(ZzZ)
"Giace
Priora sul versante settentrionale della collina del Deserto, domina
la valle di Puolo a 245 metri sul livello del mare".
R.FILANGIERI di
CANDIDA 1910
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(fonte foto: GRUPPO FB LA NOSTRA STORIA ) |
PRIORA XV- XVII
sec
IL CASALE DI PRIORA CONTESO TRA MASSA e SORRENTO
Nel 1467, il Re di
Napoli, Ferrante I concesse alla consorte Giovanna alcuni castelli e
città del regno, tra le quali Vico, Sorrento e Massa.
La regina però,
non riuscì a prendere possesso delle città di Massa, poichè nello
stesso anno Ferrante I la concesse a Giovanni Sanchez de Luna,
appartenente ad una nobile famiglia spagnola, in virtù dei servigi
resi al sovrano.
La concessione
della città al Sanchez ( che fu barone di Massa fino al 1479)
prevedeva una limitazione dei confini tra Massa e Sorrento, poichè
fino ad allora le città erano state infeudate al barone Correale.
Re Ferrante
I,quindi diede incarico al dottor Ranieri d'Apuzzo di Castellammare,
di stabilire i limiti delle due città.
I
confini tra il territorio massese e quello sorrentino,
stabiliti nel 1470, andavano dal rivo sul golfo di Salerno ( nei
pressi della località denominata “BORRA” presso il casale di
TORCA) alla Marina di Puolo, includendo il tale territorio il casale
di PRIORA.
Nel
1489 si ha la prima menzione ufficiale di questo casale nei “fuochi”
relativi a Massa Lubrense.
Con
il termine fuochi si indicavano, negli antichi censimenti, i nuclei
familiari relativi ad un casale o ad una contrada.
In
base a tale conteggio, fatto esclusivamente per fini fiscali, gli
abitanti del casale di PRIORA risultavano essere in numero 76.
La
divisione stipulata tra Massa e Sorrento il 13 Ottobre 1470 , non
aveva però accontentato i sorrentini, i quali, dopo aver tentato
invano di riacquistare Puolo nel 1570, riuscirono ad ottenere dal
governo vicereale, il rifacimento dei confini tracciati in precedenza. A questo
proposito sollevarono la questione del possesso di Priora.
La
causa tra Sorrento e Massa, per il possesso del casale collinare,
“iniziata nel 1606”, come si legge ancora in Filangieri, finì
favorevolmente per Sorrento, con la perdita definitiva per Massa, di
Priora e del suo territorio.
LA
CHIESA DI SANT'ATANASIO
Ancora
prima dell' inclusione nel territorio di Sorrento, esisteva nel
casale di Priora, una estaurita sotto il titolo della Vergine del
Rosario.
Con
il termine di estaurita, si indicava, esclusivamente in area
napoletana, un luogo di culto fondato e amministrato da laici, detti
localmente “maestri”.
L'
estaurita del S.S.mo Rosario di Priora dipese dal vescovo di Massa
lubrense fino a quando il casale non passò sotto la giurisdizione
ecclesiastica e civile sorrentina, nei primi decenni del XVII secolo.
Tale
estaurita, la cui fondazione risaleva agli inizi del Cinquecento, fu
più tardi incorporata nella chiesa eretta a SANT'ATANASIO,
cronologicamente il terzo Vescovo di Sorrento, dopo i Santi Renato e
Valerio , vissuto nella prima metà del VI secolo.
La
Chiesa di SanT'ATANASIO nel casale di Priora, venne eretta in
parrocchia il giorno 12 APRILE 1605 dall' Arcivescovo di Sorrento,
Mons. Girolamo Provenzale.
La
nuova parrochia non comprendeva solo il casale di Priora, ma anche
quelli di Fregonito, Crocevia, Li Schisani, e ( fino al 1732 ) il
casale di Capo Santa Fortunata, situato nei pressi dell' antica villa
del patrizio romano Pollio Felice.
INTERNO DELLA CHIESA
L'interno della parrocchia, presenta una struttura articolata in due navate. Sulla destra è situata l'unica navata laterale, con pavimento maiolicato d' epoca, corrispondente all' antica estaurita dedicata alla Vergine del Rosario. In essa è presente una statua della Vergine Addolorata, ascrivibile alla seconda metà delXVIII secolo, con abito di seta ricamato con fili d' oro.
Nella navata laterale ci sono due altari, il primo che s' incontra è in marmi policromi, ed è stato realizzato intorno al 1850 da maestranze campane, esso è sormonatato dalla statua del Sacro Cuore , in cartapesta leccese dipinta, databile al periodo 1875-1899. Il secondo altare, si trova invece al termine della navata , ed è preceduto da un elegante balaustra in marmo, ascrivibile alla seconda metà del XVIII secolo. Quest' altare è sormontato da una tela che raffigura Maria SS.ma del Rosario tra San Domenico e Santa Caterina da Siena, questa tela è databile agli ultimi decenni XVI secolo, quindi precedente alla fondazione della Parrocchia stessa ( 1605).
Anche la Navata centrale presenta due altari. Il primo che s' incontra è dedicato all'Immacolata, ed è di patronato della Confraternita della Concezione che lo eresse nel 1857.
Il secondo altare (1750) della navata centrale è quello maggiore , posto in fondo al presbitero. Alle spalle di quest' altare vi è una maestosa tela. Il quadro opera del pittore napoletano Giovanni De Piscopo , realizzato nel 1767, presenta la Madonna delle Grazie tra Sant' Atanasio vescovo e Sant' Antonino Abate, protettore di Sorrento, ai cui piedi è ben visibile lo stemma cittadino.
Ai lati della grande tela, all' interno di due nicchie murarie, sono poste due statue lignee rispettivamente della Vergine del Rosario(1750) ed il busto di Sant' Atanasio Vescovo, opera di maestranze napoletane, realizzato sul finire del settecento. Il busto ligneo porta, incastonato nel petto, una reliqua del Santo Patrono di Priora
Curiosità:
Il fonte battesimale posto sulla sinistra di chi entra dall' ingresso principale risale al 1640-1660.
La statua di Sant' Atanasio che sormonta l' ingresso della Chiesa fu voluta e fatta realizzare da uno dei parroci più amati della Parrocchia: DON PEPPINO FONTANELLA.
FONTE
: LA PARROCCHIA DI SAN ATANASIO VESCOVO di MARCO MANTEGNA
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LA SAGRA DELL' UVA
(sorrentoplaners.com)
Ogni anno si rinnova a Priora, l’ormai tradizionale e
irrinunciabile appuntamento della Sagra dell’Uva, sagra abbinata, come
sempre alla alla Festa della beata Maria del Rosario.
Giunta alla sua trentaduesima edizione, per molti la Sagra dell’Uva è una delle poche sagre a Sorrento a conservare ancora uno spirito autentico e genuino. Priora vanta infatti una lunghissima tradizione nella coltivazione viticola.
A conferma di ciò anche il famoso poeta Saltovar, nella poesia “L’Università di Bacco” scrisse:
“Di Priora il bel liquore
che dai grappoli stillò
Bacco sempre sorseggiò”.
(sorrentoplaners.com)
Giunta alla sua trentaduesima edizione, per molti la Sagra dell’Uva è una delle poche sagre a Sorrento a conservare ancora uno spirito autentico e genuino. Priora vanta infatti una lunghissima tradizione nella coltivazione viticola.
A conferma di ciò anche il famoso poeta Saltovar, nella poesia “L’Università di Bacco” scrisse:
“Di Priora il bel liquore
che dai grappoli stillò
Bacco sempre sorseggiò”.
DA PROVARE LE PENNETTE "AMERICA", CREDETEMI UNA SQUISITEZZA...