Marcus Sciarra, flagellum Dei, et commissarius missus a Deo contra usurarios et detinentes pecunias otiosas» («Marco Sciarra, flagello di Dio, e inviato da Dio contro gli usurai e quelli che posseggono denaro improduttivo»): così si definiva il bandito che ebbe fama popolare poiché, come riportavano gli "Avvisi", una specie di giornali del tempo, Sciarra rubava ai ricchi per ridistribuire ai poveri. Ed era di certo più amato dei soldati e dei gabbellieri del Papa.
Durante uno dei tanti assalti ai danni di una carovana, i briganti di Sciarra ordinarono agli occupanti di gettarsi faccia a terra, in modo da depredarli dei loro averi. Soltanto una persona, un signore ben vestito e dall’aria distinta, rifiutò di eseguire l’ “ordine”. “Faccia a terra!”, gli fu intimato ancora una volta dai masnadieri. “Io sono Torquato Tasso”, rispose a quel punto il viaggiatore, senza scomporsi. “Il Poeta!”, fu la reazione confusa e imbarazzata di un brigante, che corse a baciare la mano al Tasso, in segno di riverenza e sottomissione. Così Sciarra ossequiò Tasso , restituì gli averi sottratti e lasciò ripartire la carovana.
FONTE: WIKIPEDIA, CATREPORTER79
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