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martedì 14 settembre 2010

DOMENICO SAVIO( DA ISCHIA), LA STORIA DELL' ULTIMO MARXISTA LENINISTA DIVENTA UN FILM


Nelle ringhiere è incastonatoa ripetizione il simbolo della falce e martello. La casa di Forio d'Ischia è una residenzapartito. Una dacia sovietica a un passo dal mare. Difficile sostenere che Domenico Savio non voglia far sapere al mondo che sarà sempre comunista. Su questa figura complessa e stravagante rispetto al panorama politico attuale, il filmaker napoletano Antonio Moreno ha realizzato "Il segretario del partito comunista italiano marxista leninista", documentario selezionato dalla ventottesima edizione del Bellaria Film Festival in corso fino a domani nella cittadina romagnola. Il titolo alla Wertmuller non è un caso. Il trentenne regista, che è stato anche assistente di Paolo Sorrentino per "Le conseguenze dell'amore" e "L'amico di famiglia" e ha lavorato come sceneggiatore per la soap "Un posto al sole", si è appassionato al segretario del partito con sede ad Ischia per la sua coerenza e per la sua definitiva e incontrovertibile convinzione della necessità della costruzione del socialismo reale nell'Italia dei nostri giorni. Una posizione romantica che ha incuriosito il giovane autore partenopeo. «Negli anni scorsi avevo letto dei buoni risultati elettorali del Partito comunista italiano marxista leninista e mi ero incuriosito della presenza a Ischia di una organizzazione di quel tipo», spiega Moreno. «Nel 2008 ho avvertito il desiderio di realizzare un documentario sulla situazione politica e in particolare sulla sinistra comunista, uscita a pezzi dall'ultima esperienza di governo. Mi sono così ricordato del partito di Domenico Savio, sono andato su Internet e mi sono imbattuto nel Tg-Pci del figlio Gennaro. Da lì è partito tutto. Il telegiornale fatto in casa era a suo modo geniale e ho capito che a Ischia avrei trovato una storia interessante da raccontare». - (il. urb.)


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