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venerdì 25 febbraio 2011

25 FEBBRAIO TANTI AUGURI AL TENORE DEI TENORI ENRICO CARUSO

Enrico Caruso (Napoli25 febbraio 1873 – Napoli2 agosto 1921) è stato un tenore italiano. È considerato il tenore per eccellenza, grazie alla suggestione del timbro e alla inconfondibile malia dello strumento vocale.

Infanzia ed esordi 

Nacque in una povera famiglia (originaria di Piedimonte d'Alife oggi Piedimonte Matese, un piccolo centro dell'alto casertano) in via SS. Giovanni e Paolo 7 nel quartiere napoletano di San Carlo all'Arena, ove una lapide ne ricorda l'evento: il padre, Marcellino (1840 – 1908), era un operaio metalmeccanico e la madre, Anna Baldini (1838 –1888), faceva la donna delle pulizie. La madre aveva avuto prima di lui 17 figli: tutti morti. Dopo di lui nacquero altri tre fratelli.
La Vecchia Met (foto dal 1905).
Dopo aver frequentato le scuole regolari, a dieci anni andò a lavorare col padre in fonderia ma sotto l'insistenza della madre si iscrisse a una scuola serale dove scoprì di essere portato per il disegno; iniziò così ad elaborare progetti di fontane per l'officina dove lavorava. Ma nel frattempo qualcosa stava crescendo in lui: la sua Voce. Le prime arie d'opera e le prime nozioni di canto gli vennero insegnate dai maestri Schiardi e De Lutrio.
Caruso posa accanto ad un elegante fonografo modelloVictrola
Nel 1888 sua madre morì di tubercolosi e poco tempo dopo il padre si risposò con Maria Castaldi.
Ma oltre a cantare nel coro della chiesa, Enrico fece qualche apparizione in spettacoli teatrali; la sua voce nel frattempo si era irrobustita e le piccole rappresentazioni cominciarono a non bastargli più. La sua fortuna iniziò quando il baritono Eduardo Missino sentendolo cantare si entusiasmò a tal punto che lo presentò al maestro Guglielmo Vergine il quale accettò di dargli lezioni per fargli migliorare la voce ma pretese da lui il 25% dei suoi guadagni con un contratto che sarebbe durato cinque anni.
Nel 1894 Caruso venne chiamato alle armi, ma dopo solo un mese e mezzo, grazie alle leggi in vigore a quel tempo e ad un maggiore che era amante della musica, venne congedato e mandato a casa per permettergli di continuare a cantare e a studiare. Dopo le lezioni con il maestro Vergine, Caruso si sentiva ormai pronto all'esordio, ma alle prove per la Mignon di Ambroise Thomasnon venne accettato. Esordirà il 16 novembre 1894 con una parte ne L'amico Francesco di Domenico Morelli percependo 80 lire per quattro rappresentazioni (poi ridotte a due a causa dello scarso afflusso di pubblico e nonostante una buona critica).

Un amore sfortunato 

Iniziò così ad esibirsi nei teatri di CasertaNapoli e Salerno e fece la sua prima esibizione all'estero al Cairo percependo la cifra di 600 lire per un mese di lavoro. Nel 1897, a Salerno, Caruso conobbe il direttore d'orchestra Vincenzo Lombardi che gli propose di effettuare con lui la stagione estiva a Livorno; qui Caruso conobbe la soprano Ada Giacchetti, sposata e madre di un bambino. Con lei avrà una relazione che durerà undici anni e da cui nasceranno due figli: Rodolfo (1898 – ?) ed Enrico junior (1904 – 1987). Ada lo lascerà per fuggire con il loro autista, con il quale cercherà anche di estorcergli denaro. Tutto finirà in tribunale con la dichiarazione di colpevolezza per la Giacchetti che verrà condannata a tre mesi di reclusione e a 100 lire di multa.

Delusione al Teatro San Carlo 

Nel 1898 Caruso esordisce al Teatro Lirico di Milano nel ruolo di Loris in Fedora di Umberto Giordano; seguirono poi tournée in Russia, a LisbonaRomaMontecarlo e alCovent Garden di Londra dove interpretò il Rigoletto di Giuseppe Verdi; l'anno dopo sarà a Buenos Aires.
Nel 1900 Caruso cantò nuovamente alla Scala nella Bohème diretta da Arturo Toscanini e nel 1901 a Napoli al Teatro San Carlo dietro un compenso di 3.000 lire a recita. Qui, durante l'interpretazione de L'elisir d'amore ebbe la sua più grande delusione: la sua emozione e un'insicurezza malcelata non lo fecero cantare al meglio. Fortemente deluso dalla reazione dei suoi concittadini e dalle critiche che gli vennero rivolte, (centrate sul fatto che la sua voce fosse portata maggiormente al registro di baritonopiuttosto che su quello di tenore), decise di autoesiliarsi e di non cantare mai più nella sua città natale.

Primo cantante ad incidere dischi [modifica]

Shellac record del 1908 da Deutsche Grammophon-Gesellschaft; fabbricati in Hannover, Germania. Aria dall'opera La Forza del Destino cantata Enrico Caruso. Registrazione del 1906.
Dopo questo episodio Caruso cercò comunque di curare di più la sua voce per correggere i difetti e crearsi un repertorio.
A Milano incise l'11 aprile del 1902 dieci dischi con arie d'opera per conto della casa discografica inglese Gramophone & Typewriter Company. Il cantante napoletano fu il primo a cimentarsi nella nuova tecnologia, fino ad allora snobbata da molti altri cantanti, e questo determinò il suo successo e quello della casa discografica.
Medaglia regalata da Enrico Caruso aPasquale Simonelli, il suo impresario di New York nel 1903.Diritto: Caruso a sinistra. In basso a destra: Salanto, firma dell'autore della medaglia.
Rovescio: Musa della Musica con lira. Sopra PER RICORDO. Attorno al bordo: TIFFANY & Co. 24 carati GOLD (oro) Y (27 mm.)
A novembre del 1903 è in America - risiedeva al Knickerbocker Hotel, che attualmente non è più un albergo ma un prestigioso palazzo con uffici societari chiamato Six Times Square - quando ancora stava con la sua amata Ada: aveva avuto un contratto col Teatro Metropolitan diNew York, che ottenne grazie alla mediazione del banchiere Pasquale Simonelli, e il suo esordio avvenne il 23 novembre con il Rigoletto.
Passato l'impasse della prima, ebbe un tale successo con le successive rappresentazioni tanto da diventare l'idolo dei melomani dell'epoca. Caruso stesso commissionò a Tiffany & Co. la produzione di una medaglia in oro 24 carati col suo profilo, per ricordo delle sue recite al Metropolitan di New York, da distribuirsi tra i suoi intimi.
Caruso pretendeva ingaggi esorbitanti ma era anche capace di cantare gratis per allietare gli emigranti. Ma oltre alla fama in America, subì anche la gelosia e l'invidia di taluni che lo fecero accusare di molestie sessuali ad una giovane sconosciuta e gridarono allo scandalo per un bacio scambiato in scena con la soubrette Lina Cavalieri. Caruso venne condannato a pagare un'ammenda, subendo così un'ingiustizia ed una cocente umiliazione.

Core 'ngrato [modifica]

Nel 1909 incise una serie di ventidue canzoni napoletane che comprendevano anche Core 'ngrato, canzone scritta da Riccardo Cordiferro e da Salvatore Cardillo che si ispirarono alle sue vicende sentimentali dopo l'abbandono da parte della Giacchetti. Fu in quell'anno che Caruso venne operato a Milano per una laringite ipertrofica, intervento che non compromise sul momento la sua carriera tanto da consentirgli di continuare le sue tournée per il mondo senza trascurare recite per beneficenza durante il periodo della guerra. Solo a Napoli non volle tenere più alcun concerto sentendosi ancora indispettito dall'accoglienza ricevuta anni prima al San Carlo.
Sposata il 28 agosto del 1918 Dorothy Benjamin (1893 – 1955), ragazza di buona famiglia dalla quale avrà una figlia, Gloria (1919 – 1999), Caruso iniziò verso il 1920 a soffrire d'insonnia e, durante la rappresentazione diPagliacci, ebbe un calo di voce; ma fu tre giorni dopo, mentre cantava ne L'elisir d'amore, che perse sangue dalla bocca e fu costretto a sospendere la recita. Venne operato il 30 dicembre al polmone sinistro. Trascorse la convalescenza in Italia, a Sorrento; dopo una lieve ripresa ebbe una ricaduta e non poté finire il viaggio verso Roma per subire un nuovo intervento chirurgico: il male lo fermò in una delle stanze dell'albergo Vesuvio a Napoli dove morì a soli 48 anni.
È sepolto a Napoli, in una cappella privata nel cimitero di Santa Maria del Pianto nel quartiere Doganella.
Caruso interpretò due film come protagonista, My cousin e The splendid romance.

CURIOSITA'
A pochi metri di distanza dalla cappella dove riposa Enrico Caruso, è presente la tomba di Antonio de Curtis detto Totò.
È stato il primo artista della storia a vendere più di un milione di dischi, nel 1902 con l'aria Vesti la giubba dall'opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo[1].
Il film Fitzcarraldo del 1982 diretto da Werner Herzog, ha come protagonista un melomane (Klaus Kinski) ossessionato da Caruso al punto da voler costruire, per farlo esibire, un teatro lirico nella profonda foresta amazzonica, ad Iquitos.
Si narra che Enrico Caruso, durante un'opera, fece un acuto tale da far tremare il lampadario del teatro ( senza amplificazioni )
Gli è stato dedicato un asteroide37573 Enricocaruso.
Il cantante italiano Lucio Dalla gli ha dedicato una canzone intitolata appunto "Caruso"

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