
7 PARTITE 7 VITTORIE IL DELTA PORTO DEL COLLE, è l' unica squadra, dalla A alla D, a punteggio pieno. Sette vittorie ottenute tutte in trasferta, perchè il piccolo stadio comunale non è a norma e allora, in attesa della ristrutturazione , le casalinghe si giocano ad Adria, a 30 km.Ma nonostante ciò i calciatori del delta Vincono e vincono bene, con molti gol e tanto divertimento. Poi si abbracciano, cantano , brindano e tornano a lavorare. In altri campi. L' allenatore è il factotum di un azienda agricola. Il capitano un imbianchino. Molti sono ragazzini, figli di pescatori e operai, tre stranieri, uno argentino, un altro brasiliano e lo slovacco Bortel, ex difensore della SPAL.
Il presidente del Delta Porto Colle ( nato sole nel 1999 dalla fusione di tre frazioni) è Mario Visentini, 56 anni solido imprenditore agricolo. Ha preso in mano la società 5 anni fa, ha vinto 3 campionati, gli ultimi due consecutivi
La stella:
Marangon, il ragazzo prodigio
che vola solo per il Porto Tolle

Giacomo ne è felice. Sul campo continua a fare mirabilie. Ecco allora che un anno fa alla sua porta bussa l'Inter. Gioca una carta locale, che il vice allenatore della Triestina, allora in B, è polesano. "Bocia" vieni a Trieste con me - dice Dino Gotti (con Carnacini uno dei santoni del calcio in Polesine) - e poi vediamo". A 18 anni Marangon traballa. Tanto più che, dicono, tifi da sempre per l'Inter. E poi anche a Trieste c'è il mare. Accetta. Va in Venezia Giulia ma ci resta giusto il tempo di qualche allenamento e di un infortunio alla caviglia. "Vado a casa a farmi curare" dice il ragazzino prodigio. Ma poi coi rosso alabardati non torna più.
La sua breve ma succosissima storia dice anche di una convocazione per la Nazionale digerita a fatica, "A Roma non ci vado", convinto poi dal timor di squalifica. Non è una bizza a sé stante: Giacomo è "stanziale". Ama la sua piccola città, ama la sua gente, ama le sue abitudini e la sua famiglia. Ama la spiaggia di Barricata, la pesca, la stima e l'affetto dei suoi amici basta e avanza.
Resta al Delta di cui fa le fortune, tra promozioni di fila e ora il primato in D a punteggio pieno.
Non solo: Marangon con sette reti segnate (un rigore) è capocannoniere del girone. Segna in tutti i modi: su punizione, da centrocampo (scoprendo il portiere fuori dai pali) o dribblando i difensori come birilli per poi mettere a sedere il portiere. Lo fa per la "sua" Porto Tolle, funziona.
Giacomo Marangon, pettinatura da Mohicano, è la risposta vivente al calcio che sciopera, lui, un Indignados del pallone, anche se probabilmente sono etichette che non apprezzerà. Lui è l'altro-Balotelli: il ragazzo di provincia che ha scelto il sorriso a una ricca infelicità..http://www.repubblica.it
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