Lincoln un film di Steven SpielbergArmida
Sorrento
18:00 - 21:00
Regia di Steven Spielberg. Con Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader.
Hal Holbrook, Tommy Lee Jones, Lee Pace, David Oyelowo, Jackie Earle Haley, Bruce McGill, Tim Blake Nelson,Joseph Cross, Jared Harris, Peter McRobbie, Gulliver McGrath, Gloria Reuben, Jeremy Strong, Michael Stuhlbarg, Boris McGiver, David Costabile, Stephen Spinella, Walton Goggins, David Warshofsky, Colman Domingo, Lukas Haas, Dane DeHaan,Carlos Thompson, Bill Camp, Elizabeth Marvel, Byron Jennings, Julie White
Genere Biografico, produzione USA, India, 2012. Durata 150 minuti circa. Da giovedì 31 gennaio 2013 al cinema
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UN PO' DI STORIA...
Abraham Lincoln | |
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16º presidente degli Stati Uniti |
Considerato sia dalla storiografia sia dall'opinione pubblica uno dei più importanti e popolari presidenti degli Stati Uniti, Lincoln è - dopo Gesù Cristo e Shakespeare - il terzo personaggio storico sul quale si è maggiormente scritto in termini di biografie, saggi e articoli.[
Abraham Lincoln fu il sedicesimo presidente degli Stati Uniti (dal 1861 al 1865) e fu il principale artefice della vittoria degli unionisti nella guerra di secessione americana e dell'abolizione della schiavitù.
Nato a Hodgenville, in Kentucky, il 12 febbraio 1809 da una famiglia di pionieri, intraprese gli studi giuridici, guadagnandosi ben presto una solida reputazione per la sua onestà.
Non a caso, notoriamente viene raffigurato nella memoria storica come un uomo calmo e riflessivo. Ma forse non tutti sanno che alcuni anni prima di diventare Presidente degli Stati Uniti, il suo temperamento era ben diverso, costituito da frequenti scatti di ira, in cui dava prova di saper esprimere una furia intensa e incontrollata (probabilmente causata, secondo studi recenti, dagli scompensi indotti dalle pillole usate da Lincoln per vincere la depressione).
Nel 1833 fu eletto deputato al parlamento dell'Illinois. In materia di schiavitù, era un antischiavista convinto, anche se non condivise mai appieno la posizione degli abolizionisti. Nel 1860 i repubblicani lo candidarono alla presidenza: ottenne la maggioranza dei voti ed entrò nella Casa Bianca. Subito dopo la vittoria, intraprese i primi passi per staccarsi dall'Unione. Lincoln si mostrò aperto al dialogo ma rifiutò di prendere in considerazione un'eventuale estensione della schiavitù.
Nel febbraio del 1861 sette stati sudisti si separarono formalmente dall'Unione; altri stati del sud seguirono il loro esempio e scoppiò la guerra che si concluse nel 1865 con la vittoria dei nordisti.
Già nel 1862 il presidente emanò il proclama di emancipazione che liberava gli schiavi e autorizzava la creazione di unità militari di colore.
Lincoln, però, era determinato a porre l'emancipazione su una base permanente e nel 1864 propose l'introduzione di un emendamento contro la schiavitù nella Costituzione. Tale emendamento venne accettato dopo la sua rielezione, nel 1865. Poche settimane dopo l'inizio del suo secondo mandato, Lincoln annunciò pubblicamente il suo sostegno al suffragio limitato per i neri in Lousiana.L'operato di Lincoln ha avuto una duratura influenza sulle istituzioni politiche e sociali degli Stati Uniti, dando inizio a un maggiore accentramento del potere del governo federale e ponendo un limite al raggio d'autonomia dei governi dei singoli Stati. L'autorevolezza di Lincoln era rafforzata dalla sua abilità di oratore ed il Discorso di Gettysburg, il più significativo e famoso da lui pronunciato, è considerato una delle pietre miliari dell'unità e dei valori della nazione americana.
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