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giovedì 31 gennaio 2013

UNA SERA AL CINEMA ARMIDA: Lincoln

                                       
Lincoln un film di Steven Spielberg
Armida 
Sorrento
18:00 - 21:00


Il film, basato sul best seller "Team of Rivals", scritto dal drammaturgo Tony Kushner, è incentrato sullo scontro politico tra il presidente Lincoln e i potenti uomini del suo gabinetto per l'abolizione dalla schiavitù degli afroamericani alla fine della Guerra civile.
http://www.mymovies.it

               

UN PO' DI STORIA...

Abraham Lincoln
Abraham Lincoln head on shoulders photo portrait.jpg

16º presidente degli Stati Uniti
« [Democracy is the] government of the people, by the people, for the people. »


Considerato sia dalla storiografia sia dall'opinione pubblica uno dei più importanti e popolari presidenti degli Stati Uniti, Lincoln è - dopo Gesù Cristo e Shakespeare - il terzo personaggio storico sul quale si è maggiormente scritto in termini di biografie, saggi e articoli.[

Abraham Lincoln fu il sedicesimo presidente degli Stati Uniti (dal 1861 al 1865) e fu il principale artefice della vittoria degli unionisti nella guerra di secessione americana e dell'abolizione della schiavitù.

Nato a Hodgenville, in Kentucky, il 12 febbraio 1809 da una famiglia di pionieri, intraprese gli studi giuridici, guadagnandosi ben presto una solida reputazione per la sua onestà.



Non a caso, notoriamente viene raffigurato nella memoria storica come un uomo calmo e riflessivo. Ma forse non tutti sanno che alcuni anni prima di diventare Presidente degli Stati Uniti, il suo temperamento era ben diverso, costituito da frequenti scatti di ira, in cui dava prova di saper esprimere una furia intensa e incontrollata (probabilmente causata, secondo studi recenti, dagli scompensi indotti dalle pillole usate da Lincoln per vincere la depressione).



Nel 1833 fu eletto deputato al parlamento dell'Illinois. In materia di schiavitù, era un antischiavista convinto, anche se non condivise mai appieno la posizione degli abolizionisti. Nel 1860 i repubblicani lo candidarono alla presidenza: ottenne la maggioranza dei voti ed entrò nella Casa Bianca. Subito dopo la vittoria, intraprese i primi passi per staccarsi dall'Unione. Lincoln si mostrò aperto al dialogo ma rifiutò di prendere in considerazione un'eventuale estensione della schiavitù.


Nel febbraio del 1861 sette stati sudisti si separarono formalmente dall'Unione; altri stati del sud seguirono il loro esempio e scoppiò la guerra che si concluse nel 1865 con la vittoria dei nordisti.
Già nel 1862 il presidente emanò il proclama di emancipazione che liberava gli schiavi e autorizzava la creazione di unità militari di colore.

Lincoln, però, era determinato a porre l'emancipazione su una base permanente e nel 1864 propose l'introduzione di un emendamento contro la schiavitù nella Costituzione. Tale emendamento venne accettato dopo la sua rielezione, nel 1865. Poche settimane dopo l'inizio del suo secondo mandato, Lincoln annunciò pubblicamente il suo sostegno al suffragio limitato per i neri in Lousiana.L'operato di Lincoln ha avuto una duratura influenza sulle istituzioni politiche e sociali degli Stati Uniti, dando inizio a un maggiore accentramento del potere del governo federale e ponendo un limite al raggio d'autonomia dei governi dei singoli Stati. L'autorevolezza di Lincoln era rafforzata dalla sua abilità di oratore ed il Discorso di Gettysburg, il più significativo e famoso da lui pronunciato, è considerato una delle pietre miliari dell'unità e dei valori della nazione americana.



L' ASSASSINIO

Dopo la fine della guerra, Lincoln si era incontrato di frequente con il generale Grant. I due uomini pianificavano la ricostruzione del Paese ed era nota a tutti la loro stima reciproca. Durante il loro ultimo incontro, il
14 aprile 1865 (Venerdì Santo), Lincoln aveva invitato il generale Grant a un evento mondano per quella sera, ma Grant aveva declinato.

Senza la compagnia del generale e senza la sua guardia del corpo Ward Hill Lamon i Lincoln andarono al Ford's Theatre, a Washington, dove era in programmazione Our American Cousin, una commedia musicale dello scrittore britannico Tom Taylor(1817-1880). Nell'istante in cui Lincoln prese posto nel palco presidenziale, John Wilkes Booth, un attore della Virginiasimpatizzante sudista, entrò nel palco e sparò un colpo di pistola calibro 44 alla testa del Presidente, gridando "Sic semper tyrannis!" (Latino: "Così sia sempre per i tiranni!" - motto dello Stato della Virginia e frase storicamente pronunciata da Brutonell'uccidere Cesare). Secondo altre versioni gridò "Il Sud è vendicato", saltando successivamente giù dal palco e rompendosi conseguentemente una gamba.

I cospiratori avevano pianificato l'assassinio di altri ufficiali del governo nello stesso istante, ma Lincoln fu l'unica vittima. Booth si trascinò al proprio cavallo e riuscì a fuggire, mentre il Presidente colpito a morte fu portato in una casa dall'altro lato della strada oggi chiamata Petersen House, dove giacque in coma per alcune ore prima di spirare. Fu ufficialmente dichiarato morto alle 7:22 del mattino del 15 aprile 1865.

Booth fu scoperto nascosto in un granaio e venne ucciso; diversi altri cospiratori vennero infine catturati e impiccati o imprigionati. Quattro persone furono giudicate da un tribunale militare e impiccate per complicità nell'assassinio: David Herold, George Atzerodt, Lewis Powell (alias Lewis Payne) e Mary Surratt (la prima donna a essere giustiziata negli Stati Uniti). Tre persone vennero condannate all'ergastolo (Michael O'Laughlin, Samuel Arnold, e Samuel Mudd), mentre Edman Spangler fu condannato a sei anni di carcere. John Surratt, giudicato successivamente da una corte civile, fu prosciolto. L'equità delle condanne, in particolare quella di Mary Surratt, è stata messa in discussione ed esistono dubbi sul grado del suo coinvolgimento nella cospirazione.
                                                        L'assassinio del Presidente Lincoln, opera di Currier e Ives del 1865


fonte: WIKIPEDIA.IT e http://biografieonline.it

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