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sabato 28 agosto 2010

«Il panettone contro i topi di Brera»


Il «cacciatore» Donadon: «Esche, ogni città ha i suoi gusti Fa caldo e i ratti tendono a saltare fuori»

MILANO - Aroma alla Nutella. Un pizzico di girasole gigante e una parte di pasta fresca. «L'esca perfetta è così servita». Almeno per i topi. «Anzi, per quelli di Milano aggiungerei anche il panettone». Perché i roditori acquisiscono i gusti del loro territorio. La ricetta è di Massimo Donadon. Lui, per tutto il mondo «El Sarzon», i ratti li conosce molto bene. Da anni li combatte sul campo, ne studia i movimenti e le abitudini, soprattutto quelle alimentari. Non si stupisce dell'invasione a Brera, la Montmartre del capoluogo lombardo. «Troppo spesso si usano metodi economici, ma questa è una guerra che costa».

La sua è una missione. «I topi portano malattie. E anche gravi. È importante combatterli». Cerca di sconfiggerli prendendoli per la gola. Per ogni ratto c'è una ricetta. Dal deserto alla città. Un topo di Parigi non mangerà mai gli scarti amati dagli spagnoli. E viceversa. Così per quelli tedeschi prepara bocconcini con il 40 per cento di carne di maiale. A quelli cileni, invece, serve farina di pesce. E per gli americani i resti di fast food sono d'obbligo. Poi la «pietanza» viene mischiata con il veleno. «Le nostre sostanze non uccidono i roditori nell'immediato, ma nel giro di quattro giorni. Così non si accorgono del pericolo e non danno l'allarme ai loro simili che continuano a mangiare». Il tutto è preparato nella sua azienda: la Mayer Braun Deutschland («un nome tedesco è più credibile»), in provincia di Treviso. Fondata oltre 30 anni fa, può contare su 75 dipendenti, 17 mila punti vendita in diversi Paesi e oltre 20 milioni di euro di fatturato. E una fama globale. Già perché le chiamate arrivano proprio da tutto il mondo. L'ultimo a richiedere i suoi servizi è stato il leader libico Muammar Gheddafi. «Ha stanziato 180 milioni di euro per liberarsi dei topi del deserto». A loro ha dato da mangiare esche aromatizzate con spezie ed erbe selvatiche locali. «Ma a Milano è meglio il panettone. Se mi richiameranno è questo il consiglio che darò alla Moratti e a De Corato».

corrieredimilano.it

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