una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



sabato 8 giugno 2013

(ZANZAFIABE)... OssodiSeppia e la figlia del Re.


(ZANZAFIABE)... 

Tutte le sere passava sotto il suo castello, tutte le sera la guardava di nascosto mentre si pettinava i lunghissimi capelli. Tutte le sere, quando ritornava nella sua casa di cartone, sotto i portici della Piazza, la sognava...E mentre la sognava, scriveva poesie. Poesie, che all' alba infilava sotto la sua finestra. Poi nascondendosi dientro ad un albero, aspettava il momento. Il momento in cui la Figlia del Re, accorgendosi della Poesia, alzava gli occhi cercando nel giardino infinito lo sguardo del suo corteggiatore. Ma Ossodiseppia, fuggiva da quegli occhi celesti, Ossodiseppia pensava che lui poeta errante, vestito di stracci e coriandoli, non poteva mai dichiarare il suo amore alla figlia di un Re, così ricco e potente. Così accadde che una sera mentre Ossodiseppia dormiva nella sua casa di cartone, una Fata lo sveglio': "Sono venuta da un mondo lontano, chiamata dalla forza del tuo amore. Dimmi orsù cosa posso fare per aiutarti a conquistare la tua bella?" e Ossodiseppia con la bocca impastata di vino rispose "Oh mia Fata, voi vedete, io sono solo un povero vagabondo, vestito di stracci e corandoli, le mie armi sono solo questa penna e questo foglio, con cui scrivo strofe e poesie.. Trasformatemi in un condottiero baldanzoso e fiero, armatemi di spada e di scudo, così e solo così potrò conquistare la figlia del Re. " La fata recitò degli strani versi, e Ossodiseppia divenne un cavaliere vestito di oro e di argenti. "Grazie Fatina mia, te ne sarò sempre debitrice..." E gettando al vento la penna e il foglio, si avviò brandendo la spada e lo scudo, verso il Castello della sua amata. Si fece annunciare dal Segretario di Corte, e sicuro di se , nella sua divisa di condottiero baldanzoso e fiero, aspettò che la Figlia del Re lo ricevesse. Quando la grande porta del Salone di Vetro si aprì, Ossodiseppia vide in tutto il suo splendore, la sua amata,e davanti a quegli occhi celesti, questa volta non fuggi' via. "Ditemi che volete voi, cavaliere vestito di oro e di argenti, perchè mi avete fatto chiamare??" - con voce soave disse la Figlia del RE. "Sono qui - replicò deciso Ossodiseppia - perchè voglio che diventiate la mia sposa." La figlia del Re lo guardò perplessa, e con voce soave disse: "Vede, mio bel cavaliere, io sono già innamorata di un altro uomo. Un uomo che tutte le sere viene sotto casa mia e mi osserva in silenzio mentre mi pettino i lunghissimi capelli. Un uomo che all' alba infila sotto la mia finestra Poesie d'amore. Un uomo che quando alzo lo sguardo, cattura pensando di non esser visto, l' intensità dai miei occhi. Amo un uomo che è vestito di stracci e coriandoli. Vede mio bel cavaliere, io amo un uomo che non agita una spada o uno scudo, ma che riesce con una Penna e un Foglio a impadronirsi del mio cuore, ad agitare i miei sospiri." (ZZZ)

Nessun commento: