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sabato 20 novembre 2010

SCIPLINO RACCONTA:O Pesce 'e San Rafele.


Tra le donne Napoletane,del ceto medio e basso,era diffusa l'usanza che,la donna che non "restava" incinta,chiedeva la grazia a San Raffaele andandogli a baciare il pesce.Mi spiego:Nella chiesa di San Raffaele a Napoli,il Santo è rappresentato da una statua con in mano la classica "spasella"con un pesce dentro.Le donne chiedevano la grazia di farle rimanere incinte,baciandogli il pesce che egli teneva nella "spasella" e così San Raffaele intercedeva,e le stesse restavano incinte.Ritroviamo questa usanza nel "canto Italiella del Maestro R. De Simone, nella canzone c'è un verso che recita così:'A mugliera 'e Manuele vasa o' pesce 'a San Rafele.
Sarebbe a dire che , la Regina moglie di Vittorio Emanuele non riusciva a restare incinta,e così anch'ella abbraccio' la popolare usanza di baciare il pesce a San Raffaele,dando l'erede al trono.

CARMELO SCIPLINO

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