| Teodoro Duclère: "A Casarlano ho trovato l' ispirazione"
Teodoro Duclère è stato uno dei più grandi pittori italiani. Ma non uno così, tanto per dire, era proprio bravo. Figuratevi che anche lo Zar di Russia lo mandò a chiamare: "Teodorosky, tu mi devi fare un quadro così bello, che quando lo guardo, devo respirare l'aria di Napoli."
E Teodoro allo Zar gli fece un quadro che era un capolavoro, tanto che anche la Zarina che era una tipa assai difficile e di gusti complicati vedendolo esclamò: "Ah però!!". Duclère da ragazzo aveva studiato alla Scuola di Paesaggio presso il Real Istituto di Belle Arti di Napoli, dove insegnava Antonio Pitloo, un pittore olandese considerato tra i padri della Pittura "en plein air". E conquistato dagli insegnamenti del prof. olandese, Duclère decise di adottare anche lui la tecnica "en plein air", e cioè All'aria APERTA. E così inizio a girovagare per tutto il Regno di Napoli alla ricerca di paesaggi mozzafiato da dipingere. E gira di qua, e dipingi di là Duclerè una mattina di primavera del 1861 si ritrovò sulla collina di CASARLANO.
Davanti a lui vide una bella contadina, dei maestosi alberi d'ulivo e sullo sfondo il mare di Sorrento. Un paesaggio così bello, come non aveva mai visto in tutto il Regno. Allora posò il suo cavalletto, prese i pennelli e iniziò a dipingere questo capolavoro: Sorrento da Casarlano | 1861.
Teodoro Duclère è stato uno dei più grandi pittori italiani. Ma non uno così, tanto per dire, era proprio bravo. Figuratevi che anche lo Zar di Russia lo mandò a chiamare: "Teodorosky, tu mi devi fare un quadro così bello, che quando lo guardo, devo respirare l'aria di Napoli."
E Teodoro allo Zar gli fece un quadro che era un capolavoro, tanto che anche la Zarina che era una tipa assai difficile e di gusti complicati vedendolo esclamò: "Ah però!!". Duclère da ragazzo aveva studiato alla Scuola di Paesaggio presso il Real Istituto di Belle Arti di Napoli, dove insegnava Antonio Pitloo, un pittore olandese considerato tra i padri della Pittura "en plein air". E conquistato dagli insegnamenti del prof. olandese, Duclère decise di adottare anche lui la tecnica "en plein air", e cioè All'aria APERTA. E così inizio a girovagare per tutto il Regno di Napoli alla ricerca di paesaggi mozzafiato da dipingere. E gira di qua, e dipingi di là Duclerè una mattina di primavera del 1861 si ritrovò sulla collina di CASARLANO.
Davanti a lui vide una bella contadina, dei maestosi alberi d'ulivo e sullo sfondo il mare di Sorrento. Un paesaggio così bello, come non aveva mai visto in tutto il Regno. Allora posò il suo cavalletto, prese i pennelli e iniziò a dipingere questo capolavoro: Sorrento da Casarlano | 1861.

(RED C.S.J.)
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