"Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi."PABLO PICASSO..
"i miei amici di Barcellona mi chiamavano Picasso perché questo nome era più strano, più sonoro di Ruiz. E' probabilmente per questa ragione che l'ho adottato".1897, porta a termine una serie di capolavori, fra cui la famosa tela "Scienza e carità",ancora assai legata alla tradizione pittorica dell'Ottocento. Il quadro ottiene una menzione all'Esposizione nazionale di Belle Arti di Madrid. Mentre prosegue diligentemente la frequentazione dell'Accademia e il padre pensa di mandarlo a Monaco, la sua natura esplosiva e rivoluzionaria comincia pian piano a manifestarsi."Ho imparato a dipingere come Raffaello; adesso devo imparare a disegnare come un bambino."Pablo diventa un "personaggio", odiato e amato. Il ruolo dell'artista maledetto per un po' lo soddisfa. Ma alla fine dell'estate 1900, soffocato dall' "ambiente" che lo circonda, prende un treno per Parigi.Si stabilisce a Montmartre... Un uomo criticò Picasso perché creava arte poco realistica. Picasso gli chiese: "Mi può mostrare dell'arte realistica?" L'uomo gli mostrò la foto della moglie. Picasso osservò: "Quindi sua moglie è alta cinque centimetri, bidimensionale, senza braccia né gambe, e senza colori tranne sfumature di grigio?" A venticinque anni Picasso é riconosciuto ed ammirato non solo come pittore, ma anche come scultore ed incisore. Durante una visita al Musée de l'Homme, al palazzo Trocadero a Parigi, rimane colpito dalle maschere dell'Africa Nera, lì esposte, e dal fascino che emanano. I sentimenti più contrastanti, la paura, il terrore, l'ilarità si manifestano con un'immediatezza che Picasso vorrebbe anche nelle sue opere. Viene alla luce l'opera "Les Demoiselles d'Avignon", che inaugura uno dei più importanti movimenti artistici del secolo: il cubismo."Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l'occasione per comprendere." Nel 1912 Picasso incontra donna della sua vita: Marcelle, da lui detta Eva, ad indicare che é diventata lei la prima di tutte le donne. La scritta "Amo Eva" compare su molti quadri del periodo cubista. Purtroppo poi nell'inverno 1915 Eva si ammala di tubercolosi e dopo pochi mesi muore. Per Picasso é un duro colpo. Cambia casa, si trasferisce alle porte di Parigi. Conosce il poeta Cocteau che, in stretti contatti con i "Ballets Russes" "Se dipingete, chiudete gli occhi e cantate." Nel 1936, in un momento non facile anche dal punto di vista personale, in Spagna scoppia la guerra civile: i repubblicani contro i fascisti del generale Franco. Per il suo amore per la libertà Picasso simpatizza per i repubblicani. Molti amici dell'artista partono per unirsi alle Brigate Internazionali. "Il peggior nemico della creatività è il buon gusto." Una sera, in un caffé di Saint-German, presentatagli dal poeta Eluard, conosce Dora Maar, pittrice e fotografa. Immediatamente, i due si capiscono, grazie anche all'interesse comune per la pittura, e tra loro nasce un'intesa. Nel frattempo le notizie dal fronte non sono buone: i fascisti avanzano."Dio in realtà non è che un altro artista. Egli ha inventato la giraffa, l'elefante e il gatto. Non ha un vero stile: non fa altro che provare cose diverse." Il 1937 é l'anno dell'Esposizione Universale di Parigi. Per i repubblicani del Frente Popular é importante che il legittimo governo spagnolo vi sia ben rappresentato. Per l'occasione Picasso crea un'opera enorme: "Guernica", dal nome della città basca appena bombardata dai tedeschi. Attacco che aveva provocato moltissimi morti, tra la gente intenta a compiere spese al mercato. La "Guernica" diventerà l'opera simbolo della lotta al fascismo."Perchè in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? È perché non posso permettermeli." Negli anni '50 Pablo Picasso é ormai un'autorità in tutto il mondo. Ha settant'anni ed é finalmente sereno, negli affetti e nella vita lavorativa. Negli anni seguenti il successo aumenta e spesso la privacy dell'artista viene violata da giornalisti e fotografi senza scrupoli. Si succedono mostre e personali, opere su opere, quadri su quadri. Fino al giorno 8 aprile 1973 quando Pablo Picasso, all'età di 92 anni, improvvisamente, si spegne.
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