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sabato 29 dicembre 2012

Maksim Gor’kij, un rivoluzionario a Sorrento

Non era questa la soluzione...però mi sono fatto una cultura su Maksim Gor'kij.
Conoscere ed imparare storie della nostra terra ANCHE QUESTO è il bello di partecipare alla Caccia Al Tesoro Sorrento

Maksim Gor'kij, in russo: Макси́м Го́рький], pseudonimo di Aleksej Maksimovič Peškov, in russo: Алексей Максимович Пешков (Nižnij Novgorod, 28 marzo 1868Mosca, 18 giugno 1936)
scrittore e drammaturgo russo, le cui idee socialiste nel periodo zarista gli costarono l' esilio . Esilio che Gor'kij trascorse sull' isola di Capri dal 1906-al 1913 . 

La lotta contro la miseria, l'ignoranza e la tirannia sono infatti le costanti di tutta l'opera dello scrittore, che è considerato il padre del realismo socialista.

E in Italia ritorna nel 1921, stavolta da uomo libero, in cerca di un clima più favorevole alla sua salute malferma. Sceglie Sorrento ( dove rimane sino al 1927) . A Villa “Il Sorito” rimarrà fino al 1927 con la moglie, il figlio e le nipoti, ospitando spesso esponenti dell’intellighenzia sovietica. 

Il  centro della costiera sorrentina diventa, , un crocevia di incontri. Esuli, rifugiati, viaggiatori: Gorky è un punto di riferimento per i suoi connazionali che non perdono occasione di fargli visita. Qui pubblica alcune tra le sue opere più conosciute, tra cui "L'infanzia". Durante questo periodo e poi, una volta tornato definitivamente in patria, scrisse le opere più intensamente realistiche: i drammi Piccoli borghesi, Nei bassifondi, I nemici....Scrisse di lui Aleksandr Blok: «egli possiede un antidoto ai veleni disgregatori del nostro (dell'intelligencija russa, ndr.) amore: il "sangue sano"»

Fonte: WIKIPEDIA e http://russiaoggi.it

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