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venerdì 11 luglio 2014

Brasil, decime qué se siente....

Foto: «Brasil, decime qué se siente; tener en casa a tu papá. Te juro que aunque pasen los años; nunca nos vamos a olvidar… Que el Diego te gambeteó, que Canni te vacunó; que estás llorando desde Italia hasta hoy. A Messi lo vas a ver, la Copa nos va a traer; Maradona es más grande que Pelé»

IL TESTO DELLA CANZONE - Questo il testo completo del coro: 

Brasil, decime qué se siente; tener en casa a tu papá. Te juro que aunque pasen los años; nunca nos vamos a olvidar… Que el Diego te gambeteó, que Canni te vacunó; que estás llorando desde Italia hasta hoy. A Messi lo vas a ver, la Copa nos va a traer; Maradona es más grande que Pelé» 

(traduzione "Brasile, dimmi cosa senti ad avere in casa tuo papà / Ti giuro che anche se passano gli anni, non ci dimenticheremo mai / Che Diego ti ha dribblato, che Canni (Caniggia, ndr) ti ha infilzato, che stai piangendo da Italia '90 / Ora vedrai Messi, la Coppa ci porterà, Maradona è più grande di Pelè").

martedì 8 luglio 2014

NAPOLI..........

“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo."
-Stendhal
Foto: “Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo."
-Stendhal

ZANZASTATE

Ho fatto un sogno...
Finale torneo beach soccer, manca poco ai calci di rigore"
Luigi Cammarota mi guarda e fa " Preparati tra poco tocca a te."
L' arbitro fischia la fine.
Il Camma richiama Marco Aprea in panchina. Tocca a me. Iniziano i calci di rigore.
Il primo lo tiriamo noi.
Sul dischetto si presenta Signor Mario. Tiro. Palla alle stelle. " Pensaci tu" - grida il Camma. Mi sistemo tra i pali. L' attaccante della Marano Stars guarda la sfera, calcia e......Parata. Con un volo plastico blocco il pallone. Non mi segneranno piu', riesco a neutralizzare altri tre rigori. Vinciamo, Camma e' in estasi i Campioni siamo noi. ( nonostante l' errore di Signor Mario.)
Foto: Ho fatto un sogno...
Finale torneo beach soccer, manca poco ai calci di rigore"
Luigi Cammarota mi guarda e fa " Preparati tra poco tocca a te."
L' arbitro fischia la fine.
Il Camma richiama Marco Aprea in panchina. Tocca a me. Iniziano i calci di rigore.
Il primo lo tiriamo noi.
Sul dischetto si presenta Signor Mario. Tiro. Palla alle stelle. " Pensaci tu" - grida il Camma. Mi sistemo   tra i pali. L' attaccante della Marano Stars guarda la sfera, calcia e......Parata. Con un volo plastico blocco il pallone. Non mi segneranno piu', riesco a neutralizzare altri tre rigori. Vinciamo, Camma e' in estasi i Campioni siamo noi. ( nonostante l' errore di Signor Mario.)

Jaconi come Van Gaal: andò in B con Spinosa


Jaconi come Van Gaal: andò in B con Spinosa
Nel 1996 l'allenatore del Castel di Sangro sostituì il portiere titolare con il portiere di riserva che, proprio come Krul in Olanda-Costarica, risultò decisivo per la storica promozione degli abruzzesi.

ROMA - C'è un precedente italiano all'intuizione di Luis Van Gaal di sostituire il portiere titolare con uno para rigori: nel 1996 fece la stessa mossa Osvaldo Jaconi, all'epoca allenatore del miracolo Castel di Sangro. Lo scenario non era quello dei Mondiali, e non si giocava Olanda-Costarica, ma lo spareggio play off per andare in serie B tra il Castel di Sangro e l'Ascoli. Il Tim Krul d'Italia si chiama Pietro Spinosa, portiere di riserva degli abruzzesi, spedito in campo da Iaconi al posto del titolare Roberto De Juliis poco prima dei rigori. Spinosa, proprio come ieri Krul, risultò decisivo per la storica promozione in serie B degli abruzzesi deviando l'ultimo tiro dal dischetto calciato dal marchigiano Milana. "Mister Jaconi - ha ricordato oggi il portiere intervistato da Sky - confidò questa sua intenzione prima della partita solo al capitano della squadra e al presidente. A nessun altro. Ricordo che quando mi chiese di prepararmi io rimasi sorpreso e per non farmi vedere da De Juliis, in modo da non comprometterne la concentrazione, andai a riscaldarmi nella metà campo ospite dietro il cordone di polizia. Poi entrai e fu promozione". Fino a quella partita Spinosa non aveva giocato neanche un minuto in campionato.




FONTE: CORRIERE DELLO SPORT

giovedì 3 luglio 2014

ZANZASTATE

Stavo leggendo qua e là,bazzicando tra editoriali di vecchi amici e massime di Pico de Paperis,in giro chiedevo informazioni e lumi sui tanti miei perchè,
poi sott' occhio mi è capitata questa poesia:
"La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia,
in forza appunto.

Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l'anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.."

Prima che si dileguasse.L' ho afferrata.E l' ho fatta mia.
Non prima di aver mandato un bacio ad Alda.

A UN CENTIMETRO DALLA GLORIA.

Foto: A un centimetro dalla gloria.
Pinillia si tatua la di distanza che lo ha separato dal trionfo.
Ultimi secondi. Campetto da Zingone a Meta. Siamo sul 2-2. Da sinistra mi arriva un cross al bacio. Tiro al volo. Di collo pieno. E' fatta, penso. "Ho tirato troppo bene", dico tra me e me. La palla sta per entrare. Sara' il Gol della vittoria. Mi sbaglio. Il portiere si alza in volo. Con la punta delle dita devia il pallone sulla traversa. Poi il difensore la spazza via. Triplice fischio. E' finita. Il risultato e' di parita'.

Ci ho ripensato spesso a quel tiro. Un centimetro, soltanto un centimetro piu' angolato ed era Gol. Non mi capacitavo, un tiro stupendo che non gonfiava la rete per un misero centimetro. Era un ingiustizia.
Poi guardando Al Pacino in Ogni Maledetta domenica ho imparato tutta la filosofia su quel centimetro, che non e' altro che la distanza tra la Gloria e la sconfitta.Ho metabolizzato. Spero un giorno ci riesca anche Pinillia. E che un giorno il Dio del Calcio ci restituisca il favore. Siamo entrambi in credito di un centimetro.
(ZzZ)