E L' ARRAFFAPREDA ILLUMINATO DA UN SAGRISTANO NON FA LA GUERRA AL CESARO

L' Arrafapreda gira per paesi, fronte alta, viso corrucciato, ghigno sapiente di chi sa, indossa un abito scuro che fa tanto Savonarola. Un bel giorno si toglie lo scudo e diventa crociato contro il pensiero imperante del Cesaro della valle, reo di aver aperto le porte del suo castello a Veline??? oh che dico a meteorine, oh che dico a brave signorine.. “Colte e raffinate” dicono a corte..” “Raccomandate e inutili “ risponde l' Arraffapreda. “La politica è un altra cosa...Questa non è la nostra, dall' alto il buon Dio provvederà..”
“Come provvederà??..”imprecano tremuli e tremanti i consiglieri del Cesaro..invocano il perdono divino e chiedono aiuto al sagristano di una piccola sagrestia...”Daremo a te quello che di Cesaro non è, un alloggio al castello, vitto e stiratura per tutti i tuoi compari, ma l' Arraffapreda così non adda parlare..” Pio uomo di chiesa, ligio al partito il buon sagristano della piccola sagrestia, va dall' amico reietto, gli parla, gli parla, gli promette e gli promette fino a che il buon cavaliere si pente, getta il crociato si rimette lo scudo, indossa l' abito scuro, si presenta davanti alla folla che attendeva una sua parola per partire all' assalto del palazzo del Cesaro; “Eccolo, eccolo – urla la gente impazzita – Avvisa la mamma stasera si battaglia – dice il padre al bambino - , mostra il petto si asciuga la fronte, corruccia lo sguardo e......”Citttadiinniiii...che cosa fate con queste armi, mettete dei fiori nei vostri cannoni...Le Veline??ma quali veline quelle sono margheritine del giardino del signore...Noi siamo con il cesaro..Che pensavate davvero che facessimo la guerra?? Le guerre le fanno i lazzaroni la politica i sagristani, tornate alle vostre case...“ La folla delusa si sparpaglia “Si però così non si fa – si lamenta un popolano – “non è coerente – ribatte la pasionaria Sora Pina – quasi quasi mi ribellerei ...ma lo farò domani, stasera c'è Amici in Tv. e poi ora che ci penso avrei quel cugino della Zia Rosalisa da sistemare......”

ZANZA.RED.