SORRENTO: Su FB sale la protesta contro la proposta del Senatore Lauro(PDL) di voler intitolare una piazza cittadina a Francesco Cossiga, ecco alcuni commenti interessanti ( commenti con i quali noi della Zanzara siamo perfettamente d'accordo)che vogliamo porre alla vostra attenzione:
Michele:Il senatore Lauro vuole intitolare una piazza di Sorrento a Cossiga? Bene! Vuol dire che quando soffrirò d'incontinenza saprò dove andare!
Alessandro S.:Perché non possiamo proporre anche noi a chi vogliamo intitolare una piazza della nostra città? Io pensavo a Sandro Pertini e, perché no, a Giancarlo Siani. Entrambi non usavano venire a trascorrere le loro vacanze a Sorrento, ma hanno incarnato dei valori e ideali che vale la pena trasmettere alle giovani generazioni. Sul sito del comune di Sorrento c'e' l'indirizzo email del Sindaco. Ognuno mandi un messaggio con la sua preferenza e la motivazione. In effetti anche questa si chiama partecipazione. ;-)
Mimmo:Anche mio zio viene ogni anno dagli stati uniti e spende anche un bel pò facendo girare l'economia cittadina, nonostante le distanze ha mantenuto buone amicizie fra i sorrentini e negli Stati Uniti è rispettato portando in alto il nome di Sorrento negli States, in più a differenza di kossiga è nato a Sorrento. Quando fra cent'anni non ci sarà più non potranno mai negarmi una bella, VIA RAFFAELE PUOTI.
Peppe:Ragazzi secondo me bisogna mobilitarsi... Anche perchè in fondo al di là della persona non è altro che uno che veniva qui in villeggiatura... cosa ha fatto per la città?!
Chi prepara una lettera da inviare al sindaco firmata dai cittadini?!
Intanto anche i Giovani Democratici attraverso un comunicato del Responsabile GD penisola sorrentina Antonio D'Aniello esprimono il loro dissenso:
"Ricordiamo anzitutto l'impegno poco chiaro del fu Cossiga come Ministro dell'Interno - dichiara Antonio - a proposito del caso Moro e dei disordini studenteschi scoppiati sul finire degli anni '70. Disordini che portarono alla morte di due giovani studenti.All'indomani del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, Francesco Cossiga si dimise da Ministro degli interni.
Ma ciò che preme, a noi giovani democratici è sottolineare le sue ultime dichiarazioni fatte al quotidiano nazionale in cui incitava il governo Berlusconi nel 2008 a picchiare studenti e docenti in piazza per le ormai note proteste contro il disegno di legge Gelmini e i tagli della finanziaria.
Esprimere il proprio dissenso è un diritto costituzionale, incitare alla violenza contro docenti e studenti non è sicuramente un atto da persona degna alla quale dedicare una piazza o una strada.Pertanto, qualora ciò dovesse accadere noi giovani democratici, insieme a tutte le associazioni e forze riformiste presenti nel paese siamo pronti a scendere in piazza a manifestare il nostro secco no."
Mimmo:Anche mio zio viene ogni anno dagli stati uniti e spende anche un bel pò facendo girare l'economia cittadina, nonostante le distanze ha mantenuto buone amicizie fra i sorrentini e negli Stati Uniti è rispettato portando in alto il nome di Sorrento negli States, in più a differenza di kossiga è nato a Sorrento. Quando fra cent'anni non ci sarà più non potranno mai negarmi una bella, VIA RAFFAELE PUOTI.
Peppe:Ragazzi secondo me bisogna mobilitarsi... Anche perchè in fondo al di là della persona non è altro che uno che veniva qui in villeggiatura... cosa ha fatto per la città?!
Chi prepara una lettera da inviare al sindaco firmata dai cittadini?!
Intanto anche i Giovani Democratici attraverso un comunicato del Responsabile GD penisola sorrentina Antonio D'Aniello esprimono il loro dissenso:
"Ricordiamo anzitutto l'impegno poco chiaro del fu Cossiga come Ministro dell'Interno - dichiara Antonio - a proposito del caso Moro e dei disordini studenteschi scoppiati sul finire degli anni '70. Disordini che portarono alla morte di due giovani studenti.All'indomani del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, Francesco Cossiga si dimise da Ministro degli interni.
Ma ciò che preme, a noi giovani democratici è sottolineare le sue ultime dichiarazioni fatte al quotidiano nazionale in cui incitava il governo Berlusconi nel 2008 a picchiare studenti e docenti in piazza per le ormai note proteste contro il disegno di legge Gelmini e i tagli della finanziaria.
Esprimere il proprio dissenso è un diritto costituzionale, incitare alla violenza contro docenti e studenti non è sicuramente un atto da persona degna alla quale dedicare una piazza o una strada.Pertanto, qualora ciò dovesse accadere noi giovani democratici, insieme a tutte le associazioni e forze riformiste presenti nel paese siamo pronti a scendere in piazza a manifestare il nostro secco no."
Nessun commento:
Posta un commento