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lunedì 5 dicembre 2011

Boca Juniors storia e curiosità sugli Xeneizes

Club Atlético Boca Juniors

Il Club Atlético Boca Juniors, noto come Boca Juniors, è una società polisportiva argentina con sede a Buenos Aires. Deve la sua fama soprattutto alla sezione calcistica.

La compagine argentina è la squadra al mondo che ha vinto più trofei internazionali (18), a pari merito con il Milan.[1] È tra le sette squadre al mondo che siano riuscite a centrare, in 2 occasioni (nel 2000 e nel 2003), il Treble composto dai 3 titoli di campione del proprio paese, del continente e del mondo

Storia 


Il Boca Juniors fu fondato lunedì 3 aprile 1905 dai giovani di origine italiana Esteban Baglietto, Alfredo Scarpatti, Santiago Pedro Sana e i fratelli Juan e Teodoro Farenga, nel quartiere della Boca, abitato allora prevalentemente da emigranti genovesi; la riunione si tenne nella Plaza Solis. Il nome del club fu tratto da quello del quartiere, cui si aggiunse "Juniors", al fine di dare un'impronta britannica alla squadra, secondo la moda vigente allora in Argentina. I colori assunti furono il giallo e il blu, decisi sulla base dei colori della bandiera della prima nave che i cinque giovani videro arrivare nel porto di Buenos Aires, che fu un'imbarcazione svedese.
Dati:


Colori e simboli 

Colori 

I colori sociali del Boca sono il giallo e il blu. Essi derivano da quelli della bandiera svedese. Secondo la tradizione, infatti, i soci del club, non riuscendo a mettersi d'accordo per scegliere il colore delle maglie, si affidarono alla sorte: avrebbero preso quelli della prima nave che sarebbe passata quel giorno per il porto di Buenos Aires. E questa fu appunto una nave battente bandiera svedese.

Divise 

Nei primi anni furono adottate diverse casacche tra cui le primissime (1905), una azzurra e una rosa. Entrambe vennero sostituite nello stesso anno da una divisa bianca con strisce nere verticali. Nel 1907 i colori della tenuta divennero il blu con una banda gialla, trasversale fino al 1913, poi orizzontale (l'attuale divisa).



LO STADIO:


Estadio Alberto Jacinto Armando
La Bombonera


Stadio Estadio Alberto Jacinto Armando
Informazioni
UbicazioneBuenos Aires
bandiera Argentina
Inizio costruzione1938
Inaugurazione1940
StrutturaA "D"
CoperturaPalchi
Costo
Materiale del terrenoErba
Dimensioni del terreno110 x 75 m
ProgettoJosé L. Delpini
Beneficiari
Calcio600px Blu e Giallo (Bordato) con stelle Gialle.png Boca Juniors
Capacità
Posti a sedere


Palmarès
CONMEBOL - Liberators Cup.svgCONMEBOL - Liberators Cup.svgCONMEBOL - Liberators Cup.svgCONMEBOL - Liberators Cup.svgCONMEBOL - Liberators Cup.svgCONMEBOL - Liberators Cup.svgCONMEBOL - Copa Sudamericana.svgCONMEBOL - Copa Sudamericana.svgCONMEBOL recopa trophy.svgCONMEBOL recopa trophy.svgCONMEBOL recopa trophy.svgCONMEBOL recopa trophy.svgCopa Intercontinental.svgCopa Intercontinental.svgCopa Intercontinental.svg
Titoli nazionali31 Campionati argentini
Trofei nazionaliCoppa Argentina
Trofei internazionaliCoppe Libertadores
Coppe Sudamericane
Recope Sudamericane
Coppe Intercontinentali
Supercoppa sudamericana
Supercopa Masters
Copa de Oro Nicolás Leoz

Soprannomi

I calciatori e i sostenitori della squadra sono conosciuti con il nome di Xeneizes (da una translitterazione castellano-argentina del termine genovese Zeneize, che significa genovese, dovuto alla colonia genovese presente nel quartiere La Boca), nome che appare sulle maglie e sullo stemma sociale ("La gloriosa squadra Xeneize"). 

I tifosi vengono scherzosamente soprannominati con l'epiteto Bosteros ("fatti di sterco"). Altri soprannomi sono Boquenses (quelli della Boca), Boquita (piccola Boca), la Mitad Más Uno (riferito alla grande diffusione del tifo boquense nel paese) e la azul y oro (riferito alla maglietta).
L'origine del soprannome Bosteros (fatti di sterco) viene dal fatto che nel punto dove fu costruito La Bombonera, c'era una fornace che usava lo sterco come materia prima per i mattoni, originalmente era un insulto, ora i tifosi sono fieri del soprannome.

Boca Juniors
Calcio Football pictogram.svg
Boca Juniors logo.png
Xeneizes (Genovesi), Bosteros (Letamai), Boquita,Boquenses, Campeón del Siglo (Campione del Secolo), El Único Grande (L'Unico Grande), La Mitad Más Uno (La metà più uno), Rey de Copas (Re di Coppe)




Tifoseria


Attualmente il Boca conta 61.000 soci abbonati. Si dice che il Boca sia la squadra preferita dalla "metà più uno del paese" (la mitad más uno del país). Il sondaggio fa riferimento agli anni 50 in occasione di un censimento nazionale. Attualmente è stato rivelato che questa percentuale si ferma al 40% della popolazione, mostrando che comunque il Boca è di gran lunga la squadra più tifata.






CALCIATORI:


Bandiera dell'Argentina Martín Palermo (1997-2001; 2004-2011) - 236 gol con la 


maglia del Boca MIGLIOR REALIZZATORE di sempre





Nel 1980, dopo 20 anni ricchi di successi in patria e all'estero, Alberto J. Armando perde le elezioni per rinnovare un altro mandato nel club per mano di Martín Noel. Il nuovo presidente porta Diego Armando Maradona al Boca dall'Argentinos Juniors. Il fuoriclasse vince il Torneo Metropolitano del 1981 (unico titolo vinto dal giocatore con il club). 

Nel 1995 Maradona torna al club e dopo aver mantenuto la vetta per quasi tutto il torneo, il titolo è vinto dal Vélez Sársfield di Carlos Bianchi. Nel Clausura '96, Maradona fallì, addirittura, cinque calci di rigore in un'altra disastrosa annata per la squadra gialloblu.






SAMUEL  IDOLO DELLA TIFOSERIA DEL BOCA

nel 1997 arrivano un gruppo di giocatori che saranno l'ossatura del Super Boca di Bianchi: Martín Palermo, i gemelli Gustavo e Guillermo Barros Schelotto, i colombiani Jorge Bermúdez e Oscar Córdoba, Walter Samuel e il peruviano Nolberto Solano.





Con la squadra che lo ha lanciato nel calcio internazionale, Riquelme ha giocato un ruolo determinante nella vittoria della Coppa Libertadores 2007, segnando anche tre gol nella finale contro il Grêmio. È stato eletto miglior calciatore della Coppa Libertadores 2007.


1998-2004: l'era Bianchi e il ciclo più vincente del Boca JunioRS

Nel 1998 Carlos Bianchi diventa allenatore del Boca Juniors e quello stesso anno vince il Torneo Apertura, senza subire sconfitte e Martín Palermo sigla il record argentino nei tornei corti di 20 gol in 19 partite. con il Boca

La nuova gestione si consolida con la vittoria anche nel seguente torneo, il Clausura '99. In questi due campionati la squadra registra anche il record argentino di 40 gare consecutive in Primera División senza sconfitte (dal 5 maggio 1998 al 2 giugno 1999, con 29 vittorie e 11 pareggi).
Nel 2000 gli Xeneixes ottengono la prima “Triple Corona” della loro storia, diventando Campione d'Argentina, del Sudamerica e del Mondo. Vince la sua terza Coppa Libertadores, contro il Palmeiras campione in carica, e nell'Intercontinentale stordisce il Real Madrid con una doppietta nei 5' iniziali del suo centravanti Martín Palermo. Dopo 23 anni il Boca torna sul tetto del calcio mondiale. Di ritorno dal Giappone vince anche il Torneo Apertura, chiudendo l'anno più glorioso della sua storia. Nel 2001 la squadra del Virrey ottiene anche il bicampeonato in Libertadores, contro i messicani del Cruz Azul, ma a fine anno perde l'Intercontinentale contro il Bayern Monaco tedesco ai tempi supplementari.
Considerato finito il suo ciclo, l'allenatore abbandona la panchina del club, per ritornarci nel 2003. Per seconda volta il Boca fa il Treble vincendo Coppa Libertadores, Coppa Intercontinentale e Torneo Apertura. In Libertadores affronta il Santos, e si prende la rivincita dopo 40 anni, sconfiggendo i brasiliani nelle due partite della finale e vince l'Intercontinentale ai calci di rigore contro il Milan, ottenendo il suo terzo titolo di "Campione del Mondo". Dopo la sconfitta nella finale di Coppa Libertadores '04 con l'Once Caldas, Bianchi da il definitivo addio al Boca.






2011.....

Argentina, Boca campione 

Trionfo record da imbattuto.

Gli "xeneizes" si aggiudicano il torneo Apertura con due giornate d’anticipo grazie al 3-0 sul Banfield ultimo in classifica. Festeggiamenti e caroselli fino a tarda notte per le strade della capitale argentina.


fonti: wikipedia.it, gazzetta.it

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