una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



martedì 5 marzo 2013

DE BELLO GRILLICO (Ho votato 5 Stelle)

Italia est omnis divisa in partes tres: Padania, Romaladrona et Terronia.

di LUCA PALADINO



Devo ammetterlo, ho votato il Movimento 5 Stelle. Ho votato 5 stelle alle regionali del 2010. Tre anni fa il movimento era composto quasi unicamente da quei ragazzi, ragazze, uomini e donne che erano attivi già da tempo sul territorio. Non avevano avuto bisogno di un comico per ri-scoprirsi cittadini, ma avevano soprattutto approfittato del blog di Grillo per mettersi in rete tra loro. Oggi gli elettori dei 5 stelle sono passati dal 2-3% di allora al 25% e tra questi ci sono tantissimi di quelli che neanche pensavano di aiutare quegli attivisti perchè "tanto non cambierà mai niente". Chi può esprimere soddisfazione oggi? Chi c'è da tempo o quantomeno ci crede da tempo.

A quelli che si sono buttati sul carro oggi, a meno di due mese delle elezioni domando: dove eravate ieri? Che facevate mentre il paese andava a puttane e i soliti 4 gatti cercavano di opporsi nell'indifferenza (ove non nella derisione) generale? Bene, buongiorno, ben svegliati dal vostro torpore, ma non cercate di passare per rivoluzionari perchè avete visto un comizio-show in streaming e avete messo una X su un simbolo.

La vostra presenza è uno dei motivi per cui in quel 25% non ci sono più io.



Premetto che ci sono tanti spunti ed effetti positivi portati dal Movimento, ne cito uno:



La questione morale. Uno dei principali meriti di Grillo è quello di aver instaurato un processo di moralizzazione nel centro-sinistra (inutile sperare che avvenga anche nel centro-destra), in quelle forze che volenti o nolenti resteranno protagonisti della scena politica.



Ho citato questo lato positivo e ne potrei citare altri perchè non farlo e concentrarsi unicamente sugli aspetti che reputo inquietanti di Grillo e del Movimento sarebbe squallida propaganda, quella da cui neanche i 5 stelle sono esenti ("sono tutti uguali, tutti a casa").



Ma, passando alle note ambigue:


come si fa a non dire che l'unica cosa che unisce questo 25% sia l'antipolitica? Parli di tantissimi argomenti con gli elettori del 5 stelle e trovi opinioni diversissime, basti pensare al tema dei diritti civili (immigrati, matrimoni e adozioni per coppie gay, legge 40, ecc ecc). Il fatto che questi temi siano sempre stati trattati nei programmi dei partiti e poi puntualmente disattesi non è una scusa valida per dire "ne parliamo quando saremo in parlamento, è la democrazia diretta". Troppo facile. Io lo voglio sapere prima cosa farete per i malati di SLA.

Oppure "Reddito minimo garantito e vi diciamo anche da dove prendiamo i soldi" (bene, benissimo, i tagli alla casta). Ma non mi spieghi come intendi regolamentare la cosa, che dalle nostre parti rischia di avere più effetti negativi (gente che lavora in nero e poi si becca pure il sussidio) che positivi. Se uscire dall'euro o no lo facciamo decidere col referendum. A un popolo italiano largamente ignorante e che al 30% vota ancora Silvio Berlusconi (che propose di stampare moneta per uscire dalla crisi)? Contenti voi...


E' mai possibile che quando un esponente 5 stelle dice una stronzata è per forza colpa di tranelli che sono stati tesi dalla stampa e non di semplice e comprensibile ignoranza? Non abbiamo più bisogno di persone che si auto-assolvono. E ciò mette in cattiva luce i tanti esponenti preparati e seri.


I 5 Stelle in Puglia accusarono Vendola di non essersi opposto agli inceneritori della Marcegaglia, anzi di essere complice del sistema, dei poteri forti. Vendola (che anche presenta diversi punti oscuri, per carità) si dimostrò disponibile e anche davanti alle loro telecamere spiegò che l'accordo era stato siglato dal predecessore Fitto e che disattenderlo avrebbe costretto la regione a pagare un indennizzo troppo alto. Il crucifige da parte degli esponenti del Movimento fu inevitabile. Poi arriva la campagna elettorale di Parma e Pizzarotti (M5S) punta forte sul NO all'inceneritore. Viene eletto e, sorpresa sorpresa, scopre che se vuole annullare l'accordo preso dal precedente sindaco deve pagare una penale che le casse comunali non possono permettersi. Ergo, niente stop all'inceneritore. Non una parola sul blog di Grillo, non una critica da parte degli attivisti, in quel caso è solo colpa del predecessore. Propaganda.


Poi c'è Napolitano, "Morfeo", "o' guaglion", quello che a dire di Beppe caldeggiava per la nuova legge elettorale "Napoletellum" che avrebbe avuto l'unico scopo di tenere fuori i cinque stelle dalle camere. Oggi diventa una brava persona perchè difende Grillo, additato come clown dalla stampa estera:http://www.beppegrillo.it/2013/02/napolitano_chap.html#commenti

E' un po' come la storia di Di Pietro che è "una brava persona e mi dispiace sia fuori dal parlamento" perchè non ha mai criticato il Movimento. Ma Di Pietro è quello che ha portato in parlamento gente come Scilipoti, Razzi e De Gregorio (oggi tornato agli onori della cronaca). Populismo.


Altra grande qualità della stragrande maggioranza degli elettori del Movimento è l'essere refrattari a qualsiasi critica, alla satira, all'ironia. Così Bennato, un cantautore tra quelli veramente liberi che abbiamo in Italia diventa un "pagato da Bersani", "Bennato ha lasciato il cervello sull'isola che non c'è", "un altro da spazzare via" perchè scrive una canzone (http://www.youtube.com/watch?v=6Mn5vkvAqeg) critica nei confronti del leader. Nel suo brano Bennato mette in evidenza una bella contraddizione: Beppe Grillo sostiene di regalare il suo tempo e la sua "arte" per la causa del Movimento ma, senza voler considerare la pubblicità che ne ricava, sarebbe più credibile se non vendesse libri e dvd sullo stesso blog.

Poi c'è il caso del gruppo di scrittori italiani riuniti sotto lo pseudonimo Wu Ming. Subito dopo il voto hanno pubblicato un articolo in cui auspicano un distacco tra gli esponenti 5 stelle e Grillo, per una vera rivoluzione (http://www.internazionale.it/news/italia/2013/02/26/il-movimento-5-stelle-ha-difeso-il-sistema-2/), accendendo le ire dei "grillini".

Tra tutti i commenti di insulti e critiche uno mi ha divertito parecchio, di tale Aldo Avvocato Soldani: "Ma vai a cagare cinese di merda!!!parlate voi di diritti e di politica?!ahahahaha...divresti dire in italia ce ancora dei coglioni che votano il nanoe gargamella...questi fanno i fatti come hanno gia iniziato a fare dalla sicilia...tutti a casa!!!!".

I Wu hanno poi pubblicato una lucida risposta (http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=12038).


Ma perchè i Wu, come me (e a ben vedere anche Bennato, che non critica tanto i "grillini" quanto Grillo), auspicano un distacco degli eletti e dei cittadini facenti parte del Movimento da Beppe? Perchè "uno vale uno" se ragiona col proprio cervello, ma se zio Beppe dice qualcosa e la base è quasi tutta con lui (e chi non è con lui è sicuramente un pericoloso infiltrato) allora non ci troviamo. Così adesso che si voterà online per scegliere il presidente della repubblica maggiormente gradito ai "grillini" scommettiamo che ci sarà un plebiscito per Dario Fo? Forse se la potrebbe giocare solo Celentano, che dovrebbe però accettare un abbassamento di grado: da Re degli ingoranti a Presidente degli ignoranti.

Che poi a ben vedere Fo e Celentano sono molto convinti di questa rivoluzione...Hanno votato tutti e due per Ambrosoli (candidato PD) alle regionali e Fo oggi,con quella lucidità che il Beppe nazionale gli riconosce, dice: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/02/28/servizio-pubblico-dario-fo-su-pd-e-m5s-facciamola-alla-siciliana/223002/


Ieri mi domandavo: da quando l'offerta di un ministero o di una presidenza di commissione vuol dire "compravandita"? Se il PD sostiene di voler ripartire insieme da 8 punti programmatici e vi offre posizioni di responsabilità, non vi sta offrendo soldi, ma la possibilità di contribuire fattivamente al cambiamento di cui il paese ha bisogno. Ma forse un po' è anche paura di sentirsi impreparati:https://www.facebook.com/photo.php?fbid=421739367909053&set=a.328397473909910.76004.328396727243318&type=1&theater



Che poi siamo così sicuri che al Movimento convenga passare ad una legge elettorale in cui si possano esprimere le preferenze? Perchè in un paese come il nostro se non ci fosse stato Grillo col cazzo che il movimento faceva qualcosa solo con le idee; senza contare che parecchi dei video di presentazione dei candidati alle "parlamentarie" erano più esilaranti degli ormai leggendari clippini di Vasco Rossi.


E veniamo al punto che mi inquieta di più: quelli che non solo si sono buttati sul carro all'ultimo minuto, ma lo hanno anche fatto per calcolo politico (sai quanti ce ne saranno sparsi per lo stivale?). Quelli che cavalcando l'onda del Movimento puntano a rifarsi una verginità e/o a conquistare facilmente poltrone in consigli comunali, regionali, ecc. A questi moralisti dell'ultim'ora dico:


se fino a ieri eravate sodali degli stessi che oggi spazzereste via,
se siete in politica da decenni anni pur non essendovi mai candidati in prima persona,
se ricoprite posti in società pubbliche pur non avendone le competenze (come ci siete arrivati?),
se avete mai fatto gli scrutatori alle elezioni (magari anche le ultime) grazie a una nomina politica,
se ancora parlate di numeri e percentuali quando il Movimento era nato proprio contro questo modo di regionare,
se contattate i giornalisti amici (per farvi riprendere, rilasciare interviste e pubblicare articoli) alimentando quel modo di fare informazione ridicolo e becero che prevede che sia la notizia a raggiungere il cronista e non viceversa,
se accettate comunicati stampa che invece di recare il nome del Movimento recano quello di un singolo individuo,


LO STATE FACENDO MALE!

E, per favore, visto che siete "morti" come e più degli altri, mandatevi a fare in culo da soli.

Nessun commento: