Non prevista la figura del broker al fianco del cliente, l’agente monomandatario continua a dettar legge
A dire il vero non si vede come e perché un venditore legato a un ben preciso gruppo assicurativo dovrebbe fare pubblicità alle polizze di un’azienda concorrente. Senza contare che il confronto tra proposte alternative può essere autonomamente fatto via internet dal cliente stesso. Insomma, anche in questo caso, la norma appare troppo prudente e finisce per tutelare le aziende assicurative e le migliaia di agenti che già operano sul mercato piuttosto che i consumatori. Senza contare che si è persa ancora l’occasione di favorire la diffusione della figura del broker assicurativo, cioè l’intermediario assicurativo remunerato dal cliente (e non dalle compagnie) per scegliere le offerte migliori in circolazione sul mercato. Una figura professionale che all’estero è molto diffusa anche nella vendita di polizze al dettaglio.
Le altre novità in campo assicurativo annunciate ieri riguardano invece più la tutela delle aziende dalle frodi che una vera e propria liberalizzazione. In particolare si è deciso di favorire il cosiddetto risarcimento in forma specifica. Funziona così. La compagnia di assicurazioni può procedere alla riparazione del veicolo danneggiato in un incidente in una officina convenzionata fornendo all’assicurato una garanzia sulle riparazioni “di validità non inferiore a due anni”. Se il cliente preferisce il classico risarcimento in contanti potrà vedersi decurtare del 30 per cento la somma che gli spetterebbe. L’obiettivo di questa norma, così come di una serie di altre novità minori introdotte dal decreto, sarebbe quello di dare un taglio agli oneri a carico delle compagnie sempre più spesso vittime di truffe. In questo modo si spera che anche le tariffe Rc auto, da sempre in costante aumento, finiscano per diminuire. Resta da vedere se questa speranza sopravviverà alla prova del mercato.
Sconti in arrivo per chi accetterà l'installazione della scatola nera sul proprio veicolo (costi a carico della compagnia) e per chi farà ispezionare la vettura prima della stipula del contratto. Entro due anni il contrassegno sarà elettronico (più difficili le falsificazioni) e le frodi sulle invalidità da incidente saranno represse (rischio carcere per i periti che attestano il falso).
FONTI: ILFATTOQUOTIDIANO.IT e REPUBBLICA
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