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venerdì 15 giugno 2012

Così sono stati devastati giardini, agrumeti e uliveti della Costiera

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Dossier fotografico sugli scempi IN COSTIERA mostrato al convegno internazionale sul paesaggio rurale alla Santissima Trinità.


Marina di Seiano
NAPOLI - Una serie di foto impietose, per documentare lo scempio dei giardini, degli agrumeti e degli uliveti di Vico Equense. Le hanno messe insieme i Verdi ambiente e società, coordinati in costiera da Franco Cuomo, e le hanno mostrate, in un dossier, durante il convegno internazionale sul paesaggio rurale che è iniziato sabato mattina nella cittadina della costiera sorrentina, nel complesso della Santissima Trinità. C’ è l’incredibile strada che taglia il vallone di Seiano, giustificata come percorso destinato ai camion che porteranno via i materiali di scavo e poi i fanghi dal costruendo depuratore di Punta Gradelle.Un ecomostro inutile e costoso, autorizzato dalla stessa Soprintendenza, come sottolineano i Vas, per realizzare il quale sono stati abbattuti centinaia di alberi. Ci sono immagini della piana di Seiano, deturpata da un ristorante che ha costruito ormai molti anni fa una terrazza sul demanio, su cui pende una ordinanza di demolizione mai eseguita.


Seiano TANTI, TROPPI PARCHEGGI - Ecco poi le foto che documentano l’arida landa nei pressi di una casa colonica, dove prima erano vigne ed alberi. La casa è ad un passo dai resti di una villa marittima di epoca romana ed è stata trasformata in residenza anche attraverso alcuni abusi edilizi. Ci sono, ancora, le immagini di un ex agrumeto trasformato in parcheggio attraverso l’illegale ampliamento di un varco di accesso e quelle delle abitazioni illegali, che punteggiano la zona collinare del Comune costiero. Cemento illegale, facilitato dall’ indifferenza, se non dalla complicità, delle amministrazioni comunali succedutesi da anni a questa parte. C’è, infine, la documentazione dei troppi parcheggi interrati autorizzati a Vico. dove prima erano frutteti ed uliveti. Immagini dolenti, a fronte delle quali urgerebbero interventi decisi, incisivi da parte dell’amministrazione comunale e della stessa Soprintendenza. . Urgenti, per evitare che il paesaggio rurale tra qualche decennio sia solo un ricordo, a Vico Equense e nella costiera sorrentina.

CONSUMO DI SUOLO - La denuncia dei Vas stimola dunque la riflessione, nell’ambito di una iniziativa che porta a Vico ricercatori e studiosi del paesaggio ed è stata finanziata dall’amministrazione guidata da Gennaro Cinque con 30.000 euro. Un convegno internazionale che, ci si augura, coincida con un cambio di passo, con l’inversione di una tendenza che va avanti da decenni. «La sfida è fermare il consumo di suolo», sottolinea a infatti Carlo Blasi, professore di Ecologia vegetale all’università La Sapienza di Roma. «E’ necessario - aggiunge, - che si crei una rete per aiutare e sostenere i contadini, affinché capiscano che il paesaggio rurale è un valore ed una risorsa». Da non cementificare, dunque, e da manutenere, da non abbandonare, anche perché può produrre reddito e può attirare turismo di qualità. Tra gli ospiti del convegno: Stefano Gizzi, Soprintendente per i Beni Architettonici e paesaggistici a Napoli e Provincia; Nicoletta Ricciardelli, funzionario della Soprintendenza;docenti universitari; l’urbanista Giuseppe Guida. Autore, quest’ultimo, di studi sugli antichi casali, anche grazie ai quali è scattato poi il vincolo della Sovrintendenza. In uno di essi sarà realizzato un museo del paesaggio rurale.
Fabrizio Geremicca

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