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mercoledì 21 novembre 2012

"Scarpè tiene 'e ccorna!..""…Sì, ma 'e mmie so' reali!"


Qui non parleremo di Scarpetta come grande commediografo , ma della sua vita privata e pubblica fatta di storielle e aneddoti curiosi , divertenti e talvolta anche scabrosi.
Senza dubbio ci troviamo di fronte ad una personalita' eclettica e complessa e forse tutta la sua vita fu imperniata su questo, con dei risvolti, a volte, quasi grotteschi.
                                                
Un episodio da rimarcare fu quando durante una passeggiata in carrozzella disse al suo cocchiere, Pasquale, di fermarsi per permettergli di espletare un suo bisognino urgente . Fu sorpreso da un vigile che pur avendolo riconosciuto, non potè evitare di elevargli una contravvenzione di due lire e cinquanta per oltraggio al pudore. A nulla servì ad Eduardo Scarpetta il giustificarsi dicendo che si era trattata di una necessità "clinica impellente", la contravvenzione di due lire e cinquanta andava pagata. Eduardo Scarpetta cavò allora dalla tasca una banconota da cinque lire e, non essendo la guardia in grado di dargli il resto, non trovò di meglio che dire a Pasquale:
"Pascà scinne, piscia pure tu!"

Forse i vigili ce l'avevano con lui , infatti un'altra volta, tentando di imparare a guidare il suo "coupè" e, trovandosi imbrigliato nel traffico di altre carrozze , redarguito da un vigile che gli gridò: "Impari a guidare!" rispose: "E' chello che sto facenne|!"
                                               


Un giorno, invece, ricevette un certo avvocato Ferraioli che evidentemente non gli era molto simpatico , su di una sedia "sfondata", sotto la quale aveva fatto sistemare "nu rinale"(vaso da notte), si coprì le gambe con una coperta . L'avvocato ignaro comincio' con discorsi futili e noiosi , ma quando si accorse di alcuni rumorini che provenivano dalla sedia di Scarpetta disse:"Commendatò, forse è meglio che passo un'altra volta?" ed Eduardo Scarpetta: "Facite comme vulite , avvocà, io qua sto!".
                                                   
Moltissime furono le chiacchiere e pettegolezzi nati attorni alla sua vita privata. Conosciutissime erano per esempio le sue paternita' extraconiugali tra cui i fratelli De Filippo I tre presero il cognome della madre Luisa, nipote di Rosa in quanto figlia di suo fratello Luca. Oltre questi tre De Filippo ve ne erano altri due: un altro Eduardo, che in arte si farà chiamare Eduardo Passarelli, e Pasquale, figli di una sorellastra di Rosa, Anna, nata dal secondo matrimonio del padre di Rosa, appunto Pasquale De Filippo.
Famosa fu una sua risposta data ad uno spettatore al teatro Sannazzaro.
Dovete voi sapere, che Scarpetta sposò nel 1876 Rosa De Filippo, figlia di un modesto commerciante napoletano. Da questo matrimonio nasce Domenico, figlio "settimino", nato cioè di sette mesi, perché pare che fosse stato concepito da una relazione che Rosa aveva avuto con Vittorio Emanuele II. Orbene durante una commedia uno spettatore gridò al suo indirizzo: "…Scarpè tiene 'e ccorna!", egli rispose con tutta calma: "…Sì, ma 'e mmie so' reali!".

fonte:
http://pulcinella291.forumfree.it/?t=61107759

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