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martedì 28 dicembre 2010

Buon compleanno calcio di rigore,Nel 1890 l'invenzione di un portiere irlandese.

"Ma perché non l'ha dato?". Perché non esisteva. C'era una volta il calcio senza rigore. Sgambetti, botte, attaccanti schiacciati nel fango a due, tre metri dalla linea di porta. Esterno giorno, quasi notte, partita del Milford, contea di Armagh, Irlanda del Nord, ottobre 1890. Portiere per scelta e sopattutto "perché agli altri non va", figlio di un ricco produttore di tessuti damascati, William McCrum vede srotolarsi davanti ai suoi occhi il solito rullo di confusione dominato dal color marrone dei mucchi di terra fradicia incollati alle maglie. Gli avversari non si distinguono più dai compagni. Scarpe senza piedi dentro. Si picchiano come fabbri. Capisce che la crudeltà dei difensori sugli attaccanti non è più tollerabile. E inventa il calcio di rigore. Non poteva che essere un portiere a inventare la croce di tutti i portieri. Il momento supremo del dramma calcistico, due che si sfidano in nome di tutti gli altri, orazi e curiazi ridotti all'osso. 



Nel dicembre 1890 il campionato locale introduce l'innovazione sotto forma di provvedimento sperimentale: "Ci siamo accordati sulla distanza dalla porta ma sulla tecnica non ci metteremo mai d'accordo", ammetteva profetico

Little Willie che nel frattempo diventa Maestro Willie e con inaspettata autorità suggerisce alla federcalcio nordirlandese di sottoporre l'idea all'International Football Board, la Consulta del calcio. All'inizio gli piovono addosso risate. I dirigenti dell'Ifb la chiamano "la mozione dell'irlandese", pensano sia "una pericolosa restrizione della creatività nello sport" o, in alternativa, "roba per gente senza fegato". Invece viene accolta. Dopo mesi di rimescolamenti, il 2 giugno 1891 il "penalty kick" diventa la regola n.13 del board. A sciogliere i dubbi residui, un mani sulla linea di porta durante Notts County-Stoke. Maestro Willie viene prima depredato del brevetto e poi dimenticato. Come non bastasse, la sua famiglia cade in disgrazia. Qualche giorno prima della bancarotta ancora gironzolava fra le poche strade di Milford sulla Rolls Royce del padre.



Pare che McCrum andasse dicendo: "Quest'invenzione mi porterà sfortuna". Sarà un caso, ma è morto poverissimo in una pensionaccia fuori Milford nel natale del '32. E senza aver mai parato un rigore in vita sua.



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