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mercoledì 25 agosto 2010

E A DUBAI FABIO CANNAVARO FINISCE IN TRIBUNA. SVOGLIATO E FUORI FORMA E IL CT LO MANDA TRA LE RISERVE


NAPOLI (24 agosto) - La parabola di Fabio Cannavaro, ovvero quando il passato non basta più. Il suo procuratore, Enrico Fedele, dopo il no della Juventus al prolungamento del contratto, è riuscito a monetizzare la gloria e la carriera di uno dei più forti difensori italiani. Il napoletano è andato a Dubai per chiudere una carriera fantastica, ma al tecnico David O’Leary, il sergente di ferro londinese che guida l’Al Ahli dallo scorso 4 luglio, non interessa il palmares di Fabio Cannavaro. Troppo svogliato in allenamento e allora ecco la decisione: «Per raggiungere una forma accettabile dovrà svolgere un sacco di lavoro. I suoi trascorsi qui non significano nulla. Quello che deve fare è dimostrare di essere come gli altri, diversamente non saprei proprio come assegnargli una maglia da titolare».


Giovedì negli Emirati prende il via il campionato e Fabio, campione del mondo nel 2006, ha davanti a sè spalancate le porte della tribuna. Forse è il segno di un destino capovolto, di un disagio che non è né tecnico né tattico, semmai più globale, riguarda la dimensione complessiva di un fuoriclasse smarrito.

Il difensore, reduce dal mondiale sudafricano, sbuffa rincorrendo se stesso, ma la sua sembra ormai l'odissea di un maratoneta stanco, è la condanna di un inseguitore del tempo e dei sogni.

Fabio non ha giocato neppure l’ultima amichevole, rimpiazzato dal giovane maliano Traorè e dal nazionale locale Obaid Khalifa, che pare offrano migliori garanzie dell’ex campione del mondo. Una situazione che sta creando imbarazzo ai piani alti del club di Dubai. Il presidente, lo sceicco Rashid Al Maktoum, lo stesso che da qualche tempo ha manifestato interesse nel rilevare quote del Milan, mastica amaro. Cannavaro avrebbe dovuto rilanciare una squadra che nella scorsa stagione ha ottenuto solo l’ottavo posto, ma pare che O’Leary non vedrebbe male addirittura un taglio per far posto a Demichelis, in rotta di collisione col Bayern.

il mattino.it

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