una storia, una notizia, o qualunque cosa valga la pena di essere raccontata



domenica 31 luglio 2011

1 agosto 1926--AUGURI NAPOLI


Oggi, 1 agosto 2011, il Calcio Napoli festeggia 85 anni di vita. Una storia incredibile, un legame indissolubile con la città, una storia d'amore mai tramontata.
Auguri nostro caro vecchio Napoli! Era il primo agosto 1926 quando l'industriale napoletano Giorgio Ascarelli fondò l'Associazione Calcio Napoli (AC Napoli), denominazione che la società ebbe fino al 1964 quando la denominazione cambio in Società Sportiva Calcio Napoli (SSC Napoli). C'è da dire che il calcio Napoli già esisteva erano stati infatti gli inglesi a far sbarcare il football in riva al golfo prima del 1926 a scontrarsi a Napoli vi erano diverse formazioni partenopee, ma l'idea di unirle in un unico sodalizio cittadino fu proprio di Ascarelli che ne divenne il primo presidente. Una lunga storia di passione e di amore senza confini che ha stretto con un legame indissolubile la città alla squadra. La maglia azzurra come il cielo ed il mare del golfo, simbolo che nessun partenopeo può non emozionare ed evocare incredibili ricordi. Tanti i grandi personaggi, presidenti, allenatori e giocatori che hanno scritto la grande storia del Napoli. Come dimenticare i gloriosi anni 30' dove a trascinare il Napoli vi era il grande Attila Sallustro che con Vojak e Buscaglia formava un incredibile tridente offensivo. I tifosi più anziani non possono non portare nel loro cuore anche il glorioso stadio Collana teatro di sfide epiche, il presidente era il grande Achille Lauro, mentre i primi attori in campo erano Pesaola, Jeppson e Vinico. Il catino del Vomero troppo piccolo per ospitare la sempre più grande passione azzurra nel 1959 lasciò il passo allo Stadio San Paolo. La gara di esordio all'impianto di Fuorigrotta fu contro l'odiata Juventus, gli azzurri davanti ad oltre 80mila spettatori vinsero per 2-1 grazie alle reti di Vitali e Vinicio. Il primo trofeo ufficiale del Napoli viene alzato nella stagione 1961-1962 quando gli azzurri vinsero la Coppa Italia. Alla fine degli anni 60' arrivarono a Napoli giocatori del calibro di Josè Altafini e l'immenso Omar Sivori. La squadra partenopea fu protagonista di buoni campionati, come quello del 1967-1968 dove chiusero al secondo posto. Nel 1969 Corrado Ferlaino, giovane rampante ingegnere napoletano, rilevò la società da Lauro e Fiore e avviò avviò la più longeva e vincente presidenza della storia partenopea.
Negli anni 70' il Napoli raggiunse due volte il terzo posto (1970-1971 e 1973-1974) e un secondo posto nel 1974-1975, questi ultimi due piazzamenti ottenuti grazie al calcio totale di Luís Vinício. Nel 1976 gli azzurri vinsero la loro seconda Coppa Italia. Simbolo della metà degli anni 70' fu il bomber Giuseppe Salvoldi. Ad inizio anni 80' ad infiammare il San Paolo ci pensò l'olandese Rudy Krol, ma la grande svolta per la SSC Napoli arrivò nel luglio del 1984 quando Ferlaino acquistò dal Barcellona per 15 miliardi di lire, il grande Diego Armando Maradona. Dopo poco tempo iniziò per il Napoli un epoca d'oro, che portò la squadra azzurra a conquistare per la prima volta nella sua storia lo scudetto, 1986-1987, successo accompagnato anche dalla conquista della terza Coppa Italia. Nel 1989 gli azzurri alzarono al cielo di Stoccarda anche il primo trofeo continentale, la Coppa UEFA. Lo scudetto fu bissato nel 1989-1990, la grande epoca d'ora di Maradona, Giordano, Carnevale, Careca e Alemao si chiuse con la conquista della Supercoppa italiana nel 1990 grazie ad un secco 5-1 alla Juventus.
Negli anni seguenti il Napoli ottenne discreti risultati, come il quarto posto del 1991-1992 con Claudio Ranieri in panchina e il sesto posto del 1993-1994, allenatore Marcello Lippi, ma i problemi finanziari che pressavano il club divennero sempre più incombenti che portarono il club a cedere i suoi pezzi migliori quali, Zola, Ferrara, Cannavaro e Fonseca. Nel 1997-98 dopo 33 anni la società sprofondò in B, una delusione enorme per i tifosi azzurri. Il club azzurro ritornò in Serie A nel 2000, per poi retrocedere nuovamente dopo appena un anno. Seguirono anni bui con le gestioni di Corbelli e Naldi che portarono al drammatico fallimento del 2004 e perdita del titolo sportivo. Nelle settimane successive l'imprenditore cinematografico Aurelio De Laurentiis rilevò il titolo sportivo dalla curatela fallimentare del tribunale di Napoli e iscrisse la squadra, con la denominazione Napoli Soccer, al campionato di Serie C. La squadra fu rifondata completamente per il Napoli ed i napoletani iniziò una nuova grande avventura. Nel 2006 Reja riportò il Napoli in B, mentre l'anno successivo riuscì nell'impresa di riportare gli azzurri in Serie A, dopo anni di umiliazioni e sofferenze. De Laurentiis con la collaborazione di Marino gettò le basi per una solida squadra in Serie A, arrivarono i promettenti Lavezzi e Hamsik che ben presto diventarono gli idoli del San Paolo. Al primo anno di Serie A gli azzurri conquistarono l'intertoto. La stagione seguente arrivò sulla panchina del Napoli, Roberto Donadoni, che fu poi esonerato dopo 6 giornate del campionato successivo, stessa sorte toccò a Marino, subentrarono rispettivamente Walter Mazzarri e Riccardo Bigon. Con Mazzarri si assiste un nuovo rinascimento azzurro, la squadra partenopea conquistò prima l'Europa League direttamente e quindi nel 2011 dopo 21 anni grazie anche ai 26 goal di Cavani il Napoli si qualifica in Champions League 21 anni dopo la prima apparizione in Champions League. Il resto è storia d'oggi, auguri nostro grande amato Napoli...!

AREANAPOLI.IT

Nessun commento: