una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



giovedì 4 novembre 2010

CAMIGLIANO, LA DIFFERENZIATA SUPERA IL 60% MA MARONI MANDA A CASA IL SINDACO VIRTUOSO


Ogni volta che vedete i roghi di Terzigno, prima di arrabbiarvi pensate a Vincenzo Cenname. Dopo vi arrabbierete molto di più. Cenname è un ingegnere ambientale, eletto sindaco di un Comune di duemila anime della provincia di Caserta, Camigliano. Alle spalle non ha né la destra né la sinistra, ma una laurea. Sulle spalle una testa. E dentro la testa un sogno: trasformare il suo borgo in una Svizzera col sole. Mette le luci a basso impatto energetico al cimitero e i pannolini lavabili all'asilo nido. Si inventa una moneta, l'eco-euro, spendibile solo in paese, con cui ricompensa i bambini che portano a scuola il vetro da riciclare. Giorno dopo giorno, senza alcun aumento dei costi, cattive abitudini inveterate si trasformano in comportamenti virtuosi, mentre la raccolta differenziata raggiunge percentuali scandinave.

E i luoghi comuni sul Sud immutabile e inemendabile? Rottamati dal sogno di un sindaco casertano che ha meno di quarant'anni. Ci si aspetterebbe la fila di notabili alla sua porta: la prego, ingegner Cenname, venga a insegnarci come si fa. Arriva invece una legge assurda che solo in Campania toglie ai Comuni la raccolta dei rifiuti per affidarla a un carrozzone provinciale. Il sindaco si ribella, sostenuto dall'intera popolazione, ma il prefetto segnala il suo caso al ministro Maroni. In dieci giorni il consiglio comunale viene sciolto e Cenname rottamato neanche fosse un mafioso. Da allora sono passati tre mesi, ma non lo sconforto per l'ottusità di uno Stato che per far rispettare una brutta legge ha sporcato quel po' di pulito che c'era.

Come gli «ecoeuro», buoni fino a 30 euro da spendere nei negozi convenzionati dati bambini delle elementari (ma anche alle famiglie) per sensibilizzarli alla differenziata. Oppure i corsi di musica, danza, calcio, volley, lavorazione della ceramica. Un’amministrazione vicina ai bisogni dei cittadini, con ricette semplici e buon senso. Alle neo mamme vengono consegnati 7 pannolini di stoffa per evitare l’acquisto di quelli usa e getta (circa 800 euro di risparmio per le famiglie). Gli oli vegetali di cottura vengono raccolti e venduti. E i bilanci sono a posto, anzi Camigliano ha un attivo di quasi 220 mila euro. Vincenzo non si monta la testa per gli innumerevoli attestati di stima e le interviste televisive: «Il mio unico auspicio è che si metta in moto un processo di contaminazione e partecipazione: non è più il momento di delegare, bisogna rimboccarsi le maniche».

LASTAMPA.IT-CORRIERE.IT

Nessun commento: