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venerdì 3 giugno 2016

NAPOLI, VINCE GIGGINO

Più che dei sondaggi, io mi fido delle piazze. Quelle di De Magistris quasi sempre piene, Lettieri per riempirle ha chiesto aiuto ai cantanti la Valente all'apparato. Brambilla non ha fatto breccia nei cuori napoletani, neanche schierando i big Fico /Di Maio. Taglialatela e' rimasto al bar senza neanche i quattro amici. Quindi se piazza mi da tanto, De Magistris è nettamente in vantaggio al primo turno. Certo il rischio ballottaggio è molto alto e la successiva convergenza Lettieri /Valente molto probabile. Ma anche al ballottaggio gioco Giggino vincente, visto che inevitabilmente una fetta dell'elettorato dei pentastellati verrà risucchiato dagli arancioni.
Ah, un ultima cosa : io su queste cose non ci azzecco mai.

(zZz)

IL TASSISTA DI MARADONA di Marco Marsullo



"Dopo il Mondiale del 1982 mi cercarono molte grandi squadre. Tutti mi dicevano : vai in Francia, al PSG diventerai uno dei più grandi d'Europa. Ma a Parigi faceva troppo freddo. A Parigi c'era la metropolitana e il traffico. A Parigi avrei dovuto imparare il francese, e poi i francesi sono degli scassapalle se non parli la loro lingua, si sa.. (.. ) Potevo andare all'Atalanta e alla Fiorentina.
E l'Italia era occhei: belle donne, cucina da sogno, un buon clima. Però a Bergamo e Firenze non c'è il mare. A Firenze c'è un fiume che attraversa la città, è umidissima. La carne è buona, ma a me piace il pesce. Sa che anche dall' Inghilterra avevano chiesto di me? (... ) No grazie, gli ho detto. Della Germania non ne parliamo nemmeno, hanno invaso tutto e tutti, sono precisi ed esigenti, uno come me lo avrebbero fatto durare due settimane. Quando mi parlarono di Cadiz restai in silenzio per un attimo. Non sapevo neanche dove fosse Cadiz. In Andalusia, mi spiegarono, quasi Africa. Lì fa caldo tutto l'anno, lì c'è il mare e le spiagge. In Spagna si cena tardi e si va a letto ancora dopo. In Spagna le donne sono come qui, a El Salvador. Hanno quel modo di sedurti sorridendo che non c'è in un altro posto del mondo. (.. ) Per questo quando mi raccontarono che il Cadiz mi voleva non ci pensai troppo. La paga era decente, ci potevo comprare le gallette di riso per gli spuntini e un numero sufficiente di fritture di calamari. La città, mi dissero, era la terra del flamenco e a me la musica piace molto, ci trovo il futuro, nella musica. E ogni cosa rimandabile a domani è una cosa che amo fare. Non c'entra solo la pigrizia, c'entra la certezza di esserci ancora. "


IL TASSISTA DI MARADONA
di Marco Marsullo

Omaggio al più Magico dei calciatori.

PAVIN PAVON, UNA FINTA E FUMMO FELICI



Una finta, un altra, e un altra ancora.
Da fermo.

Poi, credo che non la passò neanche quella palla.
Continuò a fintare, così per sfizio.
E in curva ci abbracciammo.
Questo sì, lo ricordo bene.
Anche perché abituati come eravamo a quel Napoli che lottava per non retrocedere in Serie C, non potevamo fare altrimenti; Chi l'aveva mai vista una finta così!!


"PAVIN" Pavon,
in quel minuto di leggendaria follia, fece esclamare al mio vicino di sediolino:

"GUAGLIU' CHISTE È NU' GRANDE GIOCATORE.
MO' C''ARRICREAMMO!! "

Poi nelle succesive partite più nulla, mai un colpo di testa, mai un passaggio corretto, mai uno scatto, mai un tiro in porta.

Però che finta quella finta....
"PAVIN" PAVON e fummo veramente felici.
(zZz)