«Target» in Afghanistan ha salvato molti marine. Ma un'iniezione letale l'ha uccisa in un canile dell'Arizona
ERA SCAPPATA DAL GIARDINO DI CASA ED È STATA ACCALAPPIATA. SOSPESO IL RESPONSABILE
MILANO - Durante i pattugliamenti con i soldati americani sul fronte afghano ha svolto un ruolo di primo piano nell'aiutare a scoprire ordigni esplosivi nascosti dai talebani. La cagnolina era la prima a mettere la zampa sul sentiero, ad aprire la strada, ad affrontare una minaccia. Target, la fedele femmina di pastore tedesco, ha stanato terroristi all'interno di tunnel; ha individuato col suo fiuto i micidiali Ied, gli ordigni improvvisati, e salvato la vita a tanti marines. La cagnolina annusa-bombe, tuttavia, non è sopravvissuta ad una breve permanenza in un canile dell'Arizona: un collaboratore l'ha uccisa con un'iniezione letale. Per errore.
Venerdì scorso la cagnolina ha saltato la siepe del giardino di casa ed è scappata. Young ha subito attivato tutti i canali necessari alla ricerca. Con inserzioni su giornali e su Internet; manifesti appesi ai marciapiedi. E un appello per ritrovare il cane eroe anche sulla tv locale. Un vicino di casa aveva trovato Target il giorno della scomparsa e aveva informato il canile, sottolineando che qualcuno la stava cercando. Il quadrupede non possedeva infatti un chip o una targhetta di riconoscimento. La sera stessa Young ha poi scovato una foto della cagnolina sul sito web dell'accalappiacani della contea. Convinto che il canile fosse chiuso la sera e nel fine settimana, ha deciso di andare a riprenderla il lunedì successivo. Ma era troppo tardi: ha appreso che Target era già morta. I dipendenti del canile, dopo aver catturato il cane, lo avrebbero ucciso di lì a poco. Per sopprimere gli animali esistono regole molto precise, alle quali i dipendenti non si sarebbero a quanto sembra attenuti, ha detto la direttrice Ruth Stalter, responsabile dei canili nella contea. Nel frattempo il dipendente, reo di non aver seguito le ferree procedure, è stato sospeso. Al giornale Young ha aggiunto: «Non posso credere che ad un cane così buono sia successo questo».
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