ROMA - L'interfaccia richiama quella del motore di ricerca più cliccato e famoso, Google. Ma 'Bungle Bungle', oltre ad avere un altro nome, ha anche un altro scopo. Ecco a voi il primo motore di ricerca sul caso Ruby. Basta scrivere la parola da cercare e si apre una lista di intercettazioni che la contengono. Al posto del 'Mi sneto fortunato', con cui Google rimanda automaticamente alla prima pagina che appare come risultato dopo una ricerca, Bungle propone il tasto 'Mi sento intercettato'. Cliccandoci su, appare il pop-up con la scritta: 'Non risultano intercettazioni a tuo carico'. Il sito rimanda anche ad altri link, ad esempio, alle pagine wikipedia sulla biografia di Silvio Berlusconi (attraverso la voce 'Tutto su B.), a quella sulle leggi ad personam e sul conflitto di interessi. Non solo: il sito web che informa sul ciclone Bunga Bunga dà la possibilità di collegarsi a una playlist di YouTube sui commenti e la satira fatta all'estero sul presidente del Consiglio e i festini hard.
Leggo.it
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