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martedì 9 aprile 2013

La leggenda di Eddie Cavanagh,FOLLOW THAT FAN


E' sabato 14 maggio del 1966 e allo stadio di Wembley va in scena la finale di Coppa d'Inghilterra. A sfidarsi sono lo Sheffield Wednesday e l'Everton di Harry Catterick. Tra le 100 mila persone che affollano le tribune dell'Empire Stadium c'è un uomo che segue la sua squadra del cuore ovunque. Il suo nome è Eddie Cavanagh (accento sulla seconda vocale). Eddie è nato a Huyton, un sobborgo di Liverpool. E' una persona simpatica e socievole. Ma anche un poco bizzarra. Le pareti delle stanze del cottage nel quale vive sono tutte pitturate di blu. La sua vita ruota attorno all'Everton, la sua squadra del cuore. Eddie Cavanagh non era proprio sconosciuto dalle parti di Goodison. Egli, infatti, giocò per qualche anno nelle giovanili del Club, ma non ebbe molta fortuna. Ma il 14 maggio del 1966 entrerà definitivamente non solo nella storia dei Toffees, ma anche in quella del football made in England. Come sempre al seguito della sua squadra si presenta ai cancelli di Wembley per assistere alla finale. Le cose per i Blues, però, si mettono male: vanno sotto di una e poi di due reti. Eddie, come tutti i tifosi evertoniani, è abbattuto. Ma l'Everton di Catterick è di pasta dura e nel giro di 5 minuti una doppietta di Trebilcock porta le sorti in parità. I tifosi sono in visibilio e Eddie non sta più nella pelle o, per dirla con parole sue, ha una bicicletta al posto delle gambe. Non resiste, scavalca quella cancellata che lo separa dal campo ed entra sul terreno di gioco. Vuole andare ad abbracciare l'autore della doppietta. La sua corsa nel campo è festante, quasi buffa. Ma i poliziotti ovviamente gli piombano addosso. Lo inseguono, ma lui vuole a tutti i costi abbracciare Trebilcock.



Ma un poliziotto corre più forte di lui e lo afferra per la giacca. La sua corsa pare terminata, ma arriva il colpo di genio. Eddie Cavanagh si lascia sfilare immediatamente la giacca e il pubblico ufficiale perde l'equilibrio e cade per le terre con la giacca di Cavanagh in mano. Lo stadio, senza distinzioni di colori, esplode in un boato come neanche per un gol. Eddie nel frattempo prosegue la sua corsa, ma ormai è braccato e un poliziotto lo atterra. A quel punto anche i giocatori dell'Everton, increduli e divertiti allo stesso tempo, si avvicinano al tifoso ormai circondato da poliziotti e lo abbracciano. Cavanagh non verrà arrestato. Verrà semplicemente rispedito sugli spalti e sorvegliato a vista. L'Everton segnerà ancora con Temple e vincerà la FA Cup ma Eddie stavoltà se ne rimarrà buono sulle gradinate.Il giorno dopo tutti i giornali daranno ampio risalto all'exploit di Cavanagh che si guadagnerà l'ironico appellativo di "The First Hooligan".Oggi Eddie Cavanagh, purtroppo, non c'è più. E' scomparso nel dicembre del 1999 a seguito di una malattia incurabile. Ma il suo nome rimarrà indelebile nell'immaginario collettivo dei tifosi inglesi. In una recente intervista la figlia di Eddie spiega come ancora oggi vi siano tifosi che vanno a vedere dove abitava suo padre, come per rendergli omaggio. Ciao Eddie, True Evertonian.

di Paolo Mombelli, da http://www.efc.splinder.com/

FONTE: http://ukfootballplease.blogspot.it/

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