br />
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<span style="font-size: x-large;">FONTE: WIKIPEDIA, CATREPORTER79</span><br />
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<span style="color: #333333; font-family: "georgia"; font-size: 26pt;"></span> </div>
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<span style="color: #333333; font-family: "georgia"; font-size: 26pt;"><o:p></o:p></span> </div>
LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-84315017455900225212017-01-16T08:46:00.001-08:002017-01-16T08:46:50.384-08:00Mannarino - Apriti Cielo<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/X6G6UpDgGxk" width="480"></iframe><br /><br />
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<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /><br />Apriti cielo<br />E manda un po’ di sole<br />A tutte le persone che vivono da sole<br />Apriti cielo<br />Fa luce per davvero<br />Su quando sono stato<br />Quello che non ero<br /><br />Trovammo questa vita fra le stelle<br />Poi lasciammo le caverne<br />Arrivammo alle transenne<br />Lasciateme passà che non ho tempo<br />Ho già dormito tanto<br />Adesso ho un grande appuntamento<br />Il vento che passa<br />Il cielo che vola<br />È una vita sola<br /><br />RIT.<br /><br />Apriti cielo<br />Sulla frontiera<br />Sulla rotta nera<br />Una vita intera<br />Apriti cielo<br />Per chi non ha bandiera<br />Per chi non ha preghiera<br />Per chi cammina dondolando nella sera<br /><br />Apriti mare<br />E lasciali passare<br />Non hanno fatto niente<br />Niente di male<br />C’è un cartello appeso in mezzo al cielo<br />Se vuoi vivere alla grande devi stare con l’impero<br />Ma una ragazza un giorno mi ha spiegato<br />Che il mare ha tante onde e non finisce all’orizzonte<br />E allora andiamo<br />Signore hanno scoperto con la lente che dietro al cielo non c’è niente<br />Ci sta solo un telo nero, se lo scoprirà la gente<br /><br />RIT.<br /><br />Vento di guerra<br />È un uragano<br />Amore mio, non ho la forza: camminiamo<br />Non aver paura<br />E dammè la mano<br />La notte è scura, ma io e te ci ripariamo<br /><br />Apriti cielo e manda un po’ di sole<br />Su chi non c’ha un nome<br />Su chi non ha regione<br />Apriti cielo e manda un po’ di sole<br />Su chi cammina solo tra milioni di persone.</span>LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7655846021524640256.post-19079391622720212432017-01-13T10:51:00.001-08:002017-01-13T10:51:58.757-08:00S.PIETRO a CRAPOLLA: LA CHIESA DEGLI EMIGRANTI.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaiiIrsbLyT71KrvqQNHdDSZpIsB_eZPw-hQRyWb6lsneCuHQRsJrORf4R48Yz2q7lgGZ44iK_8QOTI919tW9JmxFoRqLNrVwhEwPab9axRVSQIqWJPgQnrEsmyuD5rEY-ZiD8TviYePtC/s1600/Resti_dell%2527abbazia_di_San_Pietro_a_Crapolla_%2528Torca%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaiiIrsbLyT71KrvqQNHdDSZpIsB_eZPw-hQRyWb6lsneCuHQRsJrORf4R48Yz2q7lgGZ44iK_8QOTI919tW9JmxFoRqLNrVwhEwPab9axRVSQIqWJPgQnrEsmyuD5rEY-ZiD8TviYePtC/s640/Resti_dell%2527abbazia_di_San_Pietro_a_Crapolla_%2528Torca%2529.JPG" width="640" /></a></div>
<span style="font-size: x-large;"><br /><br />Lasciarono Torca per sfuggire alla fame e alla guerra, ma non dimenticarono mai la loro terra. Fu così ,che appena fecero fortuna nelle terre lontane, spedirono a casa il denaro necessario per ricostruire la cappellina di S.PIETRO a CRAPOLLA:<br /><br /><i><b>"...qualcuno dei tanti emigranti del borgo di Torca si è ricordato dei pescatori di Crapolla e ha mandato un gruzzoletto perché risorgesse una cappelluccia sulle rovine della badia: una cappelluccia tanto da collocarvi l'immagine del Santo e stendervi la tovaglia dell'altare."<br />(tratto da "Il covo delle sirene" di Amedeo Maiuri, anno 1943)</b></i><br /><br /><br /><span style="color: red; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>".......simme tutt'eguale<br />affacciati alle sponde dello stesso mare..<br />e nisciuno è pirata e nisciuno è emigrante<br />simme tutte naviganti!"</b></span></span>LAZANZARADISORRENTOhttp://www.blogger.com/profile/16695616058081800678noreply@blogger.com0