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venerdì 13 marzo 2015

ST.PAULI: Non established since 1910


Eat Sport - Sport Opinion Maker
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PUNK, PROSTITUTE ED ANTIFASCISMO: IL ST.PAULI NON È SOLO CALCIO.

Tifosi del St.Pauli allo stadio con l'immancabile Jolly Roger
Nato come polisportiva che comprende oltre al calcio anche squadre di rugby, football americano, baseball, pallamano e softball, il St.Pauli ha la propria sede nella zona del porto della cittadina del nord della Germania, vicino al quartiere a luci rosse Reeperbahn, ritenuto da molti come uno dei più pericolosi e famigerati dell’intero Paese. La storia calcistica non racconta di grandi successi sportivi e nemmeno di grande fama al di fuori del contesto cittadino, almeno fino agli anni 80, quando il punk, il comunismo e la prostituzione libera la facevano da padrone in Europa. In quegli anni il club passò dall’essere una piccola realtà calcistica che vivacchiava nelle serie minori, ad un fenomeno di culto, diventando col tempo la squadra più di sinistra del Mondo. Prostitute, spacciatori, criminali che vivevano e frequentavano il quartiere, divennero pian piano tutti tifosi del Kiezkicker e sulle tribune dello stadio andavano a radunarsi sempre più in massa gente che dalla società venivano considerati reietti e trattati come degli emarginati sociali. Bilanci e classifica con il tempo hanno perso importanza a favore di una filosofia che andò con gli anni sempre più a solidificarsi in tutti i tifosi: questo si capisce chiaramente già dal motto della squadra che campeggia sotto lo stemma“Non established since 1910” che tradotto in maniera libera sta a significare “Rifiutiamo tutto ciò che è sistema”, a conferma della non appartenenza di club e tifosi a quella società che la gente comune definisce normale.


Lo stadio di casa è il Millerntor-Stadion, così chiamato dal nome di una delle porte cittadine (Millerntor appunto) e ed è situato all’interno di Heiligengeistfeld, un’area famosa per il proprio luna park che si tiene tre volte all’anno vicino al quartiere di Reeperbahn sopra citato. L’impianto è considerato uno tra i più storici del calcio tedesco e riesce a fondere insieme sia lo stile vecchio e rude delle gradinate con i posti in piedi (volute espressamente dai tifosi stessi), sia tribune ultramoderne dotate di diversi comfort. La struttura non può essere una struttura convenzionale, come dimostrano i vari box all’interno dei quali si possono svolgere veri e propri spettacoli di striptease organizzati dai vari nightclub della città, i quali portano comunque all’interno delle casse del club ingenti somme di denaro. Nel corso degli anni però, questa caratteristica decisamente unica nel suo genere, ha trovato opposizione da parte di una fetta di tifoseria, la quale ha contestato l’eccessiva commercializzazione che si stava facendo del nome stesso del St.Pauli; la protesta ha portato alla decisione finale che questi spettacolini a luci rosse saranno interrotti nell’arco della gara, ma potranno ricominciare appena terminata la partita. Questi particolari box inoltre, riescono a convivere perfettamente con l’asilo nido presente all’interno del complesso e dove i genitori possono tranquillamente lasciare i figli durante lo svolgimento della partita.

Un’ulteriore conferma di non essere di fronte ad una squadra e a dei tifosi comune, arriva anche dalla bandiera che sventola ad ogni gara sugli spalti dello stadio, ossia il Jolly Roger, il classico vessillo piratesco su sfondo nero che come immagina ha un teschio con al di sotto due ossa incrociate. Gli stessi tifosi hanno spiegato l’origine di questa particolare adozione, avvenuta più di un ventennio fa, quando per scherzo, diversi squatter dei centri sociali l’hanno portato come simbolo del club, ma col tempo, invece che scomparire, si è diffuso sempre più, fino a diventare uno degli elementi caratteristici del St.Pauli. Negli anni è divenuto l’icona ufficiale del club che sta a significare la lotta dei poveri (St. Pauli), contro i ricchi (Bayern, Amburgo..), così come a suo tempo facevano gli stessi pirati quando nel Cinquecento partivano dallo stesso porto di Amburgo per solcare i sette mari.



La filosofia di sinistra di questo club si ritrova anche nel fatto che è stata la prima società a lanciare campagne anti omofobia e contro il razzismo, facendo già più di trent’anni fa quello che noi oggi siamo soliti vedere sui campi di calcio prima delle partite, non limitandosi però ad una raccolta fondi o alla lettura di un comunicato prestampato prima di una gara. L’impegno cosiddetto “sociale” però non si è fermato qui: nel 2006, in concomitanza con i Mondiali di Germania, proprio nella cittadina amburghese si è disputata la Fifi Wild Cup, organizzata dalla Federation of International Football Indipendents (Fifi) cui hanno partecipato diverse selezioni delle nazioni non riconosciute dalla Fifa. Per l’occasione il St.Pauli si è dichiarato “Repubblica autonoma” e ha messo le vesti di nazione ospitante; la competizione ha visto la partecipazione anche di Groenlandia, Zanzibar,Gibilterra, Tibet e Cipro Nord, con la vittoria di questi ultimi ai rigori in finale contro gli africani. Tra le altre manifestazione organizzate dal club ci sono stati anche un torneo per rifugiati politici e hanno disputato una partita amichevole contro Cuba per dimostrare la propria solidarietà nei confronti di Fidel Castro, sintomo anche questo di un chiaro schieramento politico sia di società, che dei fans.

Anche in Italia il culto St.Pauli è molto conosciuto ed apprezzato, specialmente da coloro che abbracciano la stessa linea politica di sinistra ed antifascista del club e ,allo stesso modo, i tifosi della squadra tedesca hanno un occhio di riguardo per il Belpaese, dimostrando più volte solidarietà tramite striscioni al movimento NO TAV, in ricordo di Dax (militante di un centro sociale aggredito ed ucciso a pugnalate nel 2003 a Milano per mano di due giovani neofascisti) e contro l’ex Premier Silvio Berlusconi. Inoltre a Marghera, località situata nel comune di Venezia, parecchi anni fa è nata una band di ska chiamatasi Talco che in un suo album ha dedicato una canzone proprio al St.Pauli: nel corso degli anni la band stessa ha raggiunto una notevole fama in Germania ed il brano, tradotto nella versione tedesca, è diventato una sorta di inno per i supporter dei Kiezkicker.


Ideologicamente parlando, o sei con il St.Pauli o sei contro il St.Pauli visto il chiaro schieramento politico di club e tifoseria, ma indubbiamente questo club negli anni ha saputo attirare le simpatie anche di coloro che la pensano in maniera radicalmente opposta, visto l’impegno profuso messo in qualsiasi iniziativa portata avanti e viste le tante piccole stravaganze che l’hanno resa celebre nel mondo calcistico e non solo. Bundesliga, Zweite Liga, Dritte Liga o Regionalliga non fa differenza: gli spalti del Millerntor-Stadion saranno sempre stracolmi, poiché questa non è solamente una squadra di calcio, ma un’idea, un credo da abbracciare, difendere e portare avanti indipendentemente dalla situazione di classifica o dalla situazione economica della società. Questo è il St.Pauli.

FONTE: EATSPORT




ST. PAULI
Talco


Sull'orlo di una strada una gara di follia contro il sipario amaro della xenofobia

canti d'agonismo e di emozioni da spartir, di cori lastricati di coscienza e d'avvenir.

Danzan sulla storia di giorni conquistati, figli della memoria, pirati a St Pauli.

Danzano sulla gloria di giorni conquistati, figli della memoria, banditi a St Pauli.



Cori a contrastare retorica e agonia dall'antro rifiorito qui nella periferia

canti lastricati di coscienza e d'avvenir nel baluardo lieto degli spalti a St Pauli.

Danzan sulla storia di giorni conquistati, figli della memoria, pirati a St Pauli.

Danzano sulla gloria di giorni conquistati, figli della memoria, banditi a St Pauli.



Sull'orlo di una strada una gara di follia contro il sipario amaro della xenofobia

canti lastricati di coscienza e d'avvenir nel baluardo lieto degli spalti a St Pauli.

Danzan sulla storia di giorni conquistati, figli della memoria, pirati a St Pauli.

Danzano sulla gloria di giorni conquistati, figli della memoria, banditi a St Pauli
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