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domenica 12 febbraio 2012

LO SCAFFALE DELLA ZANZARA: La carta più alta di Marco Malvaldi


La carta più altaLa carta più alta

Marco Malvaldi


(Incipit)
 Sarebbe stato tutto perfetto.
In piedi, di fronte alla finestra aperta, Massimo rimirava il pratino rasato di fresco. A piedi nudi, tazzina in mano, il caffè ancora troppo caldo per tentare di berlo, il nostro stava approvando orgoglioso con lo sguardo il risultato del proprio lavoro.Sì sarebbe stato meraviglioso.Tagliare l'erba richiedeva di svegliarsi un'oretta prima del solito, certo; ma i dieci minuti successivi alla fine dell'impresa erano una goduria. Dopo aver passato la falciatrice e rifilato i bordi, quindi, Massimo si era preparato il caffè e si era messo alla finestra aperta, mentre l'aroma dell'erba appena tagliata gli rinfresca le narici. Mattina serena, odore di fresco e di pulito, e un bel pratino ordinato da guardare....



Il nuovo libro di Marco Malvadi, La carta più alta, edito dalla casa editrice Sellerio (a € 11,05 su lafeltrinelli.it) a poche settimane dalla sua pubblicazione, è già presente ai primi posti delle classifiche dei libri più venduti. Malvaldi è riuscito, ancora una volta, ad affascinare il lettore grazie alla sua bravura nello scrivere gialli e a conquistarlo con la sua simpatia che trasmette ai personaggi delle sue storie. 


Il romanzo fa parte della serie del BarLume; Malvaldi, di professione chimico, precedentemente, ha pubblicato, sempre con Sellerio, i romanzi La briscola in cinque (2007), Il gioco delle tre carte (2008) e Il re dei giochi (2010) raggiungendo un grande successo. 


Dopo la fortunata trilogia, Malvadi narra la quarta puntata della raccolta, una storia avvincente, un mistero ricco di suspense, un giallo complesso e, allo stesso tempo, divertente. 


La storia è ambientata in un paese della periferia toscana; quattro simpatici, buffi e strampalati vecchietti, il Del Tacca del Comune, nonno Ampelio, il Rimediotti e Aldo il ristoratore, frequentano, ogni giorno, il bar di Massimo e, chiacchierando e ridendo, sconfiggono la noia della routine. Un giorno i quattro anziani cominciano una discussione sulla morte di Ranieri Carratori, sostenendo che sia stato ucciso; Massimo, incuriosito, li ascolta per poi prendere parte alla discussione che diviene un’indagine che, successivamente, porterà ad una soluzione finale del mistero. I quattro pensionati sembrano trasformarsi in dei veri e propri detective, affrontando ciò che è accaduto con ironia, tra una bevuta e una risata. 


La carta più alta è una narrazione scorrevole e gradevole; la trama è ben strutturata e intrigante. Malvaldi con il suo nuovo libro incuriosisce il lettore descrivendo con molta precisione i personaggi, i simpatici vecchietti dall’accento toscano, dimostrando abilità nella scrittura, ironia sottile e arguzia nel raccontare i fatti.

recensionelibri.it

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