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mercoledì 28 luglio 2010

“Ostreopsis ovata” : conosciamo l'alga che sta minacciando le nostre coste


“Ostreopsis ovata” (l’alga invisibile) è un’alga microscopica unicellulare appartenente al gruppo dei (dino-flagellati) abbastanza diffusa nelle calde acque tropicali dove incontra le condizioni di crescita ideali. Tali condizioni esigono una forte illuminazione, temperatura del mare di 25°C, ama nche mare acalmo o barriere artificiali che lo rendano tale, alta pressione atmosferica, vento sulla superficie del mare. La forte variazione delle condizioni climatiche marine avvenuta negli ultimi decenni ha consentito a questa microalga di proliferare anche alle nostre latitudini dove è arrivata presumibilmente grazie al trasporto marittimo ed all’incuria nel lavaggio delle vasche dei grandi acquari. Questa microalaga (lunga circa 300 micron) vive solitamente sulla superficie di altre alghe più grandi (sia brune che rosse) ed è stata avvistata sulle coste italiane per la prima volta nel 1998 a aprtire dal Golfo di Liguria. Solitamente, l’Ostreopsis ovata prolifera durante i mesi di luglio ed agosto durante i quali dà luogo ad una fioritura (bloom) che sviluppa fino a diversi milioni di microalghe per ogni litro di acqua marina. E’ proprio questo fenomeno che provoca in alcuni casi episodi di tossicità, legata non al contatto diretto ma all’inalazione di frammenti dell’alga o tossine prodotte dalla stessa ed intrappolati nelle particelle di aerosol marino. Il contatto con l’acqua non è dunque necessario visto che l’inalazione dell’aerosol marino è il rpincipale veicolo dell’intossicazione. I sintomi dell’intossicazione si manifestano circa 3-6 ore dopo l’avvenuta inalazione e scompaiono solitamente entro due giorni dalla comparsa senza particolari complicazioni. Gli effetti principali sono l’innalzamento della temperatura corporea oltre i 38°C, la comparsa di tosse, faringite, raffreddore, cefalea, nausea e senso di vomito. In alcuni casi si può presentare anche dermatite e/o congiuntivite.
La presenza dell’alga si nota facilmente perché l’alga benché unicellulare forma una schiuma (foaming) di consistenza gelatinosa sulla superficie del mare e rende le stesse piuttosto opache. Sott’acqua, la presenza è individuata da una pellicola bruna e mebranosa che copre gli scogli ed il fondale e da fiocchi di materiale sospeso nella colonna d’acqua con tanti puntini rossi. Per chi fa immersioni, non è difficile incontrare in presenza dell’alga stelle marine che hanno perso i propri bracci o ricci senza più i propri aculei. Per chi ama il microscopio, l’alga unicellulare si presenta invece con una caratteristica forma a goccia allungata lungo l’asse antero-posteriore, e con numerosi pori distribuiti casualmente sulle due teche di cellulosa che costituiscono la cellula.

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