di FRANCESCO PALMIERI
------Dall'Unità d'Italia alla Prima guerra mondiale, Napoli vive il suo periodo più splendido e più buio. Un'epopea di circa sessant'anni non ancora raccontata e che ne ha segnato il vol
to
attuale. Le vicende avventurose dei capitani stranieri, arrivati per
difendere la causa persa dei Borbone, s'intrecciano con quelle di
camorristi celebri e dei loro oscuri rapporti con il nuovo Stato
italiano. L'ex capitale si avvia verso il Novecento tra contraddizioni
storiche e sociali risolte nel sangue o in un paradossale risveglio
culturale. Ma, quando calerà il sipario sul drammatico processo Cuocolo,
un clamoroso assassinio in Galleria rivelerà che la camorra non è stata
sconfitta. È il "prequel" della futura Gomorra. Narratore dell'intera
vicenda è il poeta Ferdinando Russo. Celebre un tempo e amato dalle
donne, da giornalista ha coraggiosamente denunciato la malavita ma è
stato attratto dai codici antichi di coraggio della guapparia. Russo
cerca il fil rouge che collega i racconti dei cantastorie napoletani
alla tragica fine dei capitani borbonici: questo nesso lo ritrova
nell'ineffabile enigma della Sirena Partenope, la Nera, l'anima stessa
di Napoli, che si rivela nel coltello dei camorristi o irretisce
incarnata in quelle sciantose di cui fu vittima egli stesso, prima con
un grande amore perso poi sposando un'altra che invece non amò.
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