Prima del terremoto del 1980 nella sala consiliare del Comune di Sorrento si potevano ammirare gli affreschi rappresentanti gli stemmi di alcune famiglie nobili della città costiera. Il sisma e l' incuria dell' uomo hanno fatto sì che questi andassero irrimediabilmente perduti. Nel 2007 l' amministrazione comunale ha deciso di riprodurre su materiale serico quella perduta testimonianza cittadina. In alcune città del sud d' Italia, seguendo antiche consuetudini di origine greca, il popolo e le milizie si organizzavano in fratrie. La Fratria rappresentava il collegio delle famiglie, che si riunivano in comuni adunanze; sulla base e l' organizzazione di quest' ultime sorsero i tocchi(dal greco SEGGIO). La forma architettonica degli edifici ( costruiti ai lati delle strade) che ospitavano le fratrie determinò il nome di sedile, di teatro, loggia o portico, a seconda del modo in cui fossero costruiti( ad arcate, a quadrilateri con porticati, chiusi solo da un lato etc). In queste strutture, abbellite da affreschi e sculture, venivano rappresentate gli stemmi del sedile e delle famiglie che lo componevano. Anche nella città di Sorrento, la nobiltà era raggruppata in sedili. Nel centro costiero ne esistevano due...
(fine prima puntata..) Testo tratto da: L' araldica delle famiglie sorrentine
di Benigno Casale
Docente del dipartimento di Storia Medioevale all' Università di Napoli FEDERICO II
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