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mercoledì 20 ottobre 2010

GB Marito perde il biglietto lotteria "Aveva vinto 113 milioni di sterline"


Col super premio non ancora ritirato a 180 giorni dall'estrazione, la moglie si accorge che i numeri appuntati sul taccuino sono quelli vincenti e corre dal consorte che conservava le giocate. Ma lui allarga le braccia: quel tagliando l'ha buttato via pensando di non aver vinto nulla. E lei racconta la sua disperazione ai tabloid


LONDRA - La buona notizia è quella annunciata al marito da una pensionata 70enne di Coventry, la città resa famosa da uno dei peggiori bombardamenti della seconda guerra mondiale, che per quello diede origine al termine "coventrizzazione". L'altro giorno, dopo avere sentito alla tivù che il biglietto vincente della Eurolottery, la lotteria europea, con un premio di 113 milioni di sterline parri a circa 130 milioni di euro, era stato venduto nella sua cittadina ma non era ancora stato ritirato, due settimane dopo l'estrazione, la nonnina è andata a controllare i numeri sul taccuino sul quale li aveva appuntati e per poco non le è venuto un colpo: 9, 30, 35, 39, 46, più 6 e 8 come eurostar! Erano i suoi. Quelli scelti da lei. Così è corsa dal marito, al quale affida sempre i biglietti delle molte lotterie e giochi a premio di ogni tipo che acquista, affinché lui li conservi in un luogo sicuro, e gli ha detto: "Tesoro, ho vinto, siamo ricchi, tira fuori il biglietto!"

La brutta notizia gliel'ha data il marito, dopo un imbarazzato silenzio: "Non ce l'ho. L'ho buttato via. Non ricordo nemmeno dove. Credevo non valesse nulla". Non si sa se la sua ferale ammissione abbia indotto la moglie a cercare di strozzarlo, o le abbia fatto rischiare di soffrire un secondo infarto. Di certo c'è che la coppia, secondo quanto racconta stamani la stampa britannica, ha messo la casa a soqquadro, ha svuotato tutti i bidoni della spazzatura delle vicinanze, ha perlustrato ogni metro di terreno dei luoghi che frequenta abitualmente, ma il biglietto vincente non è saltato fuori. E' stata la stessa presunta vincitrice a raccontare la vicenda ai giornali, chiedendo di rimanere anonima nel caso, per quanto improbabile, che il biglietto sia recuperato o la vincita le sia comunque riconosciuta valida. Potrebbe trattarsi di una mitomane, ma resta il fatto che la vincita continua a non essere stata rivendicata da nessuno, per cui l'ipotesi che il fortunato possessore del biglietto vincente lo abbia perduto è come minimo credibile.
LA REPUBBLICA

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