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mercoledì 28 luglio 2010

,SORRENTO DI TUTTI :" Indagini sull' Arpac? Esprimiamo soddisfazione per il lavoro svolto dalla magistratura "


La chiusura con avvisi di garanzia dell'indagine della Procura di Torre Annunziata ha portato a galla molti sospetti sulle analisi eseguite nel 2009 lungo i tratti di mare della Penisola Sorrentina. I giudizi di balneabilità del mare tra Castellammare e Massa Lubrense pronunciati dall’Arpac sarebbero infatti fondati su analisi di laboratorio inesistenti o alterate. Il movimento civico 'Sorrento di tutti', già impegnato durante la scorsa estate nella difesa della risorsa mare, esprime profonda soddisfazione per il lavoro svolto dalla magistratura e coglie l'occasione per ribadire nuovamente la necessità di intervenire al più presto per una svolta epocale nella gestione e nella tutela della risorsa mare. "La magistratura sta finalmente facendo il proprio dovere per accertare eventuali colpevoli negligenze o manomissioni nelle operazioni di monitoraggio - dichiara Giuseppe Aulicino, dottore in Scienze Ambientali e portavoce del movimento civico 'Sorrento di tutti' - La situazione in cui versa il nostro mare è apparsa quanto meno sospetta durante le ultime estati. L'assenza in Penisola di un depuratore degno di essere considerato tale, è una mancanza inconcepibile per un'area a forte vocazione tirustica quale è la nostra. In attesa della sua ormai mitica realizzazione, il minimo da fare sarebbe monitorare con costanza le condizioni delle acque costiere ed al contempo controllare con scrupolosa attenzione che tutti rispettino le normative sugli scarichi. Solo in questo modo le amministrazioni possono garantire a tutti noi cittadini le condizioni di salubrità e sicurezza necessarie. Non è possibile continuare a delegare questi compiti allo zelo dei singoli o all'impegno delle associazioni ambientaliste. Bisogna mobilitarsi al più presto per cambiare rotta". Sulla stessa linea di pensiero l'intero gruppo di 'Sorrento di tutti' come testimoniano le parole di Alessandro Lauro: "Finalmente qualcosa si muove e la verità inizia a venire a galla. Le indagini appena concluse fanno ben sperare affinchè qualcosa cambi. Ma è a noi cittadini che tocca adesso l'altrettanto arduo compito di mobilitarci in prima persona ed impegnarci affinchè i nostri amministratori cambino radicalmente le proprie politiche di gestione e salvaguardia di una risorsa importante come il mare! E' un'occasione unica che non possiamo perdere: dobbiamo pretendere tutti che le amministrazioni, a tutti i livelli, garantiscano il rispetto per la nostra salute ed il nostro ambiente di vita, cui abbiamo inderogabile diritto".

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