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venerdì 2 ottobre 2015

Sorrento: IL NAZARIO SAURO 1929 E LO "STADIO" DI PARSANO.



Sorrento: IL NAZARIO SAURO 1929 E LO "STADIO" DI PARSANO.


Il NAZARIO SAURO 1929 del "Presidente" Ugo De Angelis fu la prima vera squadra di calcio a Sorrento. Il Nazario Sauro nacque il 25 novembre del 1929. Ed era il nome dato alla locale sezione del dopolavoro, emanazione del partito fascista.

LO "STADIO" DI PARSANO
Il campo di gioco del Nazario era la pubblica piazza di Parsano, l'odierna piazza Antiche Mura.
Per poter giocare in questo "campo" il Presidente De Angelis era costretto a chiedere ogni volta l'autorizzazione al Questore di Napoli.
L'ostacolo più insidioso era la presenza "aerea"dei cavi elettrici ad alta tensione. Talvolta il Questore s' impuntava e bisognava insistere per ottenere l'autorizzazione. Ma il più tenace oppositore delle prime partite a Parsano fu don Aniello Vacca, proprietario di un giardino adiacente alla piazza stadio. Infatti quando il pallone finiva nel suo giardino, erano dolori. Per riaverlo ci voleva tutta l' arte diplomatica del Presidente Ugo De Angelis.
Il risvolto più bello della storiella, pochi potrebbero immaginarlo:
Vacca venne convertito al calcio.
Mezzi tattici della conversione furono i buoni uffici di un fratello ingegnere e, soprattutto, l'ingresso gratis a tutte le partite per Vacca e famiglia. Fino a trasformare don Aniello in uno dei più puntuali spettatori alle partite al Campo di Parsano.


Per giocare le partite, si iniziava a lavorare di buon'ora, la domenica mattina. C'erano soltanto le due porte, nient'altro. Ogni volta si doveva recintare e pulire, transenne e pagliarelle trasformavano la piazza in un "artigianale" stadio in miniatura. Gli spogliatoi, invece, erano ubicati in una vicina abitazione di via Sersale, grazie ad una famiglia disponibile a sopportare il fastidio.
Le squadre avversarie arrivavano con il Tram, salivano a piedi dal Corso Italia (all'epoca Corso Littorio)lungo via Sersale.
Le pagliarelle ostruivano la visuale dall'esterno, un dirigente faceva da cassiere, per entrare infatti bisognava munirsi di biglietto anche se si giocava in piazza. Ma il pubblico non mancava mai ed era sempre numerosa anche la presenza delle "TIFOSINE", giovani fanciulle sorrentine.
Il pallone era una rudimentale palla di cuoio tenuta assieme da un laccio mentre le casacche indossate dal Nazario erano nere o bianche, come capitava.

Fonte : Il Calcio a Sorrento Settant'anni di storia di Antonino Siniscalchi e Gianni Siniscalchi

Nelle foto : Una formazione del Nazario Sauro 1929, e un gruppo di Tifosine al Campo di Parsano.

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