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giovedì 4 giugno 2015

NAPOLI, LA LEGGENDA DELLA MOSCA D' ORO DI VIRGILIO

NAPOLI, LA LEGGENDA DELLA MOSCA D' ORO DI VIRGILIO

                                                       

Parthenope era molestata da una grande quantità di mosche, mosche che si moltiplicavano in così grande numero e davano tanto fastidio, da farne fuggire i tranquilli e felici abitatori. Virgilio, per rimediare a così grave sconcio, fece fare una mosca d’oro, qualmente prescrisse – e dopo fatta, le insufflò, con parole, la vita: la quale mosca d’oro se ne andava volando, di qui e di là, ed ogni mosca vera che incontrava, faceva morire. (…)



(..) LA MOSCA D' ORO era grande quanto una rana. Fu collocata nella zona di Porta Campana ( poi detta Porta Capuana) a presidiare i confini orientali della città, i limiti oltre ai quali stagnavano le vaste distese di acque mefitiche delle paludi da cui provenivano vari insetti, serpenti e ogni sorta di germi infettivi. Il talismano doveva tenere lontane le zanzare e in particolare le mosche che appestavano l' aria di Napoli: ve ne erano di una tale abbondanza che "quasi generavano mortalità".

La mosca portentosa fu forgiata da VIRGILIO con il metallo solare estratto dalle viscere della terra sulle quali ha il dominio Plutone.

Primo fra tutti a raccontare questo prodigio fu Giovanni di Salisbury nel Polycraticus (1159). Il vescovo inglese, di origine sassoni, introduceva così la storia del talismano:

" Si dice che il poeta mantovano interrogò Marcello mentre era intento a fare strage di volatili. Gli domandò se preferisse che fosse fatto un uccello col quale si acchiappassero tutti gli uccelli, o una mosca che sterminasse tutte le mosche. Dato che Marcello ne aveva parlato con Augusto, per suo consiglio scelse che fosse forgiata una mosca per scacciare da Napoli le mosche, e liberare la città da questa piaga. E il desiderio fu compiuto; dal che si deduce che al proprio piacere è da preferire l'utile dei più".
La leggenda popolare, infatti, considerava Virgilio ministro della città, e il nipote di Ottaviano Augusto, Marco Claudio Marcello, il suo governatore. 

fonte:
Misteri, segreti e storie insolite di Napoli. Gli enigmi più seducenti di una città dai molti volti

di Agnese Palumbo - Maurizio Ponticello
pubblicato da Newton Compton

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