Da uno a dieci, con allegria.
Come Pippo al luna Park di Topolinia.
Da undici a venti, prendendo fiato.
Come Cipollini sul Mortirolo.
Da venti a ventinove, con difficoltà.
Come Duke Nukem al 5°livello.
Il trenta scorreva via velocemente. Ma con qualche curva.Lunga e insidiosa.Come il tracciato di Laguna Seca.
Quando iniziavo a recitare il trent-uno, cosa buffa, ricordo che sorridevo e mi godevo il momento.Come Toto' Schillaci nelle notti magiche. E sorridendo riniziavo a contare. Trentadue, trentatré, trentaquattro....
Contavo e recitavo,ma con calma.
Contavo e recitavo,ma con calma.
Come mio Nonno,quando aspettava fiducioso, che il mosto si trasformasse in vino.
zZz
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