una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



venerdì 26 ottobre 2012

A NAPOLI TRE APPUNTAMENTI PER PRESENTARE IL NUOVO CORSO DEL MENSILE


Ritorna in edicola «I Siciliani» la rivista fondata da Pippo Fava, ucciso dalle cosche


La copertina della rivista La copertina della rivista
NAPOLI - Era il 15 dicembre del 1982 quando iniziava, in edicola, l'avventura de «I Siciliani», la rivista diretta da Peppino Fava insieme al suo gruppo giornalisti giovani e temerari. Fava e i suoi carusi avevano un solo obiettivo dichiarato: denunciare la Mafia in tutte le sue implicazioni in tutte le parti del Paese. Cosa Nostra non era solo un fatto siciliano e per questa convinzione seguita senza cedimenti e compromessi il direttore fu ucciso nel gennaio del 1984 dai clan e il suo gruppo si disperse. Oggi, dopo quasi 30 anni dalla fondazione un gruppo di ex redattori de «I Siciliani» ha deciso di far rivivere quell’esperienza civile anche sul cartaceo, dopo una lunga esperienza sul web (www.isiciliani.it) con «I Siciliani giovani». La nuova avventura editoriale guidata da due ex collaboratori di Fava, Riccardo Orioles e Giovanni Caruso, sarà presentata a Napoli in tre diversi appuntamenti: il primo venerdì 26 ottobre (ore 12,00) alla scuola di Giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa, aula Giancarlo Siani (corso Vittorio Emanuele). Sempre lo stesso giorno l'appuntamento sarà alle ore 16.00 all’Ordine dei giornalisti di Napoli, in via Cappella Vecchia. Sabato 27 ottobre (ore 12,00), invece, si terrà un’assemblea pubblica all’ex asilo Filangieri, in vico Giuseppe Maffei 4.
IL CARTACEO COME BANDIERA - «Siciliani giovani» è un mensile di denunce e di inchieste sul solco della tradizione de «I Siciliani» che vuole raccontare un Paese giovane, fatto da giovani, vissuto in prima persona, fuori dai palazzi. Un pezzo di storia dell’editoria italiana d’inchiesta che prosegue «in rete» con altre 18 testate di base, da Milano a Modica, da Napoli a Bologna, a Trapani a Palermo per raccontare un’Italia che vuole rinascere nel segno della legalità. E, in un momento nel quale i giornali fanno la corsa alla trasformazione in web, la redazione de «I Siciliani» fa una scelta contro corrente presentandosi in edicola in versione cartacea. «La rivista - spiega Riccardo Orioles - è la nostra bandiera, il luogo delle testimonianze e il nostro strumento per entrare nei quartieri più poveri di Catania, o di Modica, dove la Rete ancora non è arrivata». E poi, continua Orioles «ci piace pensare che il direttore ci guardi e, finalmente possa rivedere la sua creatura in "carne ed ossa" in libreria e in edicola». La redazione de «I giovani Siciliani», infatti non lascia il web, anzi rilancia 24 ebook
GIORNALISTI COME ARTIGIANI - Come 30 anni fa anche oggi la redazione della rivista è fatta da ragazzi che di media hanno 25 anni e che come allora imparano il mestiere di giornalista inteso come il lavoro di un artigiano, fatto, come sostiene Riccardo Orioles di senso della dignità e rispetto del lettore». Come scriveva il direttore Pippo Fava in uno dei suoi editoriali sintetizzando lo spirito del giornale che sta per ritornare in edicola: «Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo»
gli altri appuntamenti della presentazione:
Venerdì 26 ottobre
ore 12,00 aula Giancarlo Siani, Scuola di Giornalismo - Università Suor Orsola Benincasa, corso Vittorio Emanuele
ore 16,00 Ordine dei giornalisti della Campania, via Cappella Vecchia 8
Il sito della rivista www.isiciliani.it
L’Ex Asilo Filangieri si trova in vico Giuseppe Maffei 4 (via San Gregorio Armeno) Napoli


Redazione online CORRIEREDELLASERA.IT

Giuseppe Fava

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
« A che serve vivere, se non c'è il coraggio di lottare? »
(Giuseppe Fava)
Giuseppe Fava detto Pippo (Palazzolo Acreide15 settembre 1925 – Catania5 gennaio 1984) è stato uno scrittoregiornalistadrammaturgo,saggista e sceneggiatore italiano, vittima di Cosa Nostra.
Fu un personaggio carismatico, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalità e il modo di vivere semplice. È stato direttore responsabile delGiornale del Sud e fondatore de I Siciliani, secondo giornale antimafia in Sicilia. Il film Palermo or Wolfsburg, di cui ha curato la sceneggiatura, ha vinto l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 1980. È stato ucciso nel gennaio 1984 e per quel delitto sono stati condannati alcuni membri del clan mafioso deiSantapaola. È stato il secondo intellettuale ad essere ucciso da Cosa nostra dopo Giuseppe Impastato (9 maggio 1978). È il padre del giornalista e politico Claudio Fava.

« Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo. »
(Pippo Fava. Lo spirito di un giornale. 11 ottobre 1981)

« Non era Fava a firmare le inchieste di mafia che comparivano sui Siciliani. Quelle inchieste le firmavamo io, Gambino, o altri colleghi, nessuno dei quali è stato ammazzato. Noi riuscivamo a illuminare un pezzo, a mostrare una porzione di verità che veniva subito riassorbita. Fava era di più. Lui sapeva descrivere come nessun altro al mondo, puntava la luce sulla normalità. Uno così non si poteva lasciare vivere. E la normalità è quella di cui oggi non ci si occupa. »
(Riccardo Orioles, 7 gennaio 2011[11])

Nessun commento: