giovedì 15 luglio 2010

Sorrento: rete di usura in costiera, arrestato strozzino stabiese, coinvolti 14 commercianti.


Sorrento. Concedeva prestiti in denaro contante con un tasso di interesse del 60% annuo coinvolgendo in una rete di usura ben 14 commercianti che alla fine tra soldi ricevuti ed interessi pagati ci hanno rimesso 170mila euro. Tutto è venuto allo scoperto grazie ad un commerciante di 46 anni di Sorrento che stanco di essere taglieggiato si è rivolto ai carabinieri denunciando il fatto. Costretto a ricorrere ad uno strozzino per mandare avanti una attività commerciale in difficoltà il 46enne ha ammesso di avere ricevuto in prestito denaro per 25mila euro suddiviso in 8 rate sulle quali era scattato l’interesse del 60% annuo. Nel momento in cui il commerciante non è più riuscito a fare fronte ai tassi di strozzinaggio ha ricevuto minacce di morte che lo hanno convinto a sporgere denuncia. Le indagini sono state svolte dai carabinieri della compagnia di Sorrento coordinata dal capitano Massimo De Bari che a conclusione degli accertamenti hanno tratto in arresto con l’accusa di usura Catello Iovine, un 79enne di Castellammare di Stabia già noto alle forze dell’ordine, al quale è stata notificata una ordinanza applicativa di custodia cautelare emessa dal gip della Procura della Repubblica di Torre Annunziata e relativa ai reati emersi in seguito alla attività investigativa svolta dai carabinieri. L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata a Catello Iovine nella sua abitazione di Castellammare di Stabia dal nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Sorrento diretto dal luogotenente Camillo Bernardo. Dalle indagini svolte dai militari dell’Arma è emerso che l’usuraio aveva messo in piedi una attività di banca a tassi elevatissimi corredata da minacce di morte alle vittime che non riuscivano a fare fronte ai pagamenti facendogli credere di fare parte di clan malavitosi del territorio stabiese. Con questa tattica Catello Iovine era riuscito ad imprestare denaro contante a numerosi commercianti, artigiani, piccoli imprenditori che avevano deciso di ricorrere all’usuraio nei momenti di difficoltà. L’attività investigativa dei carabinieri era partita nel febbraio scorso in seguito alla denuncia del 46enne commerciante di Sorrento che messo alle strette e ripetutamente minacciato di morte non riusciva più a fare fronte alla estinzione delle somme ricevute tra il 2008 ed il 2010. La perquisizione domiciliare nella abitazione dello strozzino è stata eseguita su mandato ricevuto dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata dai carabinieri della compagnia di Sorrento che coordinati dal capitano Massimo De Bari hanno rinvenuto nel corso della perquisizione numerosi assegni bancari ed effetti cambiari, oltre ad alcune agende sulle quali l’usuraio aveva annotato nomi, numeri telefonici, date e somme di denaro concesse in prestito ai commercianti. Dopo avere sequestrato quanto rinvenuto i carabinieri hanno iniziato una minuziosa opera di ricostruzione ed interpretazione delle firme apposte su assegni e cambiali identificando ben 14 persone che avevano ricevuto soldi da Catello Iovine, tutti commercianti sparsi tra Sorrento, Piano di Sorrento, Pompei, San Giuseppe Vesuviano, Castellammare di Stabia, Napoli, Battipaglia e Bellizzi in provincia di Salerno.
POSITANONEWS.IT

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