La direzione: la decisione perché c’è poca affluenza
Sorrento - Code e lunghe attese per poter eseguire le operazioni allo sportello. È stata una mattinata di caos quella vissuta l’altro giorno dagli utenti di Poste italiane che dalle 8 alle 10 hanno trovato le porte degli uffici postali sbarrate a causa di un’assemblea sindacale promossa per discutere le vertenze contrattuali. Alla riapertura degli sportelli si sono registrate interminabili file con utenti costretti, in alcuni casi, ad attendere ore perché arrivasse il loro turno. Disagi che, in ogni caso, si sono risolti nel giro di alcune ore. Rimane, invece, in piedi la questione relativa alla chiusura pomeridiana dei 2 principali uffici postali della penisola sorrentina, quelli di Sorrento e di Vico Equense. Dallo scorso 12 luglio e fino al 31 agosto, infatti, la direzione provinciale di Poste italiane ha stabilito che gli sportelli resteranno chiusi nel pomeriggio. Iniziativa già attuata l’anno scorso, provocando pesanti polemiche. «I dati degli ultimi 4 anni – fanno sapere dall’ufficio stampa di Poste italiane – rivelano che nelle ore pomeridiane l’affluenza degli utenti è limitata, per cui la decisione di tenere gli sportelli chiusi non pregiudica il servizio». Lo stop all’apertura dalle 14 alle 18 è motivata con l’esigenza di razionalizzare l’attività per garantire al personale di poter usufruire delle ferie. «Il servizio pomeridiano – precisano da Poste italiane – è stato garantito fino al 10, ultimo giorno in cui si pagano le pensioni, per non penalizzare proprio l’utenza più debole». Disagi anche nel recapito della corrispondenza: «Non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito – dice il sindaco Cuomo – Invierò una lettera alla direzione provinciale di Poste invitando i responsabili a rivedere la loro decisione: una località turistica come Sorrento non può rimanere con gli uffici postali aperti solo mezza giornata nel periodo estivo». (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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