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domenica 5 maggio 2013
ALFONSINA STRADA, UNA "MATTA" AL GIRO
Classe 1891, correva in bicicletta ai tempi di Girardengo e Pellissier. È l'unica sportiva ad aver partecipato al Giro d'Italia nel 1924.
La prima bicicletta arriva in casa quando Alfonsina ha 10 anni, nell' Aprile del 1901. La ottiene in baratto suo padre, in cambio di due galline e qualche lavoretto nell' orto del medico del paese. E con la prima bicicletta arriva anche l a PASSIONE per il CICLISMO .Per tutti i bambini della zona, stupiti di vedere una ragazzina a zonzo per ore su una bici da adulto, diventa: LA MATTA.
Crescendo partecipa vincendo a numerose corse ciclistiche locali, successo e clamore che iniziarono a non piacere alla Famiglia che inizia ad ostacolare il suo sogno di correre un giorno il GIRO D'ITALIA. A 24 anni, nel 1915, sposa Luigi Strada, cesellatore che, invece, la incoraggia e addirittura le regala, il giorno delle nozze, una bicicletta da corsa nuova.
L'anno successivo i due si trasferiscono a Milano, dove Alfonsina comincia ad allenarsi con serietà.
Nel 1924 partecipa, prima donna in assoluto, al Giro d'Italia.
Parte e compie regolarmente 4 tappe: la Milano-Genova (arrivando con un'ora di distacco dal primo ma precedendo molti rivali), la Genova-Firenze (in cui si classifica al cinquantesimo posto su 65 concorrenti), la Firenze-Roma, giungendo con soli tre quarti d'ora di ritardo sul primo e davanti ad un folto gruppo di concorrenti, e la Roma-Napoli dove conferma la propria resistenza.
Nella tappa L'Aquila-Perugia, invece, Alfonsina arriva fuori tempo massimo. A quel punto i giudici si dividono in due fazioni: chi vuole estrometterla e chi è favorevole a farla proseguire.
Il direttore della Gazzetta, Emilio Colombo, che aveva permesso la partecipazione di Alfonsina al Giro e aveva capito quale curiosità suscitasse nel pubblico la prima ciclista italiana della storia, propone un compromesso: ad Alfonsina sarà consentito proseguire la corsa, ma non è più considerata in gara. Lei acconsente e prosegue il suo Giro.
All'arrivo di ogni nuova tappa viene accolta da una folla che la acclama, la festeggia, la sostiene con calore e partecipazione.
Alfonsina continua a seguire il Giro fino a Milano, osservando gli stessi orari e gli stessi regolamenti dei corridori. Un giro di dodici tappe per un totale di 3618 chilometri, che si conclude con la vittoria di Giuseppe Enrici dopo il duello con Federico Gay. Dei 90 corridori partiti solo 30 arrivano a Milano. E Alfonsina è tra loro.
(ENCICLOPEDIA DELLE DONNE)
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