Il primo aprile 1908 grandi diatribe onomastiche precedettero la fondazione del San Lorenzo de Almagro: chi suggeriva El Almagreño, chi Centinela de Quito, chi Rio de La Plata. Alla fine furono tutti d’accordo: “San Lorenzo”, in omaggio a padre Lorenzo, al Santo Martire della Chiesa cristiana e alla battaglia decisiva con cui il generale San Martín aveva conquistato l’indipendenza dell’Argentina dalla Spagna; “de Almagro” fu aggiunto dal leader del gruppo, Federico Monti, detto Il carbonaio dal mestiere dei suoi genitori, che fino al 1914 sarebbe stato il tesoriere della società (appena centoventisette pesos di “capitale azionario”!) e uno dei trascinatori della squadra verso la promozione nella Primera División, nel 1915.
Poi arrivò anche uno stadio, all’incrocio tra Inclán e Las Casas, al numero 1700 di Avenida La Plata. Fu battezzato Gasómetro, come i gasometri adiacenti all’impianto sportivo, e fu inaugurato nel maggio del 1916 da una partita della Copa Campeonato tra il San Lorenzo e l’Estudiantes, finita 2-1 per i padroni di casa davanti a un pubblico di duecento spettatori. Tanti ne poteva contenere allora lo stadio che sarebbe riuscito a ospitarne fino a settantacinquemila, e che sarebbe stato a lungo il tempio dei Cuervos e la cornice di molte pagine storiche del calcio argentino.
FONTE STORIE DI SPORT.
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