Lo abbiamo già denunciato in passato, ci ritroviamo ancora a farlo: Sorrento è una città a misura di parcheggi. Gli interessi che hanno portato alla sempre crescente costruzione di nuovi parcheggi sono molto alti e un ultimo colpo viene dato in questi giorni dalla delibera municipale numero uno del 2010 emanata alla fine di gennaio dalla precedente amministrazione presieduta da Marco Fiorentino, che stabiliva le tariffe per la sosta nelle strisce blu e nelle aree di parcheggio comunali. Il nuovo sindaco con il suo vice con delega alla viabilità Stinga non sono da meno anzi hanno avallato il precedente. Tanto è vero che dal 20 ottobre le tariffe per parcheggiare nelle strisce blu non è che aumentano “semplicemente” raddoppiano. Il perchè è ben spiegato dallo stesso Stinga :”Il nostro obiettivo – dice il vice sindaco con delega alla Mobilità – è quello di ridurre la sosta lungo le strade e incentivare l’uso dei parcheggi. Oggi gli automobilisti sono più propensi a utilizzare le strisce blu che costano meno, con conseguenti ricadute sulla mobilità cittadina. In questo modo invece, intendiamo incentivare l’uso dei parcheggi anche in vista della pedonalizzazione del centro che rimane uno degli obiettivi dell’amministrazione».
Pedonalizzare solo il centro storico significa SOFFOCARE la restante parte della città da smog e inquinamento con tutto quello che consegue. Ma come già denuciato su questo blog: Sorrento non è città a misura di uomo ma di macchina e di parcheggio! Chi ci guadagna? chi sono i grandi proprietari dei parcheggi? qualcuno lo sa? può dirlo?
Ma soprattutto a quando un vero piano di mobilità? abbiamo messo al centro il guadagno a discapito della salute. Il breve periodo a discapito di una visione di lungo periodo. Non vengono potenzializzati i mezzi pubblici e qualora un cittadino volesse usarli la macchina che ha dove la lascia: sulle strisce blu? al parcheggio? o si compra un bel box auto? opure potrebbe girare in auto fin quando non si fa mezzanotte e se è fortunato parcheggia fino alle 8 del giorno dopo gratis! Non si può fare cassa sempre sulle spalle dei cittadini già stremati di per sè.
Non aspettiamoci di trovare molte sponde nel mondo politico per cambiare le cose. Tocca a noi cittadini non fermarci all’indignazione ma farci anche sentire, con educazione e civiltà ma senza abbassare la testa.
Una forma democratica per manifetare il nostro disappunto potrebbe essere quella dimandare una mail al vicesindaco con delega alla mobilità per chiedere spiegazioni, mandare proposte alternative, esprimere un parere diverso oppure anche a favore. Anche questa è partecipazione democratica alla vita della città, soprattutto quando in gioco ci sono soldi e salute
http://ladecrescita.wordpress.com/
Grande Ale Lauro :)
Nessun commento:
Posta un commento