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martedì 1 marzo 2011

Biglietti a un euro in più: i cinema contro il governo




Nonostante gli scongiuri torna la tassa sul cinema che era comparsa nelle prime bozze del milleproroghe. Tutti pronti a smentire l’effettiva emanazione e poi, a distanza di qualche mese, ripiomba su di noi con un emendamento in Senato del governo. Un euro in più a biglietto (sale parrocchiali escluse) per coprire le agevolazioni fiscali alla produzione cinematografica. Il testo proposto dall’esecutivo prevede che «a decorrere dal primo luglio prossimo e fino al 31 dicembre 2013» sia istituito «per l’accesso alle sale cinematografiche, ad esclusione di quelle delle comunità ecclesiali e religiose, un contributo speciale a carico dello spettatore pari ad un euro da versare all’entrata del bilancio dello Stato». La scelta del governo di una nuova imposta sul biglietto del cinema vede contrario tutto il mondo dello spettacolo. Tutto lo spettacolo italiano aderente all’Agis condivide infatti le preoccupazioni ripetutamente espresse dalle rappresentanze dell’esercizio cinematografico sull’intenzione del governo di introdurre, attraverso il decreto Milleproproghe, un prelievo sul biglietto del cinema. «È evidente – sottolinea Maurizio Roi, vicepresidente dell’Agis – che l’unico risultato certo sarebbe la crisi definitiva di moltissime sale e soprattutto di quelle più impegnate a programmare cinema italiano e di qualità. Il prelievo, infatti, costringerebbe a insostenibili economie aziendali o a un aumento del prezzo dei biglietti che inciderebbe negativamente sulle frequenze nelle sale».
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