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martedì 31 agosto 2010

GHEDDAFI-BERLUSCONI, UN AMICIZIA CHE A NOI ITALIANI COSTA 5 MLD DI EURO


Con l' accordo di Bengasi di due anni fa, il governo Berlusconi si è impegnato a ricostruire a mo' di riparazione per i danni della guerra coloniale, un autostrada di 1.700 KM lungo tutta la costa del Paese per una spesa di 2,3 mld di euro. In generale il governo italiano ha garantito flussi finanziari in Libia per 5 MILIARDI di euro in 20 anni . In cambio la Libia ha promesso di bloccare gli sbarchi dei clandestini, che vengono però tenuti prigionieri in campi che definire lager è poco. Tuttavia questi sono business minori se rapportati al giro di affari messo in piedi tra il colonnello Gheddafi e le aziende che fanno capo a Silvio Berlusconi, si parla di un giro di soldi pari ad oltre 40 mld di euro e stiamo parlando di accordi siglati solamente negli ultimi 24 mesi. I due sono insieme in Quinta Communications, la società produzione cinematografica di Tarak Ben Ammar, di cui hanno preso tutti e due una quota, uno con Fininvest, l' altro con Lafitrade. Per il resto i Libici sono entrati nella Juventus (7,5 mld) e stanno per comprare quote di Telecom, Terna , Finmeccanica, Impregilo e Generali. Sono già entrati in Eni (1% ma vogliono arrivare al 10-15%) e in Unicredit (7% e primi azionisti). Insomma è più che mai attuale il neologismo GHEDDASCONI creato da alcuni economisti.

zanzared fonte gazza

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