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domenica 24 ottobre 2010

Tifo e passione. Quando la maglia diventa una "seconda pelle"


La fede del vero tifoso scorre nelle vene, si suol dire, ma per il colombiano Felipe Alvarez la passione per i colori della propria squadra del cuore va evidentemente oltre. Tanto da tramutare la maglia dell'Atlético Nacional (acerrimo rivale dell'Internacional) in una seconda pelle, nel senso letterale dell'espressione. Il 25enne tifoso colombiano, infatti, ha deciso di ricoprire la parte superiore del busto con un tatuaggio raffigurante la maglia della squadra di Medellín (primo club colombiano a conquistare la Libertadores, nel 1989). Sulle spalle campeggia un grande numero 2, in onore a un ex idolo del club, Andres Escobar, il difensore assassinato nel 1994 dalla mafia del calcio scommesse dopo la sfortunata autorete messa a segno nella sconfitta per 2 a 1 contro gli Stati Uniti durante i mondiali dello stesso anno, che valse alla Colombia l'eliminazione dalla competizione. Domenica scorsa, il singolare tifoso è stato l'attrazione del pubblico dello stadio Atanasio Girardot di Medellín, dove la dirigenza e gli appassionati dell'Atlético hanno celebrato il "giorno del tifoso verde", rendendo omaggio a uno degli idoli del club, Aristizábal, uno dei goleador più prolifici del calcio colombiano con 348 reti in carriera. Per il giovane tifoso (il cui tatuaggio è di quelli veri e indelebili, come testimonia la foto in basso) quantomeno il vantaggio dei futuri risparmi sull'acquisto delle magliette. (http://tropicodelcalcio.gazzetta.it)

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